IOBENGUANO [131 I] GE HEALTHCARE D

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FOGLIO ILLUSTRATIVO

Elenco capitoli

  1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
  2. CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
  3. INDICAZIONI TERAPEUTICHE
  4. CONTROINDICAZIONI
  5. PRECAUZIONI PER L’USO
    1. Popolazione pediatrica
    2. Avvertenze generali
  6. INTERAZIONI
  7. AVVERTENZE SPECIALI
    1. Fertilità, Gravidanza e Allattamento
    2. Gravidanza
    3. Controindicazioni).
    4. Allattamento
    5. Fertilità
    6. Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
    7. Informazioni importanti su alcuni eccipienti
    8. Avvertenze specifiche
    9. DOSE, MODO E TEMPO E DI SOMMINISTRAZIONE
    10. Posologia
    11. Adulti:
    12. Popolazione pediatrica:
    13. Controindicazioni).
    14. Pazienti anziani:
    15. Modo di somministrazione
  8. SOVRADOSAGGIO
  9. EFFETTI INDESIDERATI
  10. SCADENZA E CONSERVAZIONE
  11. COMPOSIZIONE
  12. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
  13. ISTRUZIONI PER L’USO
    1. INCOMPATIBILITÀ
    2. PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO E LA MANIPOLAZIONE

DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Iobenguano (131 I) GE Healthcare D 9,25 MBq/ml soluzione iniettabile per uso diagnostico.

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Altri radiofarmaceutici diagnostici per la rilevazione dei tumori, codice ATC: V09IX02

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Medicinale solo per uso diagnostico.

Calcolo della dose terapeutica di iobenguano (131 I) a partire da una precedente dose tracciante.

La sensibilità per la visualizzazione diagnostica, e di conseguenza per l’efficacia terapeutica, è diversa in rapporto alle entità patologiche elencate.

I feocromocitomi e i neuroblastomi sono sensibili approssimativamente nel 90% dei pazienti, i carcinoidi nel 70% e i carcinomi midollari della ghiandola tiroide (CMT) solo nel 35%.

CONTROINDICAZIONI

  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Gravidanza
  • Allattamento
  • Questo medicinale contiene alcool benzilico: 10 mg/ml. Pertanto è controindicato nei neonati prematuri o nei neonati.

PRECAUZIONI PER L’USO

Giustificazione del rapporto rischio/beneficio individuale

Per ciascun paziente, l’esposizione a radiazioni ionizzanti deve essere giustificata sulla base del possibile beneficio. L’attività somministrata deve essere in ogni caso la più bassa ragionevolmente raggiungibile per ottenere le informazioni diagnostiche richieste.

In pazienti con ridotta funzionalità renale è richiesta una attenta valutazione dell’indicazione, poiché in questi pazienti è possibile un aumento dell’esposizione alle radiazioni.

Popolazione pediatrica

Popolazione pediatrica: vedere paragrafo Dose, modo e tempo di somministrazione. In base ad una dosimetria più favorevole, si deve considerare che lo iobenguano (123 I) è il radiofarmaco di scelta per uso diagnostico nei bambini (European Association Nuclear Medicine, EANM).

Preparazione del paziente

I pazienti devono essere ben idratati prima di iniziare l’esame e invitati a vuotare la vescica il più spesso possibile durante le prime ore successive alla somministrazione del radiofarmaco al fine di ridurre la dose di radiazioni assorbita.

Medicinali che possono interferire con l’uptake e la ritenzione dello iobenguano (131 I) devono essere interrotti prima del trattamento (vedere paragrafo Interazioni).

Quando viene programmata una somministrazione a scopo diagnostico per un feocromocitoma, si deve tenere in considerazione l’interferenza della terapia per il controllo dell’ipertensione con l’uptake di iobenguano (131 I) (vedere paragrafo Interazioni). La terapia incompatibile deve essere interrotta almeno 2 settimane prima della somministrazione programmata a scopo diagnostico. Se necessario, il propranololo può invece essere utilizzato.

