IRINOTECAN SANDOZ

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Belgio:

Irinotecan Sandoz 40 mg / 2 ml concentraat voor oplossing voor infusie
Irinotecan Sandoz 100 mg / 5 ml concentraat voor oplossing voor infusie
Irinotecan Sandoz 300 mg / 15 ml concentraat voor oplossing voor infusie
Irinotecan Sandoz 500 mg / 25 ml concentraat voor oplossing voor infusie

Repubblica Slovacca: IRENAX 20 mg/ml infúzny koncentrát

Questo foglio illustrativo è stato approvato l’ultima volta il 06/2011

LE INFORMAZIONI SEGUENTI SONO DESTINATE ESCLUSIVAMENTE AI PROFESSIONISTI DELLA SANITÀ

Elenco capitoli

  1. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
    1. Indicazioni terapeutiche
    2. Posologia e modo di somministrazione
    3. Popolazioni speciali
    4. Anziani
    5. Bambini
    6. Modo di somministrazione
    7. Durata del trattamento
    8. Controindicazioni
    9. Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
    10. Disturbi respiratori
    11. Anziani
    12. Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
    13. Incompatibilità
    14. Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

Un millilitro di concentrato per soluzione per infusione contiene 20 mg di irinotecan cloridrato triidrato, equivalenti a 17,33 mg di irinotecan.

Ogni fiala da 2 ml contiene 40 mg di irinotecan cloridrato triidrato (40 mg/2 ml).

Ogni fiala da 5 ml contiene 100 mg di irinotecan cloridrato triidrato (100 mg/5 ml).

Ogni fiala da 15ml contiene 300 mg di irinotecan cloridrato triidrato (300 mg/15 ml).

Ogni fiala da 25 ml contiene 500 mg di irinotecan cloridrato triidrato (500 mg/25 ml).

Indicazioni terapeutiche

Irinotecan Sandoz è indicato per il trattamento di pazienti con carcinoma avanzato del colon-retto:

  • in combinazione con 5-fluorouracile e acido folinico nei pazienti che non sono stati trattati precedentemente con chemioterapia per tumore avanzato
  • in monoterapia nei pazienti nei quali un trattamento convenzionale contenente 5-fluorouracile non ha avuto successo.

Irinotecan Sandoz in combinazione con cetuximab è indicato per il trattamento dei pazienti con tumore colon-rettale metastatico esprimente EGFR (recettore del fattore di crescita epidermico) dopo il fallimento di una terapia citotossica che comprendeva irinotecan.

Irinotecan Sandoz in combinazione con 5-fluorouracile, acido folinico e bevacizumab è indicato per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma metastatico del colon o del retto.

Posologia e modo di somministrazione

Da utilizzare solo nei pazienti adulti.

Irinotecan Sandoz soluzione per infusione deve essere infusa in una vena periferica o centrale.

Dosaggio raccomandato

In monoterapia (per pazienti trattati in precedenza)

Il dosaggio raccomandato di Irinotecan Sandoz è 350 mg/m 2 somministrato mediante un’infusione endovenosa della durata di 30-90 minuti ogni 3 settimane (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”).

In terapia di combinazione (per pazienti non trattati in precedenza)

La sicurezza e l’efficacia di irinotecan in combinazione con 5-fluorouracile (5FU) e acido folinico (FA) sono state determinate con il seguente schema di trattamento (vedere paragrafo 5.1):

Irinotecan più 5FU/FA in un regime di somministrazione ogni 2 settimane

Il dosaggio raccomandato di irinotecan è 180 mg/m 2 somministrato una volta ogni 2 settimane mediante un’infusione endovenosa della durata di 30-90 minuti, seguita da un’infusione di acido folinico e 5-fluorouracile.

Per la posologia e il modo di somministrazione concomitante di cetuximab, fare riferimento alle informazioni relative a questo prodotto medicinale.

In genere viene utilizzata la stessa dose di irinotecan che era stata somministrata negli ultimi cicli del precedente regime contenente irinotecan. Irinotecan non deve essere somministrato prima di un’ora dopo il termine dell’infusione di cetuximab.

