GRISOVINA FP

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GRISOVINA FP

“125 mg compresse” 20 compresse

Griseofulvina

Elenco capitoli

  1. COMPOSIZIONE-Una compressa contiene: PRINCIPIO ATTIVO: Griseofulvina mg 125.
  2. CATEGORIA FARMACO-TERAPEUTICA-Antimicotico sistemico.
  3. AVVERTENZE-Vedi “opportune precauzioni d’impiego”.
  4. SOVRADOSAGGIO-Non sono stati segnalati casi di iperdosaggio.

COMPOSIZIONE-Una compressa contiene: PRINCIPIO ATTIVO: Griseofulvina mg 125.

ECCIPIENTI: Sodio laurilsolfato; Povidone; Amido di mais; Magnesio stearato.

FORMA FARMACEUTICA-Compresse-20 compresse da 125 mg.

CATEGORIA FARMACO-TERAPEUTICA-Antimicotico sistemico.

TITOLARE AIC-TEOFARMA Srl

Via F.lli Cervi, 8-27010 Valle Salimbene (PV)

PRODUTTORE-TEOFARMA Srl

Viale Certosa, 8/A-27100 Pavia

INDICAZIONI TERAPEUTICHE-Infezioni della cute, del capillizio e delle unghie sensibili alla griseofulvina nei casi in cui la terapia antimicotica topica si sia dimostrata inefficace.

CONTROINDICAZIONI-Gravidanza; porfiria; insufficienza epatica; ipersensibilita in-dividuale verso i componenti del prodotto. Lupus eritematoso sistemico: è stato riferito che la griseofulvina può esacerbare tale patologia.

OPPORTUNE PRECAUZIONI D’IMPIEGO-Le somministrazioni di dosi elevate di griseofulvina per lungo tempo insieme al cibo ha dato luogo allo sviluppo di epatomi nel topo e di tumori tiroidei nel ratto, ma non nel criceto. Il significato clinico di tutto ciò non è noto, tuttavia, come conseguenza, le compresse di griseofulvina non vanno usate per la profilassi, ma solo in terapia alle dosi minime efficaci. Durante i trattamenti prolungati occorre effettuare controlli periodici delle funzioni epatica, renale ed emopoietica. Può aversi sensibilità crociata con la penicillina. Poiché può determinarsi una reazione di fotosensibilizzazione occorre evitare, durante il trattamento, I’esposizione protratta alla luce naturale o artificiale.

È stato riportato che la griseofulvina interferisce con l’efficacia dei contraccettivi orali. Perciò, durante il trattamento e per un mese dal termine della terapia con griseofulvina, devono essere adottati metodi contraccettivi addizionali.

INTERAZIONI MEDICAMENTOSE-La griseofulvina può determinare induzione enzimatica ed interferire con la somministrazione di altri farmaci: in particolare può essere ridotta l’attività degli anticoagulanti cumarinici e dei contraccettivi orali.
L’attività di griseofulvina è ridotta dalla contemporanea somministrazione di fenilbutazone e di farmaci sedativi ed ipnotici che determinano induzione enzimatica.
L’assorbimento di griseofulvina è ridotto dalla contemporanea somministrazione di fenobarbitale.

AVVERTENZE-Vedi “opportune precauzioni d’impiego”.

Nei rari casi nei quali i pazienti che assumono griseofulvina presentino sonnolenza essi non dovrebbero condurre veicoli od operare con macchine. La sonnolenza è accresciuta dall’assunzione di alcool.

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

POSOLOGIA E MODO D’USO-La dose efficace di Grisovina FP negli adulti è generalmente di 500 mg al giorno (4 compresse) da somministrare dopo i pasti; nei bambini metà dose.

A giudizio del medico la dose giornaliera può essere stabilita da caso a caso eventualmente aumentandola nella fase iniziale della terapia.

La durata del trattamento dipende dallo spessore della cheratina nell’area affetta.

Per le micosi del cuoio capelluto e della cute sono necessarie almeno 4 settimane, mentre per le onicomicosi possono essere richiesti anche 6 o più mesi di trattamento.
Questo va proseguito per almeno due settimane dalla scomparsa di qualsiasi segno clinico dell’infezione.

SOVRADOSAGGIO-Non sono stati segnalati casi di iperdosaggio.

EFFETTI COLLATERALI-La cefalea è un frequente effetto collaterale che si manifesta durante le prime fasi della terapia e che in genere scompare senza richiedere la sospensione del trattamento.

Altre reazioni secondarie sono quelle di ipersensibilità: eruzioni cutanee, orticaria, raramente edema angioneurotico. Può risultare necessario interrompere il trattamento ed adottare misure opportune.

Raramente sono anche stati riferiti, dopo o durante trattamento con griseofulvina, transitoria diminuzione dell’udito, parastesie delle mani e dei piedi, disturbi gastro-intestinali (nausea, vomito, diarrea), astenia, vertigini, insonnia, confusione mentale, disturbi della coordinazione e neuropatia periferica.

Sono stati segnalati inoltre necrolisi epidermica tossica ed eritema multiforme. Occa-sionalmente sono stati descritti casi di proteinuria e leucopenia. La constatazione di granulocitopenia indica la necessità di interrompere il trattamento. Nei bambini è possibile la comparsa di effetti di tipo estrogeno.

La griseofulvina interferisce con il metabolismo delle porfirine e la sua somministra-zione per lungo tempo può da origine ad elevata concentrazione di porfirine nelle feci e nelle emazie o può scatenare un attacco di porfiria intermittente.

La terapia con griseofulvina può aggravare un preesistente lupus eritematoso sistemico. Se dovessero comparire effetti indesiderati non descritti rivolgersi al medico o al farmacista.

VALIDITÀ DEL PREPARATO-ATTENZIONE: non utilizzare il farmaco oltre la scaden-za riportata sulla confezione.

Conservare a temperatura non superiore a 25°C.

Ultima revisione del Ministero della Salute: giugno 2010.