Il blocco della tiroide viene iniziato 24-48 ore prima della somministrazione dello iobenguano (131 I) e continuato per almeno 5 giorni. Il blocco mediante potassio perclorato è ottenuto attraverso la somministrazione di circa 400 mg/die. Il blocco mediante potassio ioduro, potassio iodato o soluzione di Lugol deve essere effettuato con una dose equivalente a 100 mg di iodio/die.

In caso di inibizione tiroidea mediante perclorato di potassio occorre tenere conto dei rischi connessi a tale pratica quali l’anemia aplastica.

E’ possibile si renda necessario modificare adeguatamente le dosi per i pazienti che sono stati sottoposti prima del trattamento a somministrazione di farmaci citostatici (ad esempio composti a base di cisplatino) con conseguente riduzione della funzione renale.

Prima della somministrazione, assicurarsi che i trattamenti di emergenza contro l’ipertensione cardiaca siano prontamente disponibili. L’uptake dello iobenguano nei granuli cromaffini può, sebbene raramente, provocare una rapida secrezione di noradrenalina che, a sua volta, può determinare una crisi ipertensiva, nonostante si ritenga che la possibilità che ciò si verifichi sia estremamente bassa. Durante la somministrazione, il monitoraggio dell’ECG e della pressione sanguigna può essere indicato in alcuni pazienti. Questo rende necessario il monitoraggio costante del paziente durante la somministrazione. Iobenguano (131 I) deve essere somministrato lentamente. La dose di tracciante deve essere somministrata per via endovenosa mediante un’iniezione lenta di durata compresa fra 1 e 5 minuti.

È consigliabile ma non obbligatorio eseguire una scintigrafia corporea completa per circa 1 settimana dalla somministrazione al fine di valutare la biodistribuzione della sostanza e determinare quantitativamente l’uptake da parte dei focolai tumorali.

I pazienti devono essere ben idratati almeno per le prime 24 ore successive alla somministrazione.

Se si verificano reazioni di ipersensibilità o anafilattiche, la somministrazione del medicinale deve essere sospesa immediatamente e, se necessario, deve essere istituito un trattamento endovenoso. Per assicurare un immediato intervento di emergenza, devono essere prontamente disponibili i medicinali e le apparecchiature necessari, ad esempio tubo endotracheale e respiratore.

Avvertenze generali

I prodotti radiofarmaceutici devono essere ricevuti, manipolati e somministrati solo da personale autorizzato in ambienti clinici designati. Ricezione, conservazione, manipolazione, trasferimento e smaltimento di questi prodotti sono sottoposti alle normative e/o adeguate autorizzazioni emesse dalle autorità competenti.

I radiofarmaci destinati alla somministrazione ai pazienti devono essere preparati secondo modalità che soddisfano i requisiti sia in materia di sicurezza radiologica che di qualità farmaceutica. Devono essere adottate appropriate precauzioni di asepsi.

INTERAZIONI

Informare il medico o il medico specialista in medicina nucleare se si è assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.

È stato accertato o si presume che i seguenti farmaci possano prolungare o ridurre l’uptake di iobenguano da parte dei tumori della cresta neurale.

E’segnalato che la nifedipina (un calcio-antagonista) prolunga la ritenzione di iobenguano.

È stata osservata una diminuzione dell’uptake durante regimi terapeutici che hanno comportato la somministrazione di:

  • Farmaci antiipertensivi quali reserpina, labetalolo, calcio-antagonisti (diltiazem, nifedipina, verapamil);
  • Agenti simpaticomimetici diretti ed indiretti (ad esempio presenti in decongestionanti nasali quali fenilefrina, efedrina o fenilpropanolamina);
  • Stimolanti del sistema nervoso centrale come cocaina;
  • Antipsicotici come fenotiazine;
  • Antidepressivi triciclici quali amitriptilina e derivati, imipramina e derivati, doxepina, amoxepina e loxapina.

