Foglio Illustrativo
GENLIP ®
600 mg compresse 900 mg compresse
gemfibrozil
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Categoria farmacoterapeutica: Farmaci ipolipemizzanti.
Fibrati.
Elenco capitoli
- INDICAZIONI
- CONTROINDICAZIONI
- PRECAUZIONI
- INTERAZIONI
- AVVERTENZE SPECIALI
- SOVRADOSAGGIO
- EFFETTI INDESIDERATI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- COMPOSIZIONE
INDICAZIONI
Genlip è indicato in aggiunta alla dieta e ad altro trattamento non farmacologico (per es. esercizio fisico, riduzione del peso) per:
- trattamento dell’ipertrigliceridemia grave con o senza bassi livelli di colesterolo HDL.
- iperlipidemia mista quando una statina è controindicata o non tollerata.
- ipercolesterolemia primaria quando l’impiego di una una statina è controindicato o non tollerato.
Prevenzione Primaria
Riduzione della morbilità cardiovascolare in pazienti di sesso maschile con livelli aumentati di colesterolo non-HDL ed un rischio elevato per un primo evento cardiovascolare, quando l’impiego di una statina è controindicato o non tollerato.
CONTROINDICAZIONI
- Ipersensibilità al gemfibrozil o a uno qualsiasi degli eccipienti.
- Compromissione epatica.
- Grave compromissione renale.
- Patologie della colecisti o delle vie biliari pregressa o in atto, inclusi calcoli biliari.
- Uso contemporaneo di repaglinide (vedere Interazioni).
- Pazienti con storia di fotoallergia o o reazioni fototossiche durante la terapia con fibrati.
PRECAUZIONI
Disturbi muscolari (miopatia/rabdomiolisi)
In associazione all’uso di gemfibrozil sono stati segnalati casi di miosite, miopatia ed aumento marcato di creatinfosfochinasi. Raramente è stata segnalata anche rabdomiolisi. In tutti i pazienti che presentano mialgia diffusa, dolorabilità muscolare e/o un aumento marcato dei livelli di CPK
muscolari (> 5x ULN) deve essere presa in considerazione la possibilità di danno muscolare; in queste condizioni il trattamento deve essere interrotto.
Assunzione concomitante degli inibitori della HMG CoA reduttasi
Il rischio di danno muscolare può aumentare in caso di somministrazione concomitante di un inibitore della HMG CoA reduttasi. Possono verificarsi anche interazioni farmacocinetiche (vedere Interazioni) e può essere necessario un aggiustamento del dosaggio.
Il beneficio di ulteriori modifiche dei livelli lipidici a seguito della somministrazione concomitante di gemfibrozil e di un inibitore della HMG
CoA reduttasi deve essere attentamente valutato rispetto ai potenziali rischi derivanti da tali associazioni e si raccomanda un monitoraggio clinico.
Il livello della creatinfosfochinasi (CPK) deve essere misurato prima di iniziare il trattamento con questa associazione in pazienti con fattori predisponenti la rabdomiolisi, come i seguenti: inibitore della HMG-CoA reduttasi
- Compromissione renale
- Ipotiroidismo
- Abuso di alcool
- Età > 70 anni
- Storia personale o familiare di disturbi muscolari ereditari
- Storia personale di tossicità muscolare con un altro fibrato o con un
Uso in pazienti affetti da litiasi biliare
Gemfibrozil può aumentare l’escrezione del colesterolo nella bile determinando la possibile formazione di calcoli. Casi di colelitiasi sono stati segnalati in corso di trattamento con gemfibrozil. In caso di sospetta colelitiasi, si consiglia di effettuare gli esami per la rilevazione dei calcoli.
Il trattamento con gemfibrozil deve essere interrotto se viene riscontrata la presenza di calcoli.
Monitoraggio dei lipidi sierici
È necessario effettuare un controllo periodico dei lipidi sierici durante il trattamento con gemfibrozil. Talvolta può verificarsi un aumento paradossale del colesterolo (totale ed LDL) in pazienti con ipertrigliceridemia. Se la risposta al trattamento è insufficiente dopo 3 mesi di terapia alle dosi raccomandate, il trattamento deve essere interrotto e devono essere presi in considerazione metodi di trattamento alternativi.
Monitoraggio della funzionalità epatica
Sono stati segnalati livelli elevati di ALAT, ASAT, fosfatasi alcalina, LDH, CK
e bilirubina che sono di solito reversibili quando il trattamento con gemfibrozil viene sospeso. Pertanto, devono essere periodicamente effettuati i test di funzionalità epatica. La terapia con gemfibrozil deve essere interrotta se queste alterazioni persistono.
Monitoraggio dell’emocromo con formula leucocitaria
Si raccomanda di effettuare determinazioni periodiche dell’emocromo con formula leucocitaria durante i primi 12 mesi di trattamento con gemfibrozil. Raramente sono stati segnalati anemia, leucopenia, trombocitopenia, eosinofilia e ipoplasia del midollo osseo (vedere Effetti indesiderati).
