TRINITRINA

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Foglio illustrativo “Concentrato per soluzione per infusione, fiale”

TRINITRINA

5mg/1,5ml concentrato per soluzione per infusione

N ITROGLICERINA

Elenco capitoli

  1. Composizione
    1. Forma farmaceutica e contenuto
    2. Categoria farmacoterapeutica
    3. Indicazioni terapeutiche
    4. Controindicazioni
    5. Precauzioni per l’uso
    6. Interazioni con i test di laboratorio
    7. Avvertenze speciali
    8. Gravidanza ed allattamento
    9. Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
    10. Dose, modo e tempo di somministrazione
    11. Sovradosaggio
    12. Effetti indesiderati
  2. SCADENZA E CONSERVAZIONE
    1. Composizione
    2. Forma farmaceutica e contenuto
    3. Categoria farmacoterapeutica
    4. Indicazioni terapeutiche
    5. Controindicazioni
    6. Precauzioni per l’uso
    7. Interazioni con i test di laboratorio
    8. Avvertenze speciali
    9. Gravidanza ed allattamento
    10. Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
    11. Dose, modo e tempo di somministrazione
    12. Sovradosaggio
    13. Effetti indesiderati
  3. SCADENZA E CONSERVAZIONE

Composizione

Una fiala da 1,5 ml contiene:

Principio attivo: Nitroglicerina 5 mg

Eccipienti: Alcool; Acqua per preparazioni iniettabili.

Forma farmaceutica e contenuto

Concentrato per soluzione per infusione.

Astuccio contenente 10 fiale da 5 mg/1,5 ml.

Categoria farmacoterapeutica

Vasodilatatore usato nelle malattie cardiache (C01 DA02)

Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio

ACARPIA Serviços Farmaceuticos LDA-Rua dos Murcas, 88-9000 Funchal (Portogallo)

Rappresentante per l’Italia:

PHARMAFAR S.r.l.-Corso Vittorio Emanuele II, 82 – 10121 Torino

Produttore e controllore finale

FISIOPHARMA S.r.l.-Nucleo Industriale-84020 Palomonte (SA)

Indicazioni terapeutiche

Angina instabile, angina variante, angina di Prinzmetal. Insufficienza ventricolare sinistra acuta susseguente o meno ad infarto miocardico acuto in particolare con elevata pressione di riempimento e con portata-minuto ridotta. Edema polmonare acuto e pre-edema polmonare. Crisi ipertensiva.

Controindicazioni

  • shock
  • shock cardiogeno, a meno che sia mantenuta un’adeguata pressione diastolica aortica
  • stato ipotensivo in corso di infarto miocardico acuto con bassa pressione di riempimento
  • grave ipotensione (<90 mmHg di pressione sistolica)
  • grave ipovolemia
  • aumento della pressione intracranica, trauma cranico e emorragia cerebrale
  • insufficienza miocardica dovuta ad ostruzione (per es. in presenza di stenosi aortica o mitrale o di pericardite costrittiva)
  • cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
  • edema polmonare tossico
  • grave anemia
  • glaucoma ad angolo chiuso
  • generalmente controindicato in gravidanza e nell’allattamento e in età pediatrica
  • in associazione con sildenafil (vedi paragrafo “Interazioni”)
  • ipersensibilità ai nitrati organici e/o ad uno degli eccipienti

Precauzioni per l’uso

Il prodotto va usato con estrema cautela in pazienti con traumi cranici e con emorragia cerebrale.
Il trattamento con nitroglicerina per infusione endovenosa va effettuato esclusivamente in ambiente ospedaliero monitorando la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e lo stadio clinico del paziente. Nei pazienti gravi monitorare la pressione venosa centrale e/o la pressione polmonare e la portata cardiaca e mantenere il paziente sotto controllo elettrocardiografico.

Interazioni

L’etanolo può bloccare i processi metabolici con conseguente esaltazione dell’attività della nitroglicerina. I vasodilatatori, gli antiipertensivi ed i diuretici possono potenziare l’effetto ipotensivo della nitroglicerina. La vasodilatazione periferica della nitroglicerina viene ostacolata dalla concomitante somministrazione di indometacina, probabilmente attraverso un meccanismo di inibizione delle prostaglandine. La somministrazione endovenosa di nitroglicerina riduce gli effetti trombolitici di alteplase e gli effetti anticoagulanti dell’eparina. Il sildenafil potenzia gli effetti ipotensivi dei nitrati e, pertanto, la sua co-somministrazione con nitrati organici, come la nitroglicerina, è controindicata (vedi paragrafo “Controindicazioni”).