Per la posologia e il modo di somministrazione di bevacizumab, fare riferimento al relativo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.

Aggiustamenti di dosaggio

Irinotecan deve essere somministrato dopo che tutti gli eventi avversi sono adeguatamente rientrati nei gradi 0 o 1 della scala NCI-CTC (National Cancer Institute-Common Toxicity Criteria) e quando la diarrea correlata al trattamento si è completamente risolta.

All’inizio di un successivo ciclo di infusioni la dose di irinotecan e, se del caso, di 5FU

deve essere diminuita secondo la gravità peggiore degli eventi avversi osservati nel corso dell’infusione precedente. Il trattamento deve essere ritardato di 1-2 settimane per consentire il completo recupero dagli effetti indesiderati correlati al trattamento.

Nel caso si manifestino i seguenti eventi avversi, è necessario applicare una riduzione del 15-20 % della dose di irinotecan e/o di 5FU:

  • tossicità ematologica (neutropenia di grado 4), neutropenia febbrile (neutropenia di grado 3-4 e febbre di grado 2-4), trombocitopenia e leucopenia (di grado 4)
  • tossicità non ematologica (di grado 3-4).

Quando cetuximab viene somministrato in combinazione con irinotecan devono essere rispettate le raccomandazioni per le modifiche del dosaggio di cetuximab, in base alle informazioni relative a quest’ultimo prodotto medicinale.

Per gli aggiustamenti di dosaggio di bevacizumab quando viene somministrato in combinazione con irinotecan/5FU/FA consultare il Riassunto delle Caratteristiche del

Prodotto di bevacizumab.

Popolazioni speciali

Pazienti con compromissione della funzionalità epatica

In monoterapia: nei pazienti con performance status ≤ 2 il dosaggio iniziale di irinotecan cloridrato deve essere stabilito sulla base dei valori plasmatici di bilirubina (fino a 3 volte il limite superiore dell’intervallo di normalità – ULN). In questi pazienti con iperbilirubinemia e tempo di protrombina maggiore del 50%, la clearance di irinotecan è ridotta ed esiste pertanto un rischio maggiore di tossicità ematica. In questa popolazione di pazienti è quindi necessario effettuare settimanale il monitoraggio completo dell’emocromo.

  • Nei pazienti con valori di bilirubina fino a 1,5 volte il limite superiore dell’intervallo di normalità (ULN), la dose raccomandata di irinotecan è 350 mg/m 2.
  • Nei pazienti con valori di bilirubina da 1,5 a 3 volte il limite superiore dell’intervallo di normalità (ULN), la dose raccomandata di irinotecan è 200 mg/m 2.
  • I pazienti con valori di bilirubina oltre 3 volte il limite superiore dell’intervallo di normalità (ULN) non devono essere trattati con irinotecan (vedere paragrafi “Controindicazioni” e “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”).

Non sono disponibili dati relativi a pazienti con compromissione della funzionalità epatica trattati con irinotecan in terapia di combinazione.

Pazienti con compromissione della funzionalità renale

Poiché non sono stati condotti studi su questa popolazione di pazienti, l’uso di irinotecan nei pazienti con compromissione della funzionalità renale non è raccomandato (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”).

Anziani

Negli anziani non sono stati condotti studi specifici di farmacocinetica. Tuttavia, a causa della maggiore frequenza di diminuzione delle funzioni biologiche, in questi pazienti la determinazione del dosaggio deve essere effettuata con cautela. Questa popolazione richiede un monitoraggio più approfondito (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”).

Bambini

Irinotecan non deve essere usato nei bambini.

Modo di somministrazione

Irinotecan è citotossico: vedere paragrafo “Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione”.

Irinotecan non deve essere somministrato come bolo endovenoso o come infusione endovenosa per un periodo inferiore ai 30 minuti o superiore ai 90 minuti.

Durata del trattamento

Il trattamento con irinotecan cloridrato deve essere continuato finché non si osserva un’oggettiva progressione della malattia o non compaiono sintomi inaccettabili di tossicità.

