ARTROSILENE

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Foglio illustrativo: informazioni per il paziente

Artrosilene 160 mg/2 ml soluzione iniettabile

ketoprofene sale di lisina

Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale perché contiene importanti informazioni per lei.

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  • Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico o al farmacista.
  • Questo medicinale è stato prescritto soltanto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i sintomi della malattia sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.
  • Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Vedere paragrafo 4.

Contenuto di questo foglio:

  1. Che cos’è Artrosilene e a cosa serve
  2. Cosa deve sapere prima di usare Artrosilene
  3. Come usare Artrosilene
  4. Possibili effetti indesiderati
  5. Come conservare Artrosilene
  6. Contenuto della confezione e altre informazioni

Elenco capitoli

  1. 1. Che cos’è Artrosilene e a cosa serve
  2. 2. Cosa deve sapere prima di usare Artrosilene
    1. Non usi Artrosilene
    2. Avvertenze e precauzioni
    3. Bambini e adolescenti
    4. Altri medicinali e Artrosilene
    5. Gravidanza, allattamento e fertilità
    6. Gravidanza
    7. Allattamento
    8. Fertilità
  3. 3. Come usare Artrosilene
    1. Modo di somministrazione
    2. Se usa più Artrosilene di quanto deve
  4. 4. Possibili effetti indesiderati
    1. Segnalazione degli effetti indesiderati
  5. 5. Come conservare Artrosilene
  6. 6. Contenuto della confezione e altre informazioni
    1. Cosa contiene Artrosilene
    2. Descrizione dell’aspetto di Artrosilene e contenuto della confezione

1. Che cos’è Artrosilene e a cosa serve

Artrosilene 160 mg/2 ml soluzione iniettabile contiene il principio attivo ketoprofene sale di lisina che appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati “Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei” (FANS).

Artrosilene 160 mg/2 ml soluzione iniettabile si usa per il trattamento sintomatico di stati infiammatori associati a dolore tra cui:

  • esacerbazioni acute dell’artrite reumatoide (malattia autoimmune che provoca dolore e rigidità articolare);
  • osteoartrosi (malattie degenerative delle articolazioni), quali coxartrosi e gonartrosi;
  • spondilite anchilosante (malattia infiammatoria cronica che colpisce soprattutto la colonna vertebrale e le articolazioni del bacino);
  • condizioni a carico delle articolazioni e dei tessuti ad esse connesse quali periartriti scapolo-omerali (patologie infiammatorie croniche a carico dell’articolazione della spalla);
  • tendiniti e tenosinoviti (infiammazioni del tendine e della guaina di rivestimento);
  • capsuliti e borsiti (infiammazioni delle membrane che avvolgono e proteggono l’articolazione);
  • mal di schiena di origine muscoloscheletrica, sciatica (dolore associato a infiammazione del nervo sciatico, situato a livello della gamba);
  • gotta acuta;
  • controllo del dolore post-operatorio;
  • trattamento del dolore neoplastico (causato da tumori).

2. Cosa deve sapere prima di usare Artrosilene

Non usi Artrosilene

  • se è allergico al ketoprofene o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6 “Contenuto della confezione e altre informazioni”);
  • se ha una storia di reazioni da ipersensibilità (allergia) come attacchi d’asma, broncospasmo (restringimento dei bronchi che causa difficoltà a respirare), rinite acuta o polipi nasali, orticaria o edema angioneurotico (gonfiore del derma profondo e del tessuto sottocutaneo che può interessare anche le mucose) a ketoprofene o a sostanze con analogo meccanismo d’azione (per esempio acido acetilsalicilico o altri FANS);
  • se soffre o ha sofferto di asma bronchiale;
  • se ha una severa insufficienza cardiaca (incapacità del cuore di pompare l’adeguata quantità di sangue necessaria alle esigenze dell’organismo);
  • se è affetto da grave insufficienza renale o epatica (grave riduzione della funzionalità dei reni o del fegato);
  • se ha un’ulcera peptica attiva, o storia di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione o dispepsia cronica (disturbi digestivi);
  • se ha diatesi emorragica (predisposizione alle emorragie) e/o altri disturbi della coagulazione del sangue, o se è in terapia con anticoagulanti (medicinali che fluidificano il sangue) (si veda il sottoparagrafo “Altri medicinali e Artrosilene”);
  • se ha emorragia cerebrovascolare o qualsiasi sanguinamento in atto;
  • se soffre di leucopenia (riduzione del numero di globuli bianchi);
  • se è nel terzo trimestre di gravidanza (gli ultimi tre mesi di gravidanza).