Interazioni con altri medicinali (vedere anche Controindicazioni ed
Interazioni)
Uso concomitante con i substrati del CYP2C8, CYP2C9, CYP2C19, CYP1A2, UGTA1 e UGTA3
Il profilo d’interazione di gemfibrozil è complesso e determina un aumento dell’esposizione a molti medicinali quando somministrati insieme al gemfibrozil.
Gemfibrozil inibisce potentemente gli enzimi del CYP2C8, CYP2C9, CYP2C19, CYP1A2, UGTA1 e UGTA3 (vedere Interazioni).
Uso concomitante con farmaci ipoglicemizzanti
Sono stati segnalati casi di crisi ipoglicemiche in seguito all’uso concomitante di gemfibrozil e farmaci ipoglicemizzanti (agenti orali ed insulina). Si raccomanda il monitoraggio dei livelli plasmatici di glucosio.
Uso concomitante di anticoagulanti orali
Gemfibrozil può potenziare gli effetti degli anticoagulanti orali e ciò richiede un attento monitoraggio dei dosaggi degli anticoagulanti. Si deve fare attenzione quando gli anticoagulanti vengono somministrati in associazione a gemfibrozil. Può essere necessario ridurre il dosaggio degli anticoagulanti per mantenere i livelli desiderati di protrombina (vedere Interazioni).
INTERAZIONI
Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Il profilo di interazione di gemfibrozil è complesso. Gli studi in vivo
indicano che gemfibrozil è un inibitore potente del CYP2C8 (un enzima importante per il metabolismo, p.es. di repaglinide, rosiglitazone e paclitaxel). Gli studi in vitro hanno evidenziato che gemfibrozil è un forte inibitore del CYP2C9 (un enzima coinvolto nel metabolismo, p.es. di warfarin e glimepiride), ma anche del CYP2C19, CYP1A2 e UGTA1 e UGTA3
(vedere Precauzioni).
Repaglinide
La combinazione di gemfibrozil e repaglinide è controindicata (vedere
Controindicazioni). La somministrazione concomitante dei due farmaci ha determinato un incremento di 8 volte delle concentrazioni plasmatiche della repaglinide, probabilmente a causa dell’inibizione dell’enzima
CYP2C8, con conseguenti crisi ipoglicemiche.
Rosiglitazone
La combinazione di gemfibrozil e rosiglitazone deve essere effettuata con attenzione. La somministrazione concomitante di rosiglitazone ha determinato un incremento di 2.3 volte nell’esposizione sistemica di rosiglitazone, probabilmente a causa dell’inibizione dell’enzima CYP2C8
(vedere Precauzioni).
Inibitori della HMG CoA reduttasi
L’uso concomitante di gemfibrozil e di una statina deve essere generalmente evitato (vedere Precauzioni). L’uso dei fibrati da soli è occasionalmente associato a miopatia. Quando i fibrati vengono somministrati insieme alle statine, è stato segnalato un maggiore rischio di eventi avversi muscolari, inclusa rabdomiolisi.
È stato inoltre osservato che gemfibrozil influenza la farmacocinetica di simvastatina, lovastatina, pravastatina e rosuvastatina. Gemfibrozil ha causato un incremento di circa 3 volte nella AUC della simvastatina, forse a causa dell’inibizione della glucuronidazione attraverso UGTA1 e UGTA3,
ed un aumento di 3 volte nella AUC di pravastatina che può essere dovuto all’interferenza con le proteine di trasporto. Uno studio ha indicato che la somministrazione concomitante di una singola dose di rosuvastatina da 80 mg in volontari sani in trattamento con gemfibrozil (600 mg due volte al giorno) ha causato un incremento pari a 2.2 volte la C max media ed un incremento pari ad 1.9 volte la AUC media di rosuvastatina.
Anticoagulanti orali
Gemfibrozil può potenziare gli effetti degli anticoagulanti orali e ciò richiede un monitoraggio attento della dose degli anticoagulanti (vedere
Precauzioni).
Bexarotene
La somministrazione concomitante di gemfibrozil con bexarotene non è raccomandata. Un’analisi condotta sulla popolazione per valutare le concentrazioni plasmatiche di bexarotene in pazienti con linfoma cutaneo a cellule T (CTCL) ha indicato che la somministrazione concomitante di gemfibrozil aumenta in modo considerevole le concentrazioni plasmatiche di bexarotene.
Resine leganti gli acidi biliari
Quando gemfibrozil viene somministrato insieme a farmaci a base di resine, come il colestipolo, può verificarsi una riduzione della biodisponibilità di gemfibrozil. Si raccomanda di effettuare la somministrazione a distanza di due o più ore.
AVVERTENZE SPECIALI
Gravidanza e allattamento
Gravidanza
Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Non vi sono studi adeguati sull’uso di Genlip in donne in gravidanza. Gli studi su animali sono insufficienti per trarre conclusioni in merito agli effetti sulla gravidanza e sullo sviluppo fetale. Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. Genlip non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità.
Allattamento
Non sono disponibili dati sull’escrezione di gemfibrozil nel latte materno.