Si ritiene che i seguenti farmaci inibiscano l’uptake di iobenguano, sebbene ciò non sia stato ancora dimostrato:

  • Antiipertensivi che agiscono attraverso un blocco dei neuroni adrenergici (betanidina, debrisoquina, bretilio e guanetidina);
  • Farmaci bloccanti i recettori alfa;
  • Antidepressivi quali maprotilina e trazolone;
  • Sedativi antistaminici e analgesici oppioidi.

La somministrazione di questi farmaci deve essere interrotta prima del trattamento (di solito per cinque emivite biologiche).

AVVERTENZE SPECIALI

Fertilità, Gravidanza e Allattamento

Chiedere consiglio al medico o al medico specialista in medicina nucleare prima di prendere qualsiasi medicinale.

Donne potenzialmente fertili

Quando è necessario somministrare medicinali radioattivi a donne potenzialmente fertili, si devono assumere sempre informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza. In caso di dubbi riguardo ad una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo mestruale è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative che non utilizzino radiazioni ionizzanti.

Gravidanza

Il medicinale è controindicato nelle donne in stato di gravidanza (vedere paragrafo

Controindicazioni).

Allattamento

Il medicinale è controindicato durante l’allattamento al seno (vedere paragrafo Controindicazioni)

Fertilità

Non sono stati condotti studi sulla tossicità riproduttiva negli animali.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

Avvertenze specifiche

Questo medicinale contiene:

  • Alcool benzilico: 10 mg/ml. L’alcool benzilico può causare reazioni tossiche e reazioni anafilattiche in lattanti e in bambini fino a 3 anni di età.
  • Sodio: 0,154 mmol (3,54 mg) di sodio per ml. Dosi che contengono meno di 1 mmole (23 mg) di sodio, sono da considerarsi essenzialmente prive di sodio.

DOSE, MODO E TEMPO E DI SOMMINISTRAZIONE

Posologia

Lo iobenguano (131 I) è somministrato secondo lo schema di dosaggio di seguito riportato. Occorre tenere presente che la tecnica di acquisizione, per esempio l’uso di gamma camera ad alta sensibilità, può influenzare la posologia.

Adulti:

L’attività minima da somministrare è 20 MBq e la dose massima da non superare è 40 MBq.

Popolazione pediatrica:

L’uso di questi medicinali è controindicato nei neonati prematuri e nei neonati (vedere paragrafo

Controindicazioni).

Non sono disponibili studi clinici adeguati e controllati in bambini e adolescenti pertanto l’utilizzo in tali fasce di età deve essere riservato a casi in cui sia assolutamente indispensabile. L’utilizzo in bambini e adolescenti deve essere attentamente giustificato sulla base delle necessità cliniche e valutando il rapporto rischio/beneficio in questo gruppo di pazienti.

L’attività da somministrare ai bambini può essere calcolata dall’intervallo di attività raccomandato per gli adulti ed adattato in accordo con il peso corporeo o con la superficie corporea.

Pertanto, il Paediatric Task Group dell’European Association Nuclear Medicine (1990) ha fornito una raccomandazione secondo cui l’attività da somministrare ad un bambino può essere calcolata in base al peso corporeo, in accordo con la seguente tabella:

In base ad una dosimetria più favorevole, va tenuto presente che lo iobenguano (123 I) è il radiofarmaco di scelta per uso diagnostico nei bambini (EANM).

Pazienti anziani:

Non è richiesto un particolare schema di dosaggio per i pazienti anziani.

Modo di somministrazione

La dose di tracciante deve essere somministrata per via endovenosa mediante un’iniezione lenta di durata compresa fra 1 e 5 minuti.

Il margine di sicurezza tra le quantità somministrate di iobenguano (in particolare per dosi terapeutiche) e il livello a cui si possono verificare effetti secondari indesiderati non è molto ampio, pertanto i pazienti devono essere mantenuti sotto attenta sorveglianza durante e per almeno alcune ore dopo l’iniezione del farmaco.

Per la preparazione del paziente vedere paragrafo Precauzioni per l’uso.