Non somministri questo medicinale nei bambini al di sotto dei 15 anni (si veda il sottoparagrafo “Bambini e adolescenti”).

Avvertenze e precauzioni

Si rivolga al medico o al farmacista prima di usare Artrosilene.

Consulti il suo medico per essere istruito sulla più corretta modalità di somministrazione del medicinale.

Durante il trattamento con tutti i FANS, incluso Artrosilene, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.

Il ketoprofene può essere associato ad un elevato rischio di grave tossicità gastrointestinale (danni allo stomaco o all’intestino), rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alte dosi (si veda il paragrafo 3 “Come usare Artrosilene” e il sotto-paragrafo “Non usi Artrosilene”).

I pazienti anziani sono maggiormente esposti al rischio di sviluppare reazioni avverse ai FANS,

specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (si veda il paragrafo 3 “Come usare Artrosilene”).

Riferisca qualsiasi segno o sintomo addominale insolito (soprattutto sanguinamento gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Il rischio di sanguinamento gastrointestinale aumenta nei soggetti con basso peso corporeo.

Sospenda immediatamente il trattamento con Artrosilene ai primi segni di emorragia o ulcerazione gastrointestinale.

Gravi reazioni cutanee (della pelle) alcune delle quali fatali, come dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (si veda il paragrafo 4 “Possibili effetti indesiderati”). I pazienti sembrano essere a più alto rischio nelle prime fasi della terapia: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.

Interrompa l’assunzione di Artrosilene alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di allergia.

I medicinali come Artrosilene possono essere associati ad un modesto aumento del rischio di infarto del miocardio (attacco cardiaco) o accidente cerebrovascolare (ictus). Qualsiasi rischio è più probabile con alte dosi e trattamenti prolungati. Non superi la dose o la durata del trattamento raccomandata.

Come gli altri FANS, in caso di malattia infettiva, le proprietà del ketoprofene di ridurre l’infiammazione, il dolore e la febbre possono mascherare i sintomi comuni della progressione dell’infezione, come la febbre.

Presti particolare cautela e si rivolga al medico prima di usare Artrosilene:

  • Se ha un’età avanzata, poiché è più predisposto alla riduzione della funzionalità dei reni, del fegato o del cuore.
  • Se ha un peso corporeo basso, per l’aumentato rischio di sanguinamento gastrointestinale.
  • Se ha problemi cardiaci, o precedenti di ictus (accidente cerebrovascolare) o pensa di potere essere a rischio per queste condizioni (per esempio se ha diabete o colesterolo elevato o se fuma), oppure se ha una storia di ipertensione (pressione del sangue alta) e/o insufficienza cardiaca, per il rischio di ritenzione idrica (accumulo di liquidi nei tessuti) ed edema (gonfiore).
  • Se utilizza altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi delle cicloossigenasi-2, poiché l’uso di Artrosilene con altri FANS deve essere evitato.
  • Se è anziano o ha avuto un’ulcera peptica, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (si veda il sottoparagrafo ”Non usi Artrosilene”), perché il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. In questo caso deve iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile.
  • Se assume allo stesso tempo medicinali che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali (medicinali usati per il trattamento degli stati infiammatori), anticoagulanti come warfarin (medicinali che fluidificano il sangue), inibitori selettivi del reuptake della serotonina (medicinali usati contro la depressione) o agenti antiaggreganti come acido acetilosalicilico (si veda il sotto-paragrafo “Altri medicinali e Artrosilene”).
  • Se ha una storia di malattia gastrointestinale (come colite ulcerosa, morbo di Crohn), poiché tali condizioni possono ripresentarsi (si veda il paragrafo 4 “Possibili effetti indesiderati”).
  • Se ha problemi ai reni (ridotta funzione dei reni, ipoperfusione del rene, altre malattie renali).
  • Se ha malattie del fegato (come cirrosi epatica o epatiti gravi) o se presenta test di funzionalità epatica alterati, poiché i livelli di transaminasi (enzimi epatici) dovrebbero essere valutati periodicamente, particolarmente nella terapia a lungo termine. Con l’uso di ketoprofene, sono stati riferiti rari casi di ittero (ingiallimento della pelle e del “bianco degli occhi”) ed epatite.
  • Se soffre d’asma o è predisposto a questa condizione, poiché Artrosilene può causare crisi di broncospasmo ed eventualmente shock ed altri fenomeni allergici (si veda il sotto-paragrafo “Non usi Artrosilene”).
  • Se presenta asma associata a rinite cronica (infiammazione della mucosa del naso), sinusite cronica (infiammazione delle mucose dei seni paranasali) e/o poliposi nasale (polipi nel naso), poiché è maggiormente esposto al rischio di allergia all’acido acetilsalicilico e/o ai FANS rispetto al resto della popolazione. La somministrazione di questo medicinale può contribuire a scatenare crisi asmatiche o broncospasmi, soprattutto se è allergico all’acido acetilsalicilico o ai FANS (si veda il sotto-paragrafo “Non usi Artrosilene”).
  • Se è affetto da insufficienza cardiaca (incapacità del cuore di pompare un’adeguata quantità di sangue necessaria alle esigenze dell’organismo), cirrosi (grave compromissione del fegato) e nefrosi (malattia degenerativa del rene), se è in terapia con diuretici (medicinali utilizzati per aumentare la produzione di urina) o è affetto da insufficienza renale cronica (compromissione della funzione renale), soprattutto se è anziano o all’inizio del trattamento, poiché in questo caso la funzionalità dei reni deve essere attentamente monitorata.
  • Se durante il trattamento presenta disturbi della vista, come visione offuscata, poiché in questo caso è necessario interrompere il trattamento.
  • Se soffre di diabete o se è in trattamento concomitante con medicinali risparmiatori di potassio (si veda il sotto-paragrafo “Altri medicinali e Artrosilene”), poiché potrebbe verificarsi ipercaliemia (un aumento dei livelli di potassio nel sangue). In questo caso dovrà monitorare regolarmente i livelli di potassio.

concomitante

Come per tutti i FANS, il medicinale può aumentare l’azoto ureico plasmatico e la creatinina.

Nel corso del trattamento a lungo termine è necessario sottoporsi ad esami del sangue (emocromocitometrici) e test della funzionalità renale ed epatica.

Il medico le potrà raccomandare l’uso concomitante di agenti protettori per lo stomaco (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) soprattutto se è anziano, se ha avuto un’ulcera peptica o se assume basse dosi di acido acetilsalicilico o altri medicinali che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (si veda il sottoparagrafo “Altri medicinali e Artrosilene”).

In caso di dolore grave, ketoprofene per via endovenosa può essere somministrato in combinazione con derivati della morfina.

Bambini e adolescenti

Artrosilene non deve essere somministrato nei bambini e negli adolescenti (si veda il sotto-paragrafo “Non usi Artrosilene”).

Altri medicinali e Artrosilene

Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.

Eviti l’associazione di Artrosilene con i seguenti medicinali:

• Altri FANS (compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi 2) o alte dosi di salicilati (oltre 3 g/giorno): la somministrazione contemporanea di diversi FANS può aumentare il rischio di sanguinamento e ulcera gastrointestinale.