Controindicazioni

  • Anamnesi di grave ipersensibilità a irinotecan cloridrato triidrato o a uno qualsiasi degli eccipienti;
  • malattie infiammatorie croniche dell’intestino e/o occlusione intestinale (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”);
  • gravidanza e allattamento (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”);
  • valori di bilirubina >3 volte il limite superiore dell’intervallo di normalità (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”);
  • grave insufficienza midollare;

• performance status OMS >2;

  • uso concomitante di preparati a base di erba di San Giovanni (vedere paragrafo “Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione”).

Per ulteriori controindicazioni sull’uso di cetuximab e bevacizumab, fare riferimento alle informazioni relative ai rispettivi prodotti medicinali.

Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Data la natura e l’incidenza degli eventi avversi, nei seguenti casi irinotecan dovrà essere prescritto solo dopo attenta valutazione dei benefici previsti in relazione ai possibili rischi terapeutici:

  • nei pazienti che presentano fattori di rischio, particolarmente quelli con performance status OMS =2;
  • nei rari casi per i quali si prevede una scarsa aderenza del paziente alle istruzioni per il trattamento degli eventi avversi (necessità di un immediato e prolungato trattamento antidiarroico associato all’assunzione di grandi quantità di liquidi alla comparsa della diarrea tardiva). Per tali pazienti si raccomanda una stretta osservazione ospedaliera.

Quando Irinotecan è usato in monoterapia, di norma viene somministrato secondo un regime di dosaggio ogni 3 settimane. Tuttavia per i pazienti che abbiano bisogno di un follow-up più frequente o che siano particolarmente a rischio di neutropenia grave può essere considerato un regime settimanale.

Diarrea tardiva

I pazienti devono essere consapevoli del rischio di diarrea tardiva, che può insorgere cioè oltre 24 ore dopo la somministrazione di irinotecan e in qualsiasi momento precedente il ciclo successivo. In monoterapia, il tempo medio di comparsa della prima evacuazione liquida è stato il giorno 5 dopo l’infusione di irinotecan. I pazienti devono informare rapidamente il proprio medico in caso di insorgenza della diarrea e iniziare immediatamente la terapia appropriata.

I pazienti a rischio maggiore di diarrea sono quelli precedentemente trattati con radioterapia addominale/pelvica, quelli con iperleucocitosi basale, quelli con

performance status ≥2 e quelli di sesso femminile. Se non viene trattata adeguatamente, la diarrea può essere potenzialmente fatale, specialmente nei casi in cui il paziente sia contemporaneamente neutropenico.

Non appena compare la prima evacuazione di feci liquide il paziente deve iniziare a bere grandi volumi di liquidi sotto forma di bevande contenenti elettroliti e deve essere istituita immediatamente un’adeguata terapia antidiarroica. Questo trattamento antidiarroico sarà prescritto dal reparto nel quale è stato somministrato irinotecan. Dopo la dimissione dall’ospedale, i pazienti dovranno poter ottenere i farmaci prescritti, in modo che possano trattare la diarrea non appena insorge. Devono inoltre informare della comparsa della diarrea il proprio medico o il reparto che ha somministrato irinotecan.

Il trattamento antidiarroico attualmente raccomandato è costituito da loperamide a dosi elevate (4 mg per la prima somministrazione e quindi 2 mg ogni 2 ore). Questa terapia deve continuare per 12 ore dopo l’ultima evacuazione di feci liquide e non dovrà essere modificata. In nessun caso loperamide deve essere somministrata a queste dosi per più di 48 ore consecutive, a causa del rischio di ileo paralitico, né per meno di 12 ore.

Quando la diarrea è associata a neutropenia grave (conta dei neutr
fili <500/mm 3) è necessario aggiungere al trattamento antidiarroico una profilassi con antibiotici ad ampio spettro.

Oltre al trattamento antibiotico si raccomanda l’ospedalizzazione per il trattamento della diarrea nei seguenti casi:

  • diarrea associata a febbre;
  • diarrea grave (tale da richiedere reidratazione per via endovenosa);
  • diarrea persistente oltre le 48 ore dall’inizio della terapia con dosi elevate di loperamide.