Le istruzioni per la preparazione dei radiofarmaci sono fornite nel paragrafo Istruzioni per l’uso.

SOVRADOSAGGIO

L’effetto di un sovradosaggio di iobenguano è dovuto al rilascio di adrenalina. Tale effetto è di breve durata e richiede misure di supporto terapeutico volte a ridurre la pressione sanguigna rappresentate dall’immediata iniezione di un agente bloccante alfa-adrenergico ad azione rapida (fentolamina) seguito da un beta-bloccante (propranololo). Poiché la via principale di eliminazione è quella renale, il mantenimento del più elevato flusso urinario possibile è essenziale per ridurre l’influenza delle radiazioni.

Nel caso si somministri un sovradosaggio di radiazioni con iobenguano (131 I), la dose assorbita dal paziente deve essere ridotta, ove possibile, aumentando l’eliminazione del radionuclide dall’organismo mediante diuresi forzata e frequente svuotamento della vescica. Può essere utile stimare la dose effettiva che è stata somministrata.

EFFETTI INDESIDERATI

Come tutti i medicinali Iobenguano (131 I) GE Healthcare D può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

La tabella seguente riporta gli effetti indesiderati in accordo con la classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA.

Le frequenze sono definite come segue: molto comune ≥ 1/10; comune da ≥ 1/100 a < 1/10; non comune da ≥ 1/1.000 a < 1/100, raro da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000; molto raro < 1/10.000; frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

L’esposizione a radiazioni ionizzanti è correlata all’induzione di cancro ed alla potenziale insorgenza di difetti ereditari. Poiché la dose efficace è 5.6 mSv, quando si somministra l’attività massima raccomandata di 40 MBq ad un adulto di 70 kg di peso, si prevede una bassa probabilità di comparsa di questi eventi.

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati. Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informi il medico o il medico specialista in medicina nucleare.

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Il periodo di validità è 8 giorni dalla data di produzione e di 3 giorni dalla data e ora di calibrazione riportata in etichetta.

La soluzione è pronta all’uso e deve essere utilizzata immediatamente. Ogni eventuale residuo deve essere eliminato.

Il medicinale deve essere conservato al riparo dalla luce e a temperatura non superiore a 25°C. Non congelare.

Conservare nel contenitore originale in piombo.

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.

I radiofarmaci devono essere conservati in conformità con le normative nazionali relative ai prodotti radioattivi.

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

COMPOSIZIONE

1 ml di soluzione iniettabile contiene:

Principio attivo:

Iobenguano (131 I): 9,25 MBq alla data e ora di calibrazione.

La radioattività specifica è non meno di 20 GBq di iodio-131 per grammo di iobenguano base.

Riassunto delle caratteristiche fisiche dell’isotopo radioattivo nella sostanza attiva:

Iodio-131: emivita fisica 8,02 giorni.

Le più importanti emissioni di radiazioni sono elencate sotto:

  • Alcool benzilico: 10 mg/ml
  • Sodio: 3,54 mg/ml
  • Acqua per preparazioni iniettabili

FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

Soluzione iniettabile per uso endovenoso.

Soluzione limpida ed incolore.

La confezione contiene 1 flaconcino monodose. Il volume può variare da 2 ml a 8 ml di soluzione, corrispondenti a 18,5 MBq – 74 MBq ad intervalli di 18,5 MBq alla data ed ora di calibrazione.
Flaconcino in vetro trasparente (tipo I) da 10 ml con un tappo in gomma butilica rivestita in PTFE e sigillato con una capsula di alluminio. Ciascun flaconcino è posto in un contenitore in piombo dello spessore appropriato.

TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

GE Healthcare S.r.l.

Via Galeno 36 20126 – Milano

Italia

PRODUTTORE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI

GE Healthcare Buchler GmbH&Co.KG,

Gieselweg1-38110

Braunschweig, Germania

DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

17 Aprile 2012

REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

Aprile 2012

LE INFORMAZIONI SEGUENTI SONO DESTINATE ESCLUSIVAMENTE AGLI OPERATORI SANITARI:

ISTRUZIONI PER L’USO

Soluzione iniettabile in flaconcino monodose.