• Corticosteroidi (medicinali usati per il trattamento degli stati infiammatori): potrebbe verificarsi un aumento del rischio di ulcerazione gastrointestinale o sanguinamento (si veda il sotto-paragrafo “Avvertenze e precauzioni”).

• Medicinali che fluidificano il sangue, come anticoagulanti orali (warfarin), e eparina parenterale-somministrata per iniezione-, inibitori dell’aggregazione piastrinica, come ticlopidina e clopidogrel: i FANS possono amplificare gli effetti degli anticoagulanti, aumentando così il rischio di sanguinamento (si veda il sotto-paragrafo “Avvertenze e precauzioni”).

• Inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (si veda il sotto-paragrafo “Avvertenze e precauzioni”).

• Litio (medicinale usato per il trattamento della psicosi maniaco-depressiva): i FANS aumentano i livelli di litio nel sangue fino a livelli tossici. Se necessario, i livelli plasmatici di litio devono essere attentamente monitorati e il dosaggio di litio deve essere adattato durante e dopo la terapia con ketoprofene e con FANS.

• Metotrexato (medicinale indicato nella cura di alcune malattie autoimmuni e di alcuni tumori) usato ad alte dosi (uguali o maggiori di 15 mg/settimana): può esserci un aumento della tossicità del metotrexato.

• Idantoine (come la fenitoina) e solfonammidi (come alcuni antibiotici ed altri medicinali): gli effetti tossici di queste sostanze possono essere aumentati.

Presti cautela nell’associazione di Artrosilene con i seguenti medicinali:

• Antipertensivi (farmaci utilizzati per il trattamento della pressione alta del sangue, quali diuretici,

ACE inibitori, antagonisti dell’angiotensina II e Beta-bloccanti): i FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici (medicinali utilizzati per aumentare la produzione di urina) e di altri medicinali antipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa), la co-somministrazione di questi farmaci può portare a un ulteriore deterioramento della funzione dei reni, che comprende una possibile insufficienza renale acuta (compromissione della funzionalità dei reni), generalmente reversibile..

Lei deve essere adeguatamente idratato e il suo medico deve prendere in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante.

• Metotrexato (medicinale indicato nella cura di alcune malattie autoimmuni e di alcuni tumori), usato in dosi inferiori a 15 mg/settimana: nel corso delle prime settimane di trattamento combinato, è necessario valutare settimanalmente l’esame emocromocitometrico completo (i comuni esami del sangue). In caso di qualsiasi alterazione della funzionalità renale o se è anziano, il monitoraggio dovrebbe avere una frequenza maggiore.

• Pentossifillina (medicinale usato per migliorare la circolazione del sangue negli arti): potrebbe verificarsi un aumento del rischio di sanguinamento. Possono essere necessari controlli clinici più frequenti e monitoraggio del tempo di sanguinamento.

• Zidovudina (medicinale usato per il trattamento del’HIV): potrebbe verificarsi un aumento della tossicità del sangue con possibile anemia severa. È necessario eseguire esami del sangue dopo avere iniziato il trattamento con il FANS.

• Solfoniluree (medicinali contro il diabete, come la glicazide): i FANS possono incrementare l’effetto ipoglicemico delle solfoniluree.

Prenda in considerazione anche le seguenti associazioni:

• Ciclosporina e tacrolimus (medicinali immunosopressori): la tossicità renale può essere aumentata dai FANS. Durante la terapia associata, deve essere misurata la funzionalità dei reni.

• Trombolitici (medicinali che facilitano la dissoluzione dei coaguli di sangue): aumento del rischio di sanguinamento.

• Probenecid (medicinale usato per il trattamento della gotta): la co-somministrazione di probenecid può aumentare la concentrazione di ketoprofene nel sangue.