Loperamide non deve essere somministrata come profilassi, neppure nei pazienti che nei cicli precedenti hanno presentato diarrea tardiva.

Nei pazienti che hanno manifestato diarrea grave si raccomanda una riduzione del dosaggio per i cicli successivi (vedere paragrafo “Posologia e modo di somministrazione”).

Ematologia

In corso di trattamento con irinotecan si raccomanda di effettuare un controllo settimanale completo dell’emocromo. I pazienti devono essere a conoscenza del rischio di neutropenia e del significato della febbre. Le neutropenia febbrile (temperatura >38°C

e conta dei neutrofili ≤1000/mm 3) deve essere urgentemente trattata in ospedale con antibiotici a largo spettro somministrati per via endovenosa.

Nei pazienti che hanno sperimentato eventi ematologici gravi si raccomanda una riduzione della dose per le somministrazioni successive (vedere paragrafo “Posologia e modo di somministrazione”).

Nei pazienti con diarrea grave esiste un rischio maggiore di infezioni e di tossicità ematologica. Nei pazienti con diarrea grave deve essere effettuato un controllo completo dell’emocromo.

Compromissione della funzionalità epatica

Gli esami di funzionalità epatica devono essere effettuati in condizioni basali e prima di ogni ciclo di trattamento.

I pazienti con valori di bilirubina da 1,5 a 3 volte il limite superiore dell’intervallo di normalità (ULN) devono essere sottoposti a un controllo completo dell’emocromo ogni settimana, a causa della riduzione della clearance di irinotecan con conseguente aumento del rischio di ematotossicità in questo gruppo di pazienti.

Per i pazienti con valori di bilirubina >3 volte il limite superiore dell’intervallo di normalità (ULN), vedere paragrafo “Controindicazioni”.

Nausea e vomito

Prima di ogni trattamento con irinotecan si raccomanda una terapia profilattica con antiemetici. Nausea e vomito sono stati riportati di frequente. I pazienti con vomito associato a diarrea tardiva devono essere ricoverati in ospedale al più presto possibile.

Sindrome colinergica acuta

Se insorge una sindrome colinergica acuta (definita come diarrea precoce associata a diversi altri sintomi, quali sudorazione, crampi addominali, lacrimazione, miosi e salivazione), deve essere somministrata atropina solfato (250 μg per via sottocutanea), salvo nei casi in cui siano presenti controindicazioni cliniche. Nei pazienti con asma è necessario usare particolare cautela. Nei pazienti che manifestano una sindrome colinergica acuta e grave, con le somministrazioni successive di irinotecan si raccomanda l’uso profilattico di atropina solfato.

Disturbi respiratori

In corso di trattamento con irinotecan la malattia polmonare interstiziale, che si presenta sotto forma di infiltrati polmonari, non è comune. La malattia polmonare interstiziale può essere fatale. I probabili fattori di rischio associati allo sviluppo della malattia polmonare interstiziale comprendono l’uso di farmaci pneumotossici, la radioterapia e i fattori stimolanti le colonie. I pazienti con fattori di rischio devono essere strettamente monitorati per sintomi respiratori prima e durante la terapia con irinotecan.

Anziani

A causa della maggiore frequenza di diminuzione delle funzioni biologiche, in particolare la funzionalità epatica, nei pazienti anziani, in questa popolazione la valutazione del dosaggio di Irinotecan Sandoz deve essere effettuata con cautela (vedere paragrafo “Posologia e modo di somministrazione”).

Pazienti con occlusione intestinale

I pazienti non devono essere trattati con irinotecan fino alla risoluzione dell’occlusione intestinale (vedere paragrafo “Controindicazioni”).

Compromissione della funzionalità renale

Su questa popolazione non sono stati condotti studi specifici (vedere paragrafo “Posologia e modo di somministrazione”).