Dopo aver disinfettato il tappo, mediante una siringa e un ago monouso sterili, prelevare il prodotto in modo asettico attraverso il tappo stesso.

La soluzione deve essere utilizzata immediatamente ed ogni eventuale residuo deve essere eliminato (vedere paragrafo Scadenza e conservazione).

I radiofarmaci devono essere utilizzati e somministrati solo da persone autorizzate in strutture cliniche opportunamente progettate. Il ricevimento, la conservazione, l’uso, il trasferimento e lo smaltimento sono soggetti alle normative ed alle appropriate autorizzazioni rilasciate dalle autorità competenti locali (vedere paragrafo Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione).

Prima dell’uso, controllare l’integrità della confezione ed effettuare una misura della radioattività.

Come per tutti i medicinali, se in qualsiasi fase della preparazione di questo prodotto l’integrità del flaconcino appare compromessa, il medicinale non deve essere usato.

Adeguate precauzioni di sicurezza per la manipolazione di materiali radioattivi devono essere osservate in aggiunta all’uso delle tecniche di asepsi per mantenere la sterilità del contenuto dei flaconcini.

I rifiuti devono essere smaltiti in accordo con la normativa locale vigente per i materiali radioattivi.

INCOMPATIBILITÀ

In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.

PRECAUZIONI PARTICOLARI PER LO SMALTIMENTO E LA MANIPOLAZIONE

La somministrazione di radiofarmaci comporta rischi per altre persone, per irradiazione esterna o contaminazione proveniente dalla fuoriuscita di prodotto, urina, vomito, ecc.

Devono pertanto essere prese le dovute precauzioni conformemente alla normativa locale vigente.

Devono essere osservate le normali precauzioni per la manipolazione dei materiali radioattivi. Dopo l’uso, tutti i materiali associati alla preparazione ed alla somministrazione di radiofarmaci, compreso il prodotto inutilizzato ed il suo contenitore, devono essere decontaminati o trattati come rifiuti radioattivi e smaltiti in accordo con le specifiche normative previste dalle autorità competenti locali.

I materiali contaminati devono essere smaltiti come materiale radioattivo in conformità alla normativa locale vigente.

Qualsiasi prodotto residuo inutilizzato o i materiali di scarto devono essere smaltiti in conformità con la normativa locale vigente per i materiali radioattivi.

DOSIMETRIA

La tabella di seguito riporta la dosimetria interna delle radiazioni calcolata in base alla pubblicazione n° 53 della ICRP, considerando come fattori pesati quelli riportati dalla pubblicazione n° 60 dell’ICRP.

La dose di radiazioni per organi specifici, che possono non essere gli organi bersaglio della terapia, può essere influenzata in modo significativo dalle alterazioni fisiopatologiche indotte dal processo patologico. Questo deve essere tenuto in considerazione quando vengono utilizzate le informazioni che seguono.

Ad eccezione dell’utero, l’elenco comprende solo quegli organi che vengono utilizzati nel calcolo dell’equivalente di dose efficace (in tutto l’organismo). Di seguito sono elencati sette organi standard e altri cinque organi con la dose assorbita più elevata (contrassegnata da un *).

La dose efficace risultante dalla somministrazione di una radioattività di 40 MBq (massima attività raccomandata) di Iobenguano (131 I) GE Healthcare D per uso diagnostico per un adulto di 70 kg è di

5.6 mSv.

I dati sopra riportati sono validi per condizioni farmacocinetiche normali. In particolare nei casi di funzionalità renale compromessa, a causa di una malattia o di una precedente terapia, la dose efficace equivalente e la dose di radiazioni trasmessa agli organi (in particolare alle ossa, al midollo osseo e ai polmoni) possono aumentare in modo considerevole.

Per informazioni dettagliate, fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di “Iobenguano (131 I) GE Healthcare D” 9,25 MBq/ml soluzione iniettabile per uso diagnostico.