LACDIGEST

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Foglio illustrativo

LACDIGEST

Compresse masticabili 2250 unità/compressa

A09AA04 TILATTASI

Elenco capitoli

  1. COMPOSIZIONE
  2. FORMA FARMACEUTICA E CONFEZIONI
  3. CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
  4. INDICAZIONI TERAPEUTICHE
  5. CONTROINDICAZIONI
  6. PRECAUZIONI PER L’USO
    1. Gravidanza ed allattamento
  7. INTERAZIONI MEDICAMENTOSE ED ALTRE
  8. AVVERTENZE SPECIALI
    1. DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
  9. SOVRADOSAGGIO
  10. EFFETTI INDESIDERATI
  11. SCADENZA E CONSERVAZIONE

COMPOSIZIONE

Ogni compressa contiene:

Principio attivo: tilattasi (Lattasi, β-D-galattosidasi da Aspergillus oryzae) 2250 unità

Eccipienti: glucosio monoidrato, amido di mais, magnesio stearato, cellulosa microcristallina, sodio citrato (sale trisodico biidrato), glucosio anidro, carbossimetilcellulosa calcica.

FORMA FARMACEUTICA E CONFEZIONI

Compresse masticabili. Barattolo da 50 e da 100 compresse.

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Digestivi – Preparati a base di enzimi.

TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

Italchimici SpA, Via Pontina5, Km 29, 00040 Pomezia (Roma)

PRODUTTORE E CONTROLLORE FINALE

ITC FARMA srl, Via Pontina 5, Km 29, 00040 Pomezia (Roma)

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Intolleranza al lattosio da deficit primario e secondario di lattasi.

CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità nota al principio attivo o ad altri componenti della formulazione.

PRECAUZIONI PER L’USO

Gravidanza ed allattamento

L’enzima lattasi è normalmente presente nell’intestino, esso non entra nel circolo sanguigno.
Tuttavia, si consiglia di assumere il medicinale solo dopo aver consultato il medico per valutare il beneficio terapeutico contro il possibile rischio soprattutto nei primi tre mesi di gravidanza.

INTERAZIONI MEDICAMENTOSE ED ALTRE

La presenza di ioni sodio e potassio aumentano in vitro l’attività delle lattasi. Gli ioni calcio e quelli dei metalli pesanti, come il rame, rallentano in vitro l’attività enzimatica.

AVVERTENZE SPECIALI

Se nonostante il trattamento con LACDIGEST la sintomatologia intestinale dovesse persistere o dovessero comparire altri sintomi non correlabili all’intolleranza al lattosio, contattare il proprio medico.

DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE

La posologia deve essere adattata caso per caso in funzione della gravità dei sintomi dovuti all’intolleranza al lattosio ed alla quantità di lattosio ingerito.

La posologia abituale è la seguente:

Adulti e bambini sopra i tre anni di età: 1 compressa masticabile ogni 5 g di lattosio ingerito (corrispondente alla quantità contenuta in circa 100 ml di latte). Se i sintomi persistono, il dosaggio può essere aumentato.

Non assumere più di 6 compresse come dose unica e di 12 compresse come dose giornaliera.

Le compresse vanno masticate, od ingerite intere, subito prima di mangiare o bere il cibo contenente lattosio.

Non eccedere il dosaggio prescritto dal medico.

SOVRADOSAGGIO

Non sono noti casi di sovradosaggio.

EFFETTI INDESIDERATI

L’enzima lattasi è attivo solo a livello intestinale e non viene assorbito. Pertanto, gli eventuali effetti collaterali sono localizzati o legati a casi di ipersensibilità al principio attivo o ad uno dei componenti della formulazione. In questo caso è necessario interrompere il trattamento. La possibilità di insorgenza di qualunque effetto viene limitata se ci attiene alla posologia prescritta dal medico.

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati. E’

importante comunicare al proprio medico o farmacista la comparsa di qualsiasi effetto indesiderato anche non descritto nel foglio illustrativo.

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Verificare la data di scadenza indicata sulla confezione.

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo tale data.

Non conservare al di sopra di 25°C.

Conservare il medicinale nel contenitore originale per tenerlo al riparo dall’umidità.

TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI.

Revisione del foglio illustrativo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco:

Febbraio 2009