Interazioni con i test di laboratorio

I nitrati possono interferire con il saggio colorimetrico di Zlatkis/Zak causando un falso risultato di diminuito colesterolo plasmatico.

Avvertenze speciali

Gravidanza ed allattamento

Non vi sono adeguati dati clinici ed epidemiologici circa l’impiego della nitroglicerina in gravidanza.
Gli studi condotti sull’animale sono insufficienti a stabilire gli effetti della nitroglicerina sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale e/o post-natale, e sul parto. Il rischio potenziale nell’uomo non è conosciuto.

Trinitrina concentrato per soluzione per infusione endovenosa non dovrebbe essere usata in gravidanza, specialmente nei primi tre mesi, a meno che non sia strettamente necessario.

Non è noto se la nitroglicerina venga escreta nel latte materno. Dato che questa possibilità non può essere esclusa, si deve porre particolare cautela quando la nitroglicerina venga somministrata ad una paziente che allatta al seno.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Anche se è improbabile che un paziente che necessita di Trinitrina fiale guidi autoveicoli o impieghi macchinari, a causa di alcuni effetti collaterali (ipotensione ortostatica, nausea, vertigini), può avere una notevole influenza sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Tali effetti indesiderati possono attenuare la capacità di reazione del soggetto.

Dose, modo e tempo di somministrazione

La posologia va stabilita secondo le necessità individuali del singolo paziente e secondo la risposta dei parametri da monitorare. Secondo l’esperienza riportata, il dosaggio è compreso tra 0,5-6 mg/ora di nitroglicerina per infusione endovenosa continua.

Questi dosaggi raramente richiedono di essere superati, arrivando fino a 6 mg/ora. La soluzione per infusione endovenosa viene preparata diluendo opportunamente la nitroglicerina secondo la tabella sotto riportata ed infusa con dispositivo automatico oppure goccia a goccia secondo le indicazioni della tabella di infusione (1 ml corrisponde a circa 20 gocce di una normale infusione).

Tablella di diluizione

Tabella di infusione

La nitroglicerina è compatibile con le soluzioni per infusione usate in clinica come, per esempio, soluzione salina isotonica, soluzione glucosata 4-30%, soluzione di Ringer, soluzione contenente proteine. Non sono conosciute fino ad ora incompatibilità con altre soluzioni per infusione. La diluizione va effettuata solo in contenitori per fleboclisi di vetro. La nitroglicerina tende rapidamente a migrare in molti materiali plastici. La diluizione di nitroglicerina iniettabile per ottenere la soluzione per infusione endovenosa va effettuata esclusivamente in contenitori per fleboclisi in vetro. La nitroglicerina contenuta nella soluzione finale per infusione può venire assorbita dal PVC

costituente i normali diffusori, in quantità pari al 40-80% del totale, con una velocità di assorbimento inversamente proporzionale alla velocità di infusione. Per questo motivo si raccomanda di utilizzare tubicini di polietilene in cui si verificano perdite molto ridotte della nitroglicerina.

Sovradosaggio

Segni e sintomi sono dovuti soprattutto alla marcata vasodilatazione ed alla metaemoglobinemia.
Le manifestazioni sono le seguenti: ipotensione e tachicardia riflessa, cute fredda e pallida, mal di testa, vertigini, confusione mentale, disturbi visivi, nausea e vomito con dolori addominali a carattere colico eventualmente associati a diarrea acquosa. Palpitazioni, sincope e collasso cardio-circolatorio. Il trattamento dei sintomi dovuti all’ipotensione marcata e generalizzata richiedono un’immediata diminuzione della velocità di infusione ed il posizionamento del paziente intossicato in posizione di Trendelenburg (sdraiato e facendo movimenti passivi dell’estremità) con somministrazione dei fluidi per via endovenosa. Se necessario somministrare agonisti alfa-adrenergici (i.e. metossamina o fenilefrina). L’adrenalina e sostanze analoghe sono inefficaci sull’ipotensione marcata dovuta a sovradosaggio.

