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OKITASK 40 mg granulato

(ketoprofene sale di lisina)

Elenco capitoli

  1. • CHE COSA E’
  2. • PERCHE’ SI USA
  3. • QUANDO NON DEVE ESSERE USATO
  4. • PRECAUZIONI PER L’USO
  5. • QUALI MEDICINALI O ALIMENTI POSSONO MODIFICARE L’EFFETTO DEL MEDICINALE
  6. • E’ IMPORTANTE SAPERE CHE
    1. Cosa fare durante la gravidanza e l’allattamento
    2. Uso durante l’allattamento
    3. Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
    4. Informazioni importanti su alcuni eccipienti
  7. • COME USARE QUESTO MEDICINALE
    1. Quanto
    2. Quando e per quanto tempo
    3. Come
  8. • COSA FARE SE AVETE PRESO UNA DOSE ECCESSIVA DI MEDICINALE
  9. • EFFETTI INDESIDERATI
    1. Patologie del sistema emolinfopoietico
    2. Disturbi del sistema immunitario
    3. Disturbi psichiatrici
    4. Patologie del sistema nervoso
    5. Patologie dell’occhio
    6. Patologie dell’orecchio e del labirinto
    7. Patologie cardiache
    8. Patologie vascolari
    9. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    10. Patologie gastrointestinali
    11. Patologie epatobiliari
    12. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    13. Patologie renali e urinarie:
    14. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    15. Esami diagnostici
  10. • SCADENZA E CONSERVAZIONE
  11. • COMPOSIZIONE
  12. • COME SI PRESENTA

• CHE COSA E’

OKITASK 40 mg granulato appartiene alla categoria dei farmaci antinfiammatori e antireumatici.

• PERCHE’ SI USA

OKITASK 40 mg granulato si usa per dolori di diversa origine e natura, ed in particolare: mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori muscolari e osteoarticolari.

• QUANDO NON DEVE ESSERE USATO

Ipersensibilità al ketoprofene o a sostanze con analogo meccanismo d’azione (per esempio acido acetilsalicilico o altri FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Il prodotto non va somministrato nei soggetti nei quali l’impiego di altri farmaci antinfiammatori non steroidei abbia determinato reazioni di ipersensibilità come broncospasmo, attacchi d’asma, rinite acuta, orticaria, eruzioni cutanee.. Reazioni anafilattiche gravi, raramente fatali, sono state osservate in questi pazienti.

Il prodotto non va somministrato in pazienti con ulcera gastrica o duodenale, con ulcera peptica/emorragia attiva o storia di ulcera peptica ricorrente/emorragia (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o emorragia), gastrite e disturbi digestivi cronici (dispepsia), o in pazienti con una storia di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione conseguente a precedente terapia con FANS.

Il prodotto non va somministrato in soggetti con leucopenia (riduzione del numero di globuli bianchi) o piastrinopenia (riduzione del numero delle piastrine), con emorragie in atto o diatesi emorragica (predisposizione alle emorragie), in corso di trattamento con anticoagulanti, in pazienti con severa insufficienza renale, epatica o cardiaca. Non è consigliabile somministrarlo assieme ad altri farmaci antinfiammatori e ad acido acetilsalicilico.

Non somministrare nel terzo trimestre di gravidanza accertata o presunta e durante l’allattamento: (vedere Cosa fare durante la gravidanza e l’allattamento).

Pediatria, geriatria e quadri clinici specifici: il farmaco non va somministrato nei bambini e ragazzi al di sotto dei 15 anni. Pazienti sottoposti ad importanti interventi chirurgici.

• PRECAUZIONI PER L’USO

In pazienti asmatici il prodotto deve essere utilizzato con cautela, consultando il medico prima di assumerlo, così come in pazienti con ulcera peptica attiva o pregressa, o malattia infiammatoria intestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn), cardiopatia (insufficienza cardiaca), ipertensione, epatopatia o nefropatia.

Il prodotto deve essere utilizzato con cautela nei pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia (corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina, vedi Quali medicinali o alimenti possono modificare l’effetto del medicinale).

I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) perché tali condizioni possono essere esacerbate (vedi Effetti indesiderati).