Altri

Poiché contiene sorbitolo, questo medicinale è inadatto ai pazienti con rari disturbi ereditari di intolleranza al fruttosio. Nei pazienti che hanno sperimentato episodi di disidratazione associata a diarrea e/o vomito o sepsi sono stati osservati casi non frequenti di insufficienza renale, ipotensione o insufficienza circolatoria.

Le donne in età fertile, nonché i pazienti maschi, devono adottare misure anticoncezionali durante la terapia e per almeno 3 mesi dopo il termine della stessa.

La somministrazione concomitante di irinotecan con un forte inibitore (per esempio ketoconazolo) o con forti induttori (per esempio rifampicina, carbamazepina, fenobarbital, erba di San Giovanni) del CYP3A4 potrebbe alterare il metabolismo di irinotecan e deve pertanto essere evitata (vedere paragrafo “Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione”).

Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

Non si possono escludere interazioni tra irinotecan e i muscolorilassanti neuromuscolari.

Poiché irinotecan ha un’attività anticolinesterasica, i farmaci con attività anticolinesterasica potrebbero prolungare l’effetto di blocco neuromuscolare del suxametonio e antagonizzare il blocco neuromuscolare da farmaci non-depolarizzanti.

Numerosi studi hanno evidenziato che la somministrazione concomitante con farmaci anticonvulsivanti CYP3A-inducenti (per esempio carbamazepina, fenobarbital o fenitoina) comporta una ridotta esposizione a irinotecan, al SN-38 e al glucuronide del

SN-38 e una riduzione degli effetti farmacodinamici. Gli effetti di questi farmaci anticonvulsivanti si sono riflessi in un calo dell’AUC del SN-38 e del SN-38G del 50% o più. Oltre all’induzione degli enzimi del citocromo P450 3A, la maggiore glucuronidazione e la maggiore escrezione biliare potrebbero rivestire un ruolo nella ridotta esposizione a irinotecan e ai suoi metaboliti.

Uno studio ha evidenziato che il trattamento concomitante con ketoconazolo ha comportato un calo dell’AUC dell’APC dell’87% e un aumento dell’AUC del SN-38 del 109% rispetto a irinotecan somministrato in monoterapia.

Si raccomanda cautela nei pazienti in trattamento concomitante con farmaci noti per inibire (per esempio ketoconazolo) o indurre (per esempio rifampicina, carbamazepina, fenobarbital o fenitoina) il citocromo P450 3A. La somministrazione concomitante di irinotecan con un inibitore/induttore di questa via metabolica potrebbe alterare il metabolismo di irinotecan e deve pertanto essere evitata (vedere paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego”).

In un limitato studio farmacocinetico (n=5), in cui irinotecan 350 mg/m 2 è stato somministrato in concomitanza con 900 mg di erba di San Giovanni (Hypericum perforatum), è stato osservato un calo del 42% delle concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo di irinotecan, l’SN-38. L’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) riduce i livelli plasmatici del SN-38 e non deve pertanto essere somministrata insieme a irinotecan (vedere paragrafo “Controindicazioni”).

La co-somministrazione di acido 5-fluorouracile/folinico nell’ambito della terapia combinata non modifica la farmacocinetica di irinotecan.

Non vi è alcuna prova che il profilo di sicurezza di irinotecan sia influenzato da cetuximab o viceversa.

Nel corso di uno studio le concentrazioni di irinotecan sono risultate simili nei pazienti che ricevevano irinotecan/5FU/FA da solo e in combinazione con bevacizumab. Le concentrazioni del SN-38, il metabolita attivo di irinotecan, sono state analizzate in un sottogruppo di pazienti (circa 30 per braccio di trattamento). Le concentrazioni del SN-38

sono state mediamente più elevate del 33% nei pazienti trattati con irinotecan/5FU/FA in combinazione con bevacizumab rispetto a quelli trattati con il solo irinotecan/5FU/FA. A

causa dell’elevata variabilità inter-paziente e del campionamento limitato, non è certo se l’aumento dei livelli di SN-38 osservato fosse dovuto a bevacizumab. Si è verificato un piccolo aumento degli eventi avversi relativi alla diarrea e alla leucopenia. Nei pazienti che ricevevano irinotecan/5FU/FA in combinazione con bevacizumab sono state riportate ulteriori riduzioni della dose di irinotecan.