Trattamento della cianosi dovuta a metaemoglobinemia: a partire da un livello di 0,8 g/100 ml di metaemoglobina, il trattamento consisterà in una somministrazione endovenosa all’1% di blu di metilene (1-2 mg/kg). In casi meno gravi, la dose di 50 mg/kg dovrebbe essere somministrata per via orale. Si raccomanda il trattamento in un centro specializzato.

Effetti indesiderati

Una cefalea, anche grave e persistente causata da vasodilatazione cerebrale, può insorgere immediatamente dopo la somministrazione di nitroglicerina.

Vertigine, confusione, debolezza, aumento della frequenza cardiaca ed altre manifestazioni di ipotensione, come nausea, vomito, diaforesi, pallore e lipotimia sono legati in genere ad un sovradosaggio del farmaco. Solo raramente la nitroglicerina può invece indurre bradicardia e segni di ipervagotonia.

Inoltre, in pazienti in terapia con nitrati, è possibile l’insorgere di arrossamento cutaneo e dermatite esfoliativa.

Sono stati segnalati rari casi di metaemoglobinemia rapidamente reversibile riducendo la velocità di infusione e somministrando blu di metilene.

Gli effetti indesiderati come vampate, cefalea e ipotensione posturale possono costituire un limite alla terapia, specialmente nelle fasi iniziali o quando l’angina è grave o quando i pazienti sono ipersensibili agli effetti dei nitrati. La cefalea in genere scompare durante il trattamento.

Gli eventi avversi riportati sono elencati di seguito, per classe di apparato.

  • Disturbi del sangue e del sistema linfatico Rari: metaemoglobinemia
  • Disturbi del sistema nervoso vertigini, cefalea
  • Disturbi dell’occhio visione confusa
  • Disturbi cardiaci tachicardia, palpitazioni, bradicardia paradossa, sincope
  • Disturbi vascolari ipotensione posturale
  • Disturbi gastrointestinali nausea, disturbi digestivi
  • Disturbi cutanei e sottocutanei rash
  • Disturbi generali ed alterazioni del sito di somministrazione

Disturbi generali: vampate di calore con eritema, debolezza, sudorazioni

Molto rari: cianosi

Alterazione del sito di somministrazione

Bruciore, eritema

La metaemoglobinemia è stata associata a trattamenti prolungati o con dosaggi elevati.

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Non usare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. La data si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini

I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici.

Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali inutilizzati. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

Data di revisione del foglio illustrativo: 11/2011

Foglio illustrativo “Concentrato per soluzione per infusione, flaconi”

TRINITRINA 50 mg/50 ml concentrato per soluzione per infusione

Nitroglicerina

Composizione

Un flacone da 50 ml contiene:

Principio attivo: Nitroglicerina 50 mg

Eccipienti: Glicole propilenico, Destrosio anidro, Acqua per preparazioni iniettabili.

Forma farmaceutica e contenuto

Concentrato per soluzione per infusione.

Categoria farmacoterapeutica

Vasodilatatore usato nelle malattie cardiache (C01 DA02).

Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio

ACARPIA Serviços Farmaceuticos LDA-Rua dos Murcas, 88-9000 Funchal (Portogallo)

Rappresentante per l’Italia:

PHARMAFAR S.r.l.-Corso Vittorio Emanuele II, 82 – Torino

Produttore e controllore finale

  • FISIOPHARMA S.r.l.-Nucleo Industriale-84020 Palomonte (SA)
  • KLEVA S.A. 189, Parnithos Avenue – 13671 Athens (Greece)

Indicazioni terapeutiche

Angina instabile, angina variante, angina di Prinzmetal. Insufficienza ventricolare sinistra acuta susseguente o meno ad infarto miocardico acuto in particolare con elevata pressione di riempimento e con portata-minuto ridotta. Edema polmonare acuto e pre-edema polmonare. Crisi ipertensiva.