• QUALI MEDICINALI O ALIMENTI POSSONO MODIFICARE L’EFFETTO DEL MEDICINALE

Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.

Poichè il legame proteico del ketoprofene è elevato, può essere necessario ridurre il dosaggio di difenilidantoina o di sulfamidici che dovessero essere somministrati contemporaneamente.

In corso di terapia con i farmaci a base di litio la contemporanea somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei provoca aumento dei livelli plasmatici del litio. Il probenecid può aumentare le concentrazioni plasmatiche di ketoprofene.

I corticosteroidi possono aumentare il rischio di ulcerazione gastrointestinale o sanguinamento. La pentossifillina, i trombolitici, farmaci antiaggreganti come l’aspirina, la ticlopidina o il clopidogrel e altri FANS (compresi gli inibitori selettivi della ciclo ossigenasi

2), possono aumentare il rischio di sanguinamento. Gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs) possono aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale (vedi E’

importante sapere che). I FANS possono amplificare gli effetti degli anticoagulanti, come warfarin o eparina (vedi Precauzioni per l’uso). Pazienti che stanno assumendo diuretici e tra questi, quelli particolarmente disidratati sono maggiormente a rischio di sviluppare insufficienza renale secondaria alla riduzione del flusso ematico renale causata dall’inibizione delle prostaglandine. Questi pazienti devono essere reidratati prima di iniziare la cosomministrazione ed è necessario monitorare strettamente la funzionalità renale dopo l’inizio del trattamento.

Altri FANS, (compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi 2) e alte dosi di salicilati: aumento del rischio di ulcere gastrointestinali.

Gli antiinfiammatori non steroidei (FANS) possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani) la somministrazione contemporanea di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti anti-infiammatori non steroidei può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste alterazioni devono essere considerate in pazienti che assumono OKITASK 40 mg granulato in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’ angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, e solo dopo aver consultato il medico, specialmente nei pazienti anziani.

Sono da tenere presenti eventuali interazioni con i seguenti farmaci: ipoglicemizzanti orali (sulfaniluree), antinfiammatori e metotressato.

I pazienti in trattamento con tali farmaci debbono consultare il medico prima di assumere il prodotto.

• E’ IMPORTANTE SAPERE CHE

Non usare per trattamenti protratti. Dopo un breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili, consultare il medico.

L’uso concomitante di OKITASK 40 mg granulato con altri FANS deve essere evitato, (inclusi gli inibitori selettivi delle cicloossigenasi-2).

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedi i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari).

Quando il prodotto è somministrato in pazienti con porfiria epatica è richiesta attenzione poichè il farmaco potrebbe scatenare un attacco.

Anziani: i pazienti anziani hanno una frequenza aumentata di reazioni avverse ai FANS,

specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi Come usare questo medicinale).

Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i

FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione che possono essere fatali.

Alcune evidenze epidemiologiche suggeriscono che ketoprofene può essere associato a un elevato rischio di grave tossicità gastrointestinale, rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alte dosi (vedi Come usare questo medicinale e Quando non deve essere usato).

I pazienti anziani sono più predisposti alla riduzione della funzionalità renale, cardiovascolare od epatica.

Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedi Quando non deve essere usato), i1 rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile.

L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e Quali medicinali o alimenti possono modificare l’effetto del medicinale).

Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare gli anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.

Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono

OKITASK 40 mg granulato il trattamento deve essere sospeso.

Molto raramente sono state riportate con l’uso dei FANS gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali (dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica), (vedi Effetti indesiderati). L’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi nelle fasi iniziali del trattamento. OKITASK 40 mg granulato deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.

Le medicine così come OKITASK 40 mg granulato possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus. Qualsiasi rischio è più probabile con alte dosi e trattamenti prolungati. Non superare la dose o la durata del trattamento raccomandata.

Se ha problemi cardiaci, o precedenti di ictus o pensa di potere essere a rischio per queste condizioni (per esempio se ha pressione sanguigna alta, diabete o colesterolo elevato o fuma) deve discutere la sua terapia con il suo dottore o farmacista.

Come gli altri FANS, in presenza di una infezione,, le proprietà antiinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche del ketoprofene possono mascherare i sintomi comuni della progressione dell’infezione come la febbre.