Rischi associati a ipercaliemia (aumento dei livelli di potassio nel sangue): alcuni medicinali o categorie terapeutiche, ossia cloruro di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II, FANS, eparina (a basso peso molecolare o non frazionata), ciclosporina, tacrolimus e trimetoprim (un antibiotico), possono favorire l’aumento dei livelli di potassio nel sangue. La frequenza degli episodi può dipendere dalla presenza di più fattori ed il rischio è maggiore se i medicinali menzionati sono somministrati in concomitanza.

Rischi associati all’effetto antipiastrinico (effetto che previene la formazione di coaguli di sangue): diverse sostanze possono causare interazioni per via dei loro effetti antipiastrinici: tirofiban, eptifibarid, abcixiab e iloprost. L’uso di medicinali antipiastrinici (usati per la prevenzione della formazione di coaguli di sangue) aumenta il rischio di sanguinamento.

Gravidanza, allattamento e fertilità

Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di usare questo medicinale.

Gravidanza

L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.

Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi (difetto della parete addominale fetale) dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.

Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il ketoprofene non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.

Se il ketoprofene è usato da una donna che desidera una gravidanza, o che è durante il primo o il secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.

Non usi questo medicinale nell’ultimo trimestre di gravidanza

Durante il terzo trimestre di gravidanza (gli ultimi tre mesi), tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:

  • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare, cioè l’aumento della pressione nel circolo polmonare);
  • disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios (situazione patologica in cui la quantità di liquido amniotico è inferiore al normale);
  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
  • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

Allattamento

Eviti l’uso di questo medicinale durante l’allattamento in quanto non vi sono informazioni disponibili circa l’escrezione di ketoprofene nel latte umano.

Fertilità

L’uso dei FANS può ridurre la fertilità femminile ed è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.

Se ha problemi di fertilità o se è sottoposta ad indagini sulla fertilità, sospenda il trattamento con

Artrosilene.

Guida dei veicoli e utilizzo di macchinari

Se in seguito alla somministrazione di ketoprofene manifesta disturbi visivi, sonnolenza, vertigini o convulsioni, eviti di guidare veicoli o di svolgere attività che richiedano particolare vigilanza.

3. Come usare Artrosilene

Usi questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.

La dose raccomandata è 1-2 fiale al giorno (160-320 mg di ketoprofene sale di lisina corrispondenti a 100-200 mg di ketoprofene) per via intramuscolare (nel muscolo) o endovenosa (nella vena) si veda il sotto-paragrafo Modo di somministrazione.

Uso negli anziani: la dose deve essere attentamente stabilita dal suo medico che dovrà valutare un’eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

Uso nei pazienti con insufficienza epatica: si consiglia di instaurare la terapia al dosaggio minimo giornaliero (si veda il sotto-paragrafo “Avvertenze e precauzioni”).

Uso nei pazienti con una leggera o moderata insufficienza renale: si consiglia di monitorare il volume delle urine e la funzionalità dei reni (si veda il sotto-paragrafo “Avvertenze e precauzioni”).

Non usi Artrosilene se ha severe disfunzioni epatiche o renali (si veda il sotto-paragrafo “Non usi

Artrosilene”).

La dose massima giornaliera è 200 mg di ketoprofene, corrispondente a 320 mg di ketoprofene sale di lisina. Il suo medico dovrà considerare attentamente il rapporto rischio e beneficio prima di iniziare il trattamento con la dose giornaliera di 200 mg di ketoprofene; dosi più alte non sono raccomandate (si veda il sotto-paragrafo “Avvertenze e precauzioni”).

Durata del trattamento: non utilizzi la terapia iniettiva per più di tre giorni; passati i tre giorni è opportuno instaurare una terapia orale (capsule) o rettale (supposte).

Artrosilene non contiene alcol benzilico, pertanto può essere somministrato sia per via intramuscolare (nel muscolo) che per via endovenosa (nella vena).

Modo di somministrazione

L’impiego del medicinale per via endovenosa è consentito solo negli Ospedali o Case di Cura.

Prima della somministrazione i medicinali iniettabili devono essere controllati per escludere la presenza di particelle in sospensione o di altre alterazioni dell’aspetto normale che possano rendere il prodotto non adatto all’utilizzazione.

Apra le fiale secondo l’apposita linea di pre-rottura. Inietti immediatamente dopo l’aspirazione della soluzione nella siringa; elimini gli eventuali residui.

  • Somministrazione per via intramuscolare: esegua un’iniezione profonda nella zona superiore esterna della natica.
  • Somministrazione per via endovenosa (consentito solo negli Ospedali o Case di Cura): per disporre di un tempo d’azione superiore è consigliabile che il medicinale venga somministrato per infusione lenta. L’uso in fleboclisi è risultato perfettamente compatibile con 50 e 500 ml delle seguenti soluzioni: fisiologica, fruttosio (levulosio) 10% in acqua, glucosio (destrosio) 5% in fisiologica, glucosio (destrosio) 10% in acqua, Ringer acetato, Ringer lattato (Hartmann), soluzione colloidale di destrano a basso p.m. (40000) in fisiologica o in soluzione glucosata 5%.

Le fiale di Artrosilene possono essere utilizzate anche in fisioterapia come ad esempio ionoforesi (procedura che permette il passaggio sottocutaneo del medicinale sfruttando la corrente) e mesoterapia (iniezioni sottocutanee del medicinale). In caso di trattamento per ionoforesi, il medicinale va applicato al polo negativo.

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (si veda il sotto-paragrafo “Avvertenze e precauzioni”).

Se usa più Artrosilene di quanto deve

Negli adulti, i principali segni di sovradosaggio sono mal di testa, vertigini, sonnolenza, nausea, vomito, diarrea e dolore addominale. In caso di intossicazione grave, si sono osservati ipotensione (riduzione della pressione del sangue), ipoventilazione (diminuzione dell’aria che arriva ai polmoni) e sanguinamento gastrointestinale. È necessario l’immediato ricovero in ospedale per il trattamento dei sintomi.

Non esiste un antidoto specifico.

In caso di assunzione accidentale di una dose eccessiva di Artrosilene, avverta immediatamente il medico o si rivolga al più vicino ospedale.

Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.

4. Possibili effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche (lesioni della mucosa dello stomaco o del duodeno), perforazioni o emorragie gastrointestinali, a volte fatali, in particolare negli anziani (si veda il sotto-paragrafo “Avvertenze e precauzioni”).

Dopo somministrazione di Artrosilene sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza (presenza di gas nell’intestino), costipazione, dispepsia (cattiva digestione), dolore addominale, melena (emissione nelle feci di sangue digerito), ematemesi (vomitare sangue), stomatiti ulcerative (ulcere nella bocca), esacerbazione di colite e morbo di Crohn (malattie infiammatorie croniche dell’intestino) (si veda il sotto-paragrafo “Avvertenze e precauzioni”).

Meno frequentemente sono state osservate gastriti.

L’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus) (si veda il sotto-paragrafo “Avvertenze e precauzioni).

In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati edema (gonfiore), ipertensione (aumento della pressione del sangue) e insufficienza cardiaca (incapacità del cuore di pompare un’adeguata quantità di sangue necessaria alle esigenze dell’organismo).

Gli effetti indesiderati osservati con l’uso di ketoprofene negli adulti sono: (sensazione anomala sulla pelle, formicolio); cardiaca, broncospasmo pazienti multiforme, dell’orticaria cronica, angioedema (gonfiore della pelle e delle mucose); che