Controindicazioni

  • shock
  • shock cardiogeno, a meno che sia mantenuta un’adeguata pressione diastolica aortica
  • stato ipotensivo in corso di infarto miocardico acuto con bassa pressione di riempimento
  • grave ipotensione (<90 mmHg di pressione sistolica)
  • grave ipovolemia
  • aumento della pressione intracranica, trauma cranico e emorragia cerebrale
  • insufficienza miocardica dovuta ad ostruzione (per es. in presenza di stenosi aortica o mitrale o
  • cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
  • edema polmonare tossico
  • grave anemia
  • glaucoma ad angolo chiuso
  • generalmente controindicato in gravidanza e nell’allattamento e in età pediatrica
  • in associazione con sildenafil (vedi paragrafo “Interazioni”)
  • ipersensibilità ai nitrati organici e/o ad uno degli eccipienti

di pericardite costrittiva)

Precauzioni per l’uso

Il prodotto va usato con estrema cautela in pazienti con traumi cranici e con emorragia cerebrale.
Il trattamento con nitroglicerina per infusione endovenosa va effettuato esclusivamente in ambiente ospedaliero monitorando la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e lo stadio clinico del paziente. Nei pazienti gravi monitorare la pressione venosa centrale e/o la pressione polmonare e la portata cardiaca e mantenere il paziente sotto controllo elettrocardiografico.

Interazioni

L’etanolo può bloccare i processi metabolici con conseguente esaltazione dell’attività della nitroglicerina. I vasodilatatori, gli antiipertensivi ed i diuretici possono potenziare l’effetto ipotensivo della nitroglicerina. La vasodilatazione periferica della nitroglicerina viene ostacolata dalla concomitante somministrazione di indometacina, probabilmente attraverso un meccanismo di inibizione della sintesi delle prostaglandine. La somministrazione endovenosa di nitroglicerina riduce gli effetti trombolitici di alteplase e gli effetti anticoagulanti dell’eparina. Il sildenafil potenzia gli effetti ipotensivi dei nitrati e, pertanto, la sua co-somministrazione con nitrati organici, come la nitroglicerina, è controindicata (vedi paragrafo “Controindicazioni”).

Interazioni con i test di laboratorio

I nitrati possono interferire con il saggio colorimetrico di Zlatkis/Zak causando un falso risultato di diminuito colesterolo plasmatico.

Avvertenze speciali

Gravidanza ed allattamento

Non vi sono adeguati dati clinici ed epidemiologici circa l’impiego della nitroglicerina in gravidanza.
Gli studi condotti sull’animale sono insufficienti a stabilire gli effetti della nitroglicerina sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale e/o post-natale, e sul parto. Il rischio potenziale nell’uomo non è conosciuto.

Trinitrina concentrato per soluzione per infusione non dovrebbe essere usata in gravidanza, specialmente nei primi tre mesi, a meno che non sia strettamente necessario.

Non è noto se la nitroglicerina venga escreta nel latte materno. Dato che questa possibilità non può essere esclusa, si deve porre particolare cautela quando la nitroglicerina venga somministrata ad una paziente che allatta al seno.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Anche se è improbabile che un paziente che necessita di Trinitrina guidi autoveicoli o impieghi macchinari, a causa di alcuni effetti collaterali (ipotensione ortostatica, nausea, vertigini), può avere una notevole influenza sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Tali effetti indesiderati possono attenuare la capacità di reazione del soggetto.

Dose, modo e tempo di somministrazione

La posologia va stabilita secondo le necessità individuali del singolo paziente e secondo la risposta dei parametri da monitorare. Secondo l’esperienza riportata, il dosaggio è compreso tra 0,5-6 mg/ora di nitroglicerina per infusione endovenosa continua.

Questi dosaggi raramente richiedono di essere superati, arrivando fino a 6 mg/ora. La soluzione per infusione endovenosa viene preparata diluendo opportunamente la nitroglicerina secondo la tabella sotto riportata ed infusa con dispositivo automatico oppure goccia a goccia secondo le indicazioni della tabella di infusione (1 ml corrisponde a circa 20 gocce di una normale infusione).
Tabella di diluizione

Numero flaconi

1

2

3 (quantità principio attico) (50 mg) (100 mg) (150 mg)

