CLOPAN

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CLOPAN 10 mg/2 ml Soluzione iniettabile

Metoclopramide

Elenco capitoli

  1. Composizione Quali-Quantitativa.
  2. Forma farmaceutica e contenuto
  3. Categoria farmacoterapeutica: procinetici.
  4. Indicazioni terapeutiche
  5. Controindicazioni
  6. Precauzioni d’uso
  7. Interazioni medicamentose
  8. Avvertenze speciali
    1. Dose, modo e tempo di somministrazione
  9. Durata del trattamento
  10. Sovradosaggio
  11. Effetti Indesiderati

Composizione Quali-Quantitativa.

Ogni fiala contiene:

Principio attivo: metoclopramide cloridrato mg 10.

Eccipienti: sodio metabisolfito, sodio cloruro, acqua bidistillata p.p.i.

Forma farmaceutica e contenuto

10 mg/2 ml soluzione iniettabile: 5 fiale

Categoria farmacoterapeutica: procinetici.

Il CLOPAN è costituito da una sostanza, la Metoclopramide, dotata di proprietà farmacologiche che la rendono indicata nel trattamento di numerose alterazioni funzionali a carico dell’apparato digerente. Essa infatti è in grado di accrescere la motilità gastrica, come pure quella del duodeno e del digiuno; accelera lo svuotamento dello stomaco ed è dotata di azione antiemetica.

La sua somministrazione non determina, inoltre, variazioni qualitative e quantitative della secrezione gastrica. Il CLOPAN, pertanto, trova utile applicazione in numerose manifestazioni patologiche dell’apparato digerente, sia funzionali che conseguenti ad ulcera gastroduodenale, interventi chirurgici, anestesia, intossicazioni endogene ed esogene.

Titolare dell’A.I.C.

F.I.R.M.A. S.p.A.-Via di Scandicci, 37-Firenze

Produttori e controllori finali

  • Menarini Manufacturing Logistics and Services S.r.l. – Via Sette Santi n, 3-Firenze;

Indicazioni terapeutiche

Disturbi gastrici funzionali o conseguenti ad ulcere gastriche e duodenali o alla somministrazione di medicamenti.

Gastriti e gastroduodeniti, spasmi pilorici e discinesie biliari. Nausea e vomito anche di origine chirurgica e da anestesia.

Controindicazioni

Ipersensibilità verso i componenti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.

Pazienti affetti da glaucoma, feocromocitoma, malattia epilettica, morbo di Parkinson ed altre affezioni extrapiramidali conclamate o in corso di terapia con anticolinergici.

Casi in cui la stimolazione della motilità intestinale possa rivelarsi pericolosa, per esempio in presenza di emorragia gastrointestinale, perforazione, ostruzione meccanica.

Bambini al di sotto di 16 anni.

L’uso del prodotto nel primo trimestre di gravidanza è controindicato. Per quanto riguarda l’impiego del prodotto nell’ulteriore periodo, si tenga presente che prodotti antiemetici in genere, devono essere somministrati in gravidanza soltanto nei casi di sintomatologia conclamata, per la quale non sia possibile un intervento alternativo, e non nei frequenti e semplici casi di emesi gravidica e tanto meno con fini preventivi di essa.

La metoclopramide è escreta nel latte materno, quindi non dovrebbe essere somministrata durante l’allattamento, a meno che, a giudizio del medico, i benefici per la madre siano prevalenti rispetto ai potenziali rischi per il neonato. In alternativa, ricorrere all’allattamento artificiale.

Precauzioni d’uso

Particolare cautela deve essere adottata nell’usare il prodotto in pazienti contemporaneamente trattati con fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni poichè anche questi farmaci possono determinare la comparsa di sintomi extrapiramidali. Analoga cautela va adottata nel trattamento di soggetti con grave insufficienza renale o epatica, nei quali i tassi ematici della metoclopramide possono risultare più elevati o duraturi.

Interazioni medicamentose

Non è consigliabile la somministrazione contemporanea di anticolinergici, perchè questi farmaci antagonizzano gli effetti della metoclopramide sulla motilità gastrointestinale.

Effetti additivi possono verificarsi nella contemporanea assunzione di sedativi, ipnotici o bevande alcooliche. Metoclopramide può diminuire l’assorbimento di digossina, mentre può accelerare quello di paracetamolo, tetraciclina, levodopa, etanolo.

Avvertenze speciali

Il prodotto CLOPAN 10 mg/2 ml soluzione iniettabile, contiene sodio metabisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.

La somministrazione endovenosa del farmaco deve avvenire lentamente, in un tempo di 1-2 minuti.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari: in alcuni soggetti ipersensibili al farmaco si potrebbe manifestare riduzione dell’attenzione durante la guida di veicoli e durante l’uso di macchine.

Dose, modo e tempo di somministrazione

Adulti: Nelle forme acute si può impiegare la soluzione iniettabile, alla dose di una fiala al giorno per via intramuscolare o endovenosa. Questa dose può essere aumentata secondo il giudizio del medico.

Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovrà valutare un’eventuale riduzione dei dosaggi sovraindicati.

Durata del trattamento

E’ in relazione alla natura e alla gravità della patologia.

Sovradosaggio

Sintomi di sovradosaggio possono includere stanchezza, disorientamento e reazioni extrapiramidali. Per controllare tali manifestazioni possono essere usati farmaci anticolinergici, antiparkinsoniani o antistaminici con proprietà anticolinergiche. Gli effetti extrapiramidali comunque tendono a scomparire spontaneamente di solito entro 24 ore dalle prime manifestazioni.

Effetti Indesiderati

Con l’uso della metoclopramide sono state riferite reazioni extrapiramidali di vario tipo, normalmente di tipo distonico. Esse possono includere spasmi facciali, trisma, spasmi dei muscoli extra-oculari con crisi oculogire, posizioni anomale della testa; nei giovani tali reazioni sono più frequenti se il dosaggio della metoclopramide supera il mezzo milligrammo pro chilo e pro die e compaiono per lo più 36 ore dopo l’inizio del trattamento per recedere, di norma, dopo 24 ore dalla sua interruzione.

Con l’uso della metoclopramide sono state segnalate irrequietezza, sonnolenza, senso di stanchezza, bisogno di riposo. Raramente si possono verificare insonnia, mal di testa, vertigini, nausea, ginecomastia e disturbi intestinali.

In alcuni pazienti anziani, trattati per lunghi periodi, è stato riferito lo sviluppo di discinesia tardiva persistente: pertanto andranno assolutamente evitate, specialmente in tali pazienti, terapie a lungo termine.

Nei pazienti portatori di feocromocitoma sono state segnalate crisi ipertensive talora ad esito fatale.

In caso di effetti indesiderati, particolarmente se non descritti nel foglio illustrativo, è opportuno consultare il proprio medico curante o il farmacista.

Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla scatola.
Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

Ultima revisione del foglio illustrativo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco:

Aprile 2010