Nei pazienti che con la combinazione di bevacizumab e irinotecan sviluppano diarrea grave, leucopenia o neutropenia è necessario aggiustare il dosaggio di irinotecan, come indicato al paragrafo “Posologia e modo di somministrazione”.

Elenco degli eccipienti

Acido lattico

Sorbitolo (E420)

Sodio

Acido cloridrico

Acqua per preparazioni iniettabili.

Incompatibilità

Questo prodotto medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti medicinali.

Periodo di validità

Il prodotto diluito è chimicamente e fisicamente stabile per 48 ore se refrigerato a 2-8°C e per 24 ore a temperatura ambiente (sotto i 25°C). Tuttavia, da un punto di vista microbiologico, questo prodotto deve essere utilizzato immediatamente dopo la diluizione. Se il prodotto diluito non viene usato direttamente, il periodo di validità e le condizioni per la somministrazione sono responsabilità dell’utilizzatore/somministratore.

In genere queste ultime non superano le 24 ore a una temperatura compresa tra 2 e 8°C.

Precauzioni particolari per la conservazione

Non refrigerare o congelare.

Conservare le fiale per iniezione nella confezione originale allo scopo di proteggere il medicinale dalla luce.

Dopo la diluizione: non conservare a temperatura superiore a 25°C o conservare in refrigeratore a 2-8°C.

Natura e contenuto del contenitore

Fiale da 2 ml

Il concentrato per soluzione per infusione è contenuto in una fiala da 4 ml di vetro color ambra chiusa da un tappo di gomma in bromobutile rivestito di fluoropolimero e dotato di sigillo flip-off in alluminio.

Fiale da 5 ml

Il concentrato per soluzione per infusione è contenuto in una fiala da 7 ml di vetro color ambra chiusa da un tappo di gomma in bromobutile rivestito di fluoropolimero e dotato di sigillo flip-off in alluminio.

Fiale da 15 ml

Il concentrato per soluzione per infusione è contenuto in una fiala da 20 ml di vetro color ambra chiusa da un tappo di gomma in bromobutile rivestito di fluoropolimero e dotato di sigillo flip-off in alluminio.

Fiale da 25 ml

Il concentrato per soluzione per infusione è contenuto in una fiala da 30 ml di vetro color ambra chiusa da un tappo di gomma in bromobutile rivestito di fluoropolimero e dotato di sigillo flip-off in alluminio.

Dimensioni delle confezioni 1 fiala da 2 ml 1 fiala da 5 ml 1 fiala da 15 ml 1 fiala da 25 ml

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Come per altri farmaci antineoplastici, Irinotecan Sandoz deve essere preparato e manipolato con attenzione. Si richiede l’uso di occhiali, mascherina e guanti.

Se la soluzione di Irinotecan Sandoz o la soluzione preparata per l’infusione dovesse entrare in contatto con la pelle, lavare immediatamente e accuratamente con acqua e sapone. Se la soluzione di Irinotecan Sandoz o la soluzione preparata per l’infusione dovesse entrare in contatto con le mucose, lavare immediatamente con acqua.

Preparazione dell’infusione endovenosa per la somministrazione

Come tutti i farmaci iniettabili, la soluzione di Irinotecan Sandoz deve essere preparata in asepsi. Se si osserva la formazione di un qualsiasi precipitato nelle fiale o dopo la ricostituzione, il prodotto deve essere eliminato seguendo le procedure standard relative ai farmaci citotossici.

In condizioni di asepsi aspirare la quantità necessaria della soluzione di Irinotecan

Sandoz dalla fiala per mezzo di una siringa graduata e iniettarla in una sacca o in un flacone per infusione da 250 ml contenente soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% o soluzione di destrosio al 5%. L’infusione deve poi essere miscelata accuratamente mediante rotazione manuale.

Smaltimento

L’eventuale prodotto inutilizzato e i materiali di scarto devono essere eliminati secondo le normative locali relative ai farmaci citotossici.