ZARIVIZ

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Zariviz 1 g in 4 ml di 1% lidocaina cloridrato in acqua p.p.i.(per esclusivo uso intramuscolare)
Zariviz 2 g in 10 ml d’acqua per preparazioni iniettabili(per esclusivo uso endovenoso)
Zariviz 2 g infusione in adeguato volume liquido per infusione endovenosa.

Si consiglia di usare sempre soluzioni preparate al momento, anche se il farmaco una volta sciolto in acqua può essere conservato in frigorifero fino a 24 ore.

Il prodotto sciolto, fin dall’inizio, si presenta di tonalità gialla, cosa che non pregiudica l’efficacia e la tollerabilità del farmaco.

La dose e la via di somministrazione vanno scelte a seconda del tipo di infezione, della sua gravità, del grado di sensibilità dell’agente patogeno, delle condizioni e del peso corporeo del paziente. La durata del trattamento con Zariviz varia a seconda della risposta terapeutica; la terapia dovrebbe comunque essere continuata almeno fino a 3 giorni dopo lo sfebbramento.

Nel caso di somministrazione intermittente endovenosa, la soluzione deve essere iniettata in 3-5 minuti.
Durante la sorveglianza post-marketing del farmaco, casi di aritmia, che possono potenzialmente mettere a rischio la vita, sono stati riportati in pochi pazienti che avevano ricevuto una somministrazione endovenosa rapida di cefotaxime attraverso un catetere centrale venoso.

Per l’apertura della fiala solvente vedere notizie in calce al presente foglio illustrativo.

Zariviz 1 g e 2 g con set per sacca infusionale

Nel caso dei flaconi con il set di trasferimento in plastica non è necessaria alcuna siringa in quanto l’ago di trasferimento è incorporato nel set omonimo. Pertanto, per la preparazione della soluzione sono necessarie poche operazioni.

La procedura consueta è la seguente: dopo aver rimosso il cappuccio di sicurezza, il flacone viene connesso direttamente alla sacca in plastica per l’infusione (la parte superiore del set di trasferimento si adatta esattamente all’imboccatura d’immissione della sacca per infusione). Premendo il flacone contro l’imboccatura, si porta l’ago a perforare il tappo di gomma e, premendo sulla sacca per infusione, parte del solvente ivi contenuto sarà trasferito nel flacone. La ricostituzione del liofilizzato ha luogo agitando il flacone. Infine, la soluzione ricostituita viene ritrasferita nella sacca per infusione capovolgendo il flacone e comprimendo più volte la sacca stessa. Potrà a questo punto avere inizio la somministrazione del prodotto al paziente.

Elenco capitoli

  1. SOVRADOSAGGIO
  2. EFFETTI INDESIDERATI
    1. Segnalazione degli effetti indesiderati
  3. SCADENZA E CONSERVAZIONE
  4. COMPOSIZIONE

SOVRADOSAGGIO

I sintomi da sovradosaggio possono ampiamente corrispondere al profilo degli effetti indesiderati.

In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di Zariviz avvertite immediatamente il medico o rivolgetevi al più vicino ospedale.

Vi è il rischio di encefalopatia reversibile in caso di somministrazione di dosi elevate di antibiotici β-lattamici, compreso cefotaxime. Non esiste un antidoto specifico.

Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di Zariviz, si rivolga al medico o al farmacista.

EFFETTI INDESIDERATI

Come tutti i medicinali, Zariviz può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino

Altre patologie gastrointestinali: anoressia, glossite e pirosi gastrica. Il manifestarsi di diarree gravi e prolungate è stato messo in relazione con l’impiego di diverse classi di antibiotici. In tale evenienza si deve considerare la possibilità di enterocolite che a volte può essere accompagnata da presenza di sangue nelle feci. Una forma particolare di enterocolite che si verifica con l’utilizzo di antibiotici è la colite pseudomembranosa (nella maggior parte dei casi dovuta a Clostridium difficile). Nel caso che l’indagine coloscopica ne confermi la diagnosi, l’antibiotico in uso deve essere sospeso immediatamente e si deve instaurare trattamento con vancomicina per os. I farmaci inibitori della peristalsi sono controindicati.

Altre reazioni segnalate sono state: indurimento e fragilità nella sede d’iniezione, vaginite da Candida, agitazione, confusione, astenia, sudorazione notturna.

Reazione di Jarisch-Herxheimer

Durante i primi giorni di trattamento della borreliosi può svilupparsi una reazione di Jarisch-Herxheimer.
La comparsa di uno o più dei seguenti sintomi è stata riportata dopo alcune settimane di trattamento della borreliosi: rash cutaneo, prurito, febbre, leucopenia, aumento dei livelli degli enzimi epatici, difficoltà di respirazione, sensazione di disagio articolare.

Patologie epatobiliari

Sono stati osservati l’aumento dei livelli degli enzimi epatici (ALAT, ASAT, LDH, gamma-GT e/o fosfatasi alcalina) e/o bilirubina. Queste anomalie di laboratorio possono raramente superare anche di due volte il limite superiore dell’intervallo di normalità, compatibile con un modello di danno epatico, di solito colestatico e molto spesso asintomatico.

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”.

Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.”

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro e correttamente conservato.

ATTENZIONE: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Conservazione: Conservare al riparo dalla luce.

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

La soluzione ricostituita può essere conservata in frigorifero per 24 ore. Essa fin dall’inizio si presenta di tonalità gialla, cosa che non ne pregiudica l’efficacia e la tollerabilità.

I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

Tenere il medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

COMPOSIZIONE

ZARIVIZ 250 mg/2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile

Il flacone di polvere contiene: Principio attivo: cefotaxime sodico 262 mg corrispondenti a 250 mg di cefotaxime.

La fiala solvente contiene: acqua per preparazioni iniettabili.

ZARIVIZ 500 mg/2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile

Il flacone di polvere contiene: Principio attivo: cefotaxime sodico 524 mg corrispondenti a 500 mg di cefotaxime.

La fiala solvente contiene: acqua per preparazioni iniettabili.

ZARIVIZ 1 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile

Il flacone di polvere contiene: Principio attivo: cefotaxime sodico 1,048 g corrispondenti ad 1 g di cefotaxime.

La fiala solvente contiene: acqua per preparazioni iniettabili.

ZARIVIZ 1 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare

Il flacone di polvere contiene: Principio attivo: cefotaxime sodico 1,048 g corrispondenti ad 1 g di cefotaxime.

La fiala solvente contiene: lidocaina cloridrato 40 mg e acqua per preparazioni iniettabili.

ZARIVIZ 2 g/10 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso endovenoso

Il flacone di polvere contiene: Principio attivo: cefotaxime sodico 2,096 g corrispondenti a 2 g di cefotaxime.

La fiala solvente contiene: acqua per preparazioni iniettabili.

ZARIVIZ 2 g polvere per soluzione per infusione

Il flacone di polvere contiene: Principio attivo: cefotaxime sodico 2,096 g corrispondenti a 2 g di cefotaxime.

ZARIVIZ 1 g polvere per soluzione per infusione, con set per sacca infusionale

Il flacone di polvere contiene: Principio attivo: cefotaxime sodico 1,048 g corrispondenti ad 1 g di cefotaxime.