  • malessere gastrointestinale, nausea, vomito;
  • stipsi (stitichezza), diarrea,
  • gastrite;
  • stomatite (infiammazione della mucosa della bocca);
  • ulcera peptica, emorragia, perforazione gastrointestinale, colite (infiammazione dell’intestino).
  • leucocitopenia (riduzione del numero di globuli bianchi);
  • anemia emorragica (anemia da perdita di sangue);
  • trombocitopenia (riduzione del numero di piastrine nel sangue);
  • agranulocitosi (grave riduzione del numero di globuli bianchi nel sangue);
  • reazioni anafilattiche (gravi reazioni allergiche a rapida comparsa, compreso lo shock);
  • alterazioni dell’umore, eccitabilità, insonnia;
  • mal di testa, vertigini, capogiro;
  • sonnolenza;
  • discinesia (disturbo del movimento), ipoestesia (riduzione della sensibilità), parestesie
  • convulsioni (crisi epilettica);
  • visione offuscata (si veda il sotto-paragrafo “Avvertenze e precauzioni”);
  • tinnito (suono nell’orecchio);
  • bradicardia (ritmo cardiaco rallentato), tachicardia (ritmo cardiaco aumentato), insufficienza sincope (perdita di coscienza transitoria);
  • ipotensione (riduzione della pressione del sangue) e ipertensione (aumento della pressione del sangue);
  • asma, dispnea (respiro difficoltoso), edema (gonfiore) della laringe, laringospasmo o (restringimento della laringe o dei bronchi, causando difficoltà a respirare) (soprattutto nei allergici all’acido acetilsalicilico e ad altri FANS);
  • rinite (infiammazione della mucosa del naso);
  • epatite, aumento delle transaminasi (enzimi epatici) e dei livelli di bilirubina sierica (un pigmento contenuto nella bile) dovuti a disturbi del fegato;
  • rash, prurito, eritema (arrossamento della pelle), esantema (eruzione cutanea), eritema edema (gonfiore) del volto, porpora;
  • eruzioni bollose tra cui sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (due gravi reazioni allergiche, potenzialmente fatali);
  • eczema, dermatite, reazioni da fotosensibilità (allergia al sole), orticaria, acutizzazione
  • alopecia (perdita di peli e capelli);
  • ritenzione di acqua/sodio con possibile edema (gonfiore), ipercaliemia (aumento dei livelli di potassio nel sangue) (si vedano i sotto-paragrafi “Avvertenze e precauzioni” e “Altri medicinali e Artrosilene”);
  • malattie renali tra cui nefrite tubulo interstiziale (infiammazione dei reni), danno renale organico può causare insufficienza renale acuta, necrosi tubulare acuta (danno alle cellule tubulari dei reni), necrosi papillare renale (danno alle papille dei reni), pollachiuria (aumento di frequenza delle minzioni, senza aumento della quantità di urina);
  • dolore alle articolazioni;
  • edema (gonfiore), astenia (debolezza fisica);
  • dolore e sensazione di bruciore al sito di iniezione e occasionalmente ascesso (raccolta di pus) nel sito di iniezione dopo iniezione intramuscolare;
  • ustioni e stravaso capillare in seguito all’applicazione del medicinale per ionoforesi (somministrazione per via transcutanea sfruttando una corrente);
  • febbre, brividi;
  • artrosi (malattia degenerativa delle articolazioni).

È stato riportato un singolo caso di reazione sistemica caratterizzato da febbre, dolore articolare, artrosi ed eritema bolloso in una paziente anziana che assumeva anche tiocolchicoside (medicinale che rilassa i muscoli).

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

5. Come conservare Artrosilene

Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla confezione. La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno di quel mese. La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

6. Contenuto della confezione e altre informazioni

Cosa contiene Artrosilene

  • Il principio attivo è ketoprofene sale di lisina. Ogni fiala contiene 160 mg ketoprofene sale di lisina (corrispondenti a 100 mg di ketoprofene).
  • Gli altri componenti sono: acido citrico, sodio idrossido, acqua per preparazioni iniettabili.

Descrizione dell’aspetto di Artrosilene e contenuto della confezione

Artrosilene si presenta sotto forma di soluzione iniettabile – 6 fiale da 2 ml.

Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Dompé farmaceutici s.p.a.-Via San Martino 12-20122 Milano

Produttore

Alfa Wassermann s.p.a. – Via Enrico Fermi, 1-Alanno (PE)

Abiogen Pharma spa – Via Meucci 35 – 56014 Ospedaletto (PI)

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