In caso di disturbi della vista, come visione offuscata, è necessario interrompere il trattamento.

L’uso di OKITASK 40 mg granulato, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.

La somministrazione di OKITASK 40 mg granulato dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.

OKITASK 40 mg granulato non influisce su diete ipocaloriche o controllate.

Quando può essere usato solo dopo aver consultato il medico

In pazienti asmatici il prodotto deve essere utilizzato con cautela, consultando il medico prima di assumerlo, così come in pazienti con pregressa (precedente) ulcera peptica, epatopatia o nefropatia, broncopneumopatia ostruttiva cronica, di rinite allergica e cronica come pure in pazienti con precedenti di cardiopatia o ictus o fattori di rischio per queste condizioni.

E’ opportuno consultare il medico anche nei casi in cui tali disturbi si fossero manifestati in passato.

Cosa fare durante la gravidanza e l’allattamento

Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.

OKITASK 40 mg granulato non deve essere usato durante la gravidanza e l’allattamento. L’uso va anche evitato nel caso sospettiate uno stato di gravidanza o desideriate pianificare una maternità.

Alcuni studi scientifici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e malformazioni cardiache e gastriche nelle prime fasi della gravidanza dopo l’uso di farmaci inibitori della sintesi delle prostaglandine.

L’uso di OKITASK 40 mg è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.

Inoltre OKITASK 40 mg non deve essere usato durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, se non strettamente necessario. Se OKITASK 40 mg è usato in donne che desiderano una gravidanza o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, il dosaggio deve essere mantenuto il più basso possibile per la durata di trattamento più breve possibile.

OKITASK 40 mg non deve essere usato durante il terzo trimestre di gravidanza.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti i medicinali della classe di OKITASK 40 mg possono esporre il feto a:

  • tossicità cardiopolmonare;
  • disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
  • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

Uso durante l’allattamento

OKITASK 40 mg non deve essere usato durante l’allattamento

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari

In caso di sonnolenza, senso di vertigini o convulsioni evitare di guidare, usare macchinari o svolgere attività che richiedano particolare vigilanza. (vedere “Effetti indesiderati”).

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

Aspartame

L’aspartame presente nel prodotto è una fonte di fenilalanina e rende il medicinale non adatto per i soggetti con fenilchetonuria.

• COME USARE QUESTO MEDICINALE

Quanto

Attenzione: non superare le dosi indicate senza il consiglio del medico.

Adulti e ragazzi sopra i 15 anni: 1 bustina.

In caso di asma, pregressa (precedente) ulcera peptica, cardiopatia, epatopatia o nefropatia occorre rivolgersi al medico.

Quando e per quanto tempo

Una sola volta, o ripetuta 2-3 volte al giorno, nelle forme dolorose di maggiore intensità.

E’ opportuno prendere il medicinale dopo i pasti.

Non impiegare per periodi di tempo prolungati senza il consiglio del medico.

Consultate il medico se il disturbo si presenta ripetutamente o se avete notato un qualsiasi cambiamento recente delle sue caratteristiche.

Come

OKITASK 40 mg granulato può essere posto direttamente sulla lingua. Si dissolve con la saliva; questo ne consente l’impiego senza acqua.

E’ preferibile assumere il prodotto a stomaco pieno.

Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.

• COSA FARE SE AVETE PRESO UNA DOSE ECCESSIVA DI MEDICINALE

Sono stati riportati casi di sovradosaggio con dosi fino a 2,5 g di ketoprofene. Nella maggior parte dei casi, sono stati osservati sintomi benigni e limitati a: letargia, sonnolenza, mal di testa, vertigini, confusione e perdita di coscienza, così come dolore, nausea, vomito e dolore epigastrico. Si possono verificare anche emorragia gastrointestinale, ipotensione, depressione respiratoria e cianosi

Non esistono antidoti specifici in caso di sovradosaggio di ketoprofene. In casi di sovradosaggi massivi sospetti si raccomanda una lavanda gastrica e di istituire un trattamento sintomatico e di supporto per compensare la disidratazione, monitorare l’ecrezione urinaria e correggere l’acidosi, se presente.

In casi di insufficienza renale, l’emodialisi può essere utile per rimuovere il farmaco in circolo.