Tabella di infusione

Quantità desiderata 1:10

Diluizione 1:20 1:40 di NTG per ora

Velocità di infusione

La nitroglicerina è compatibile con le soluzioni per infusione usate in clinica come, per esempio, soluzione salina isotonica, soluzione glucosata 4-30%, soluzione di Ringer, soluzione contenente proteine. Non sono conosciute fino ad ora incompatibilità con altre soluzioni per infusione. La diluizione va effettuata solo in contenitori per fleboclisi di vetro. La nitroglicerina tende rapidamente a migrare in molti materiali plastici. La diluizione di nitroglicerina iniettabile per ottenere la soluzione per infusione endovenosa va effettuata esclusivamente in contenitori per fleboclisi in vetro. La nitroglicerina contenuta nella soluzione finale per infusione può venire assorbita dal PVC

costituente i normali diffusori, in quantità pari al 40-80% del totale, con una velocità di assorbimento inversamente proporzionale alla velocità di infusione. Per questo motivo si raccomanda di utilizzare tubicini di polietilene in cui si verificano perdite molto ridotte della nitroglicerina.

Sovradosaggio

Segni e sintomi sono dovuti soprattutto alla marcata vasodilatazione ed alla metaemoglobinemia.
Le manifestazioni sono le seguenti: ipotensione e tachicardia riflessa, cute fredda e pallida, mal di testa, vertigini, confusione mentale, disturbi visivi, nausea e vomito con dolori addominali a carattere colico eventualmente associati a diarrea acquosa. Palpitazioni, sincope e collasso cardio-circolatorio. Il trattamento dei sintomi dovuti all’ipotensione marcata e generalizzata richiedono un’immediata diminuzione della velocità di infusione ed il posizionamento del paziente intossicato in posizione di Trendelenburg (sdraiato e facendo movimenti passivi dell’estremità) con somministrazione dei fluidi per via endovenosa. Se necessario somministrare agonisti alfa-adrenergici (i.e. metossamina o fenilefrina). L’adrenalina e sostanze analoghe sono inefficaci sull’ipotensione marcata dovuta a sovradosaggio.

Trattamento della cianosi dovuta a metaemoglobinemia: a partire da un livello di 0,8 g/100 ml di metaemoglobina, il trattamento consisterà in una somministrazione endovenosa all’1% di blu di metilene (1-2 mg/kg). In casi meno gravi, la dose di 50 mg/kg dovrebbe essere somministrata per via orale. Si raccomanda il trattamento in un centro specializzato.

Effetti indesiderati

Una cefalea, anche grave e persistente causata da vasodilatazione cerebrale, può insorgere immediatamente dopo la somministrazione di nitroglicerina.

Vertigine, confusione, debolezza, aumento della frequenza cardiaca ed altre manifestazioni di ipotensione, come nausea, vomito, diaforesi, pallore e lipotimia sono legati in genere ad un sovradosaggio del farmaco. Solo raramente la nitroglicerina può invece indurre bradicardia e segni di ipervagotonia.

Inoltre, in pazienti in terapia con nitrati, è possibile l’insorgere di arrossamento cutaneo e dermatite esfoliativa.

Sono stati segnalati rari casi di metaemoglobinemia rapidamente reversibile riducendo la velocità di infusione e somministrando blu di metilene.

Gli effetti indesiderati come vampate, cefalea e ipotensione posturale possono costituire un limite alla terapia, specialmente nelle fasi iniziali o quando l’angina è grave o quando i pazienti sono ipersensibili agli effetti dei nitrati. La cefalea in genere scompare durante il trattamento.

Gli eventi avversi riportati sono elencati di seguito, per classe di apparato.

  • Disturbi del sangue e del sistema linfatico

Rari: metaemoglobinemia vertigini, cefalea visione confusa tachicardia, palpitazioni, bradicardia paradossa, sincope ipotensione posturale nausea, disturbi digestivi rash

  • Disturbi del sistema nervoso
  • Disturbi dell’occhio
  • Disturbi cardiaci
  • Disturbi vascolari
  • Disturbi gastrointestinali
  • Disturbi cutanei e sottocutanei
  • Disturbi generali ed alterazioni del sito di somministrazione

Disturbi generali: vampate di calore con eritema, debolezza, sudorazioni

Molto rari: cianosi

Alterazione del sito di somministrazione

Bruciore, eritema

La metaemoglobinemia è stata associata a trattamenti prolungati o con dosaggi elevati.

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

Non usare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. La data si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici.

Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali inutilizzati. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

Revisione del foglio illustrativo da parte dell’ Agenzia Italiana del Farmaco: 22.08.2013