Genlip non deve essere utilizzato durante l’allattamento.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. In casi isolati si possono verificare capogiri e disturbi della vista che possono influire in modo negativo sulla capacità di guidare.
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Prima di iniziare il trattamento con gemfibrozil è necessario che altri problemi medici come l’ipotiroidismo e il diabete mellito siano controllati nel miglior modo possibile ed i pazienti devono essere sottoposti ad una dieta standard ipolipidica che dovrà proseguire durante il trattamento.
Genlip deve essere assunto per via orale.
Adulti
Il regime posologico è di 900 mg-1200 mg al giorno.
La sola dose per la quale siano stati documentati gli effetti sulla morbilità è 1200 mg al giorno.
La dose di 1200 mg deve essere assunta in due somministrazioni da 600 mg da assumere mezz’ora prima di colazione e mezz’ora prima del pasto serale.
La dose di 900 mg va assunta in dose singola mezz’ora prima del pasto serale.
Anziani (età superiore ai 65 anni)
Stessa posologia impiegata negli adulti
Bambini e adolescenti
La terapia con gemfibrozil non è stata studiata nei bambini. A causa della mancanza di dati l’uso di Genlip nei bambini non è raccomandato.
Compromissione renale
Nei pazienti con compromissione renale lieve-moderata (velocità di filtrazione glomerulare rispettivamente di 50 – 80 e 30-< 50 ml/min/1,73 m 2) iniziare il trattamento alla dose giornaliera di 900 mg e prima di aumentare la dose valutare la funzione renale. Genlip non deve essere impiegato in pazienti con grave compromissione renale (vedere
Controindicazioni).
Compromissione epatica
Gemfibrozil è controindicato in pazienti con compromissione epatica (vedere Controindicazioni).
SOVRADOSAGGIO
Sono stati riportati casi di sovradosaggio. I sintomi non specifici segnalati sono stati nausea e vomito. I pazienti si sono ripresi completamente. In caso di sovradosaggio si devono adottare le misure sintomatiche di supporto.
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di
Genlip avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di Genlip rivolgersi al medico o al farmacista.
EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i medicinali, Genlip può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Gli effetti indesiderati riportati più comunemente sono di tipo gastrointestinale e si osservano in circa il 7% dei pazienti. Queste reazioni avverse generalmente non richiedono l’interruzione del trattamento.
Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza utilizzando la seguente convenzione: Molto comuni (>1/10), Comuni (>1/100, <1/10),
Non comuni (>1/1.000, <1/100), Rari (>1/10.000, <1/1.000), Molto rari (<1/10.000), incluse le segnalazioni di casi singoli:
Piastrine e alterazioni della coagulazione
Rari: trombocitopenia
Alterazioni degli eritrociti
Rari: anemia grave. Una riduzione lieve dell’emoglobina e dell’ematocrito è stata osservata nella fase iniziale del trattamento con gemfibrozil.
Alterazioni dei leucociti e del sistema reticoloendoteliale
Rari: leucopenia, eosinofilia, ipoplasia del midollo osseo. Una riduzione dei leucociti è stata osservata nella fase iniziale del trattamento con gemfibrozil.
Sistema nervoso centrale e periferico
Comuni: vertigini, cefalea.
Rari: capogiri, sonnolenza, parestesia, nevrite periferica, depressione, riduzione della libido.
Disturbi della vista
Rari: offuscamento della vista.
Alterazioni della frequenza cardiaca e del ritmo cardiaco
Non comuni: fibrillazione atriale.
Disturbi del sistema gastrointestinale
Molto comuni: dispepsia.
Comuni: dolore addominale, diarrea, flatulenza, nausea, vomito, stipsi.
Rari: pancreatite, appendicite acuta.
Disturbi del fegato e delle vie biliari
Rari: ittero colestatico, funzionalità epatica alterata, epatite, colelitiasi, colecistite.
Disturbi della cute e degli annessi cutanei
Comuni: eczema, rash.
Rari: dermatite esfoliativa, dermatite, prurito, alopecia.
Disturbi del sistema muscolo-scheletrico
Rari: artralgia, sinovite, mialgia, miopatia, miastenia, dolore alle estremità e miosite associata ad un incremento della creatinchinasi (CK),
rabdomiolisi.
Disturbi delle vie urinarie
Rari: impotenza.
Disordini generali
Comuni: affaticamento.
Rari: fotosensibilità, angioedema, edema della laringe, orticaria.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informare il medico o il farmacista.
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: vedere la data di scadenza riportata sulla confezione.
La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Attenzione: Non utilizzare il farmaco oltre la scadenza riportata sulla confezione.
Genlip 900 mg compresse: conservare a temperatura non superiore a 25°
C
I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzano più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI.
COMPOSIZIONE
GENLIP 600 mg compresse
Ogni compressa contiene-Principio attivo: gemfibrozil mg 600.
Eccipienti: cellulosa microcristallina, amido pregelatinizzato, silice, polisorbato 80, magnesio stearato, sodio carbossimetilamido, idrossipropilmetilcellulosa, simeticone, polietilenglicole 6000, titanio diossido, talco.