In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di OKITASK 40 mg granulato avvertite immediatamente il medico o rivolgetevi al più vicino ospedale.

• EFFETTI INDESIDERATI

Come tutti i medicinali, OKITASK 40 mg granulato può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi E’ importante sapere che).

La frequenza e l’entità di tali effetti risultano sensibilmente ridotte assumendo il farmaco a stomaco pieno.

In casi eccezionali, le manifestazioni di ipersensibilità possono assumere il carattere di reazioni sistemiche severe (edema della laringe, edema della glottide, dispnea, palpitazione) sino allo shock anafilattico. In questi casi si rende necessaria un’assistenza medica immediata.

Classificazione delle frequenze attese:

Molto comune (1/10), comune (da 1/100 a ≤1/10), non comune (da 1/1000 a ≤1/100), raro (da 1/10000 a ≤1/1000), molto raro (≤1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Le seguenti reazioni avverse sono state osservate con l’uso di ketoprofene negli adulti:

Patologie del sistema emolinfopoietico

  • Raro: anemia emorragica
  • Non nota: trombocitopenia,, agranulocitosi, insufficienza midollare

Disturbi del sistema immunitario

  • Non nota: reazioni anafilattiche (compreso shock), ipersensibilità

Disturbi psichiatrici

  • Non nota: alterazioni dell’umore

Patologie del sistema nervoso

  • Non comune: mal di testa, vertigini, sonnolenza,
  • Rari: parestesie
  • Non nota: convulsioni, disgeusia

Patologie dell’occhio

  • Raro: visione offuscata (si veda E’ IMPORTANTE SAPERE CHE)

Patologie dell’orecchio e del labirinto

  • Raro: tinnito

Patologie cardiache

Non nota: insufficienza cardiaca

Patologie vascolari

  • Non nota: ipertensione, vasodilatazione

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

  • Raro: asma
  • Non nota: broncospasmo (soprattutto nei pazienti con ipersensibilità accertata all’acido acetilsalicilico e ad altri FANS), rinite, dispnea, edema della laringe, edema della glottide.

Patologie gastrointestinali

  • Comune: dispepsia, nausea, dolore addominale, vomito
  • Non comune: stipsi, diarrea, flatulenza, gastrite
  • Raro: stomatite, ulcera peptica
  • Non nota: esacerbazione di colite e morbo di Crohn, emorragia e perforazione gastrointestinale, stomatite ulcerativa, melena, ematemesi, ulcera e perforazione duodenale

Patologie epatobiliari

  • Raro: epatite, aumento delle transaminasi, livelli di bilirubina sierica elevati dovuti a disturbi epatici

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

  • Non comune: rash, prurito
  • Non nota: reazioni da fotosensibilità, alopecia, orticaria, angioedema, eruzioni bollose tra cui sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, edema, esantema

Patologie renali e urinarie:

Non nota: insufficienza renale acuta, nefrite tubulo interstiziale, sindrome nefritica, test della funzione renale alterati

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

  • Non comune: edema, affaticamento

Esami diagnostici

  • Raro: peso aumentato

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.

Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se si nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informare il medico o il farmacista.

• SCADENZA E CONSERVAZIONE

Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.

Conservare a temperatura non superiore a 30°C

Tenere il medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

E’ importante avere sempre a disposizione le informazioni sul medicinale, pertanto conservate sia la scatola che il foglio illustrativo.

I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

• COMPOSIZIONE

Una bustina contiene:

Principio attivo: ketoprofene sale di lisina 40 mg (corrispondente a 25 mg di ketoprofene)

Eccipienti: povidone, silice colloidale, idrossipropilmetilcellulosa, eudragit EPO, sodio dodecil solfato, acido stearico, magnesio stearato, aspartame, mannitolo, xilitolo, talco, aroma lime, aroma limone, aroma frescofort

• COME SI PRESENTA

OKITASK 40 mg granulato si presenta in forma di granulato per uso orale.

Il contenuto della confezione è di 10 bustine oppure di 20 bustine

• TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO E PRODUTTORE

Dompé Farmaceutici S.p.A.

Via San Martino 12-12/A, 20122 Milano (MI)

• REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO