METASTRON

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FOGLIO ILLUSTRATIVO:

Elenco capitoli

  1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
  2. INDICAZIONI TERAPEUTICHE
  3. CONTROINDICAZIONI
  4. PRECAUZIONI PER L’USO
    1. Popolazione pediatrica
    2. Avvertenze specifiche:
  5. INTERAZIONI
  6. AVVERTENZE SPECIALI
    1. Fertilità, gravidanza e allattamento
    2. Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
    3. DOSE, MODO E TEMPO E DI SOMMINISTRAZIONE
    4. Posologia
    5. Popolazione pediatrica
  7. SOVRADOSAGGIO
  8. EFFETTI INDESIDERATI
    1. Patologie del sistema emolinfopoietico:
    2. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
    3. Patologie vascolari:
  9. SCADENZA E CONSERVAZIONE
  10. COMPOSIZIONE
  11. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
  12. ISTRUZIONI PER L’USO
    1. Incompatibilità
    2. Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

METASTRON, 150 MBq/4ml soluzione iniettabile

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Categoria farmacoterapeutica: radiofarmaco per la palliazione del dolore. Codice ATC: V10B X01

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Metastron è indicato come adiuvante o in alternativa alla radioterapia con sorgente esterna nella terapia del dolore da metastasi ossee secondarie a carcinoma prostatico dopo il fallimento della terapia ormonale.

CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Metastron non deve essere usato come trattamento primario nella compressione del midollo secondaria a metastasi spinali dove sia necessario un intervento più immediato.

Non è raccomandato l’impiego del prodotto nei pazienti il cui midollo osseo sia seriamente compromesso, soprattutto in presenza di un basso livello di neutrofili e piastrine, a meno che i benefici derivanti dal trattamento non risultino superiori ai rischi.

PRECAUZIONI PER L’USO

Potenziale insorgenza di reazioni di ipersensibilità o anafilattiche

In caso di reazioni di ipersensibilità o anafilattiche, la somministrazione del medicinale deve essere immediatamente interrotta e, se necessario, si deve dare inizio al trattamento endovenoso. I

medicinali necessari e le attrezzature, come tubo endotracheale e strumenti per la ventilazione, devono essere immediatamente disponibili per consentire l’intervento immediato in caso di emergenza.

Giustificazione del rapporto beneficio / rischio individuale

Per ciascun paziente, l’esposizione alle radiazioni ionizzanti deve essere giustificata in rapporto al possibile beneficio. L’attività sommnistrata deve essere tale che la radiazione risultante dalla dose deve essere la più bassa ragionevolmente utilizzabile per ottenere il risultato terapeutico desiderato.

Compromissione renale

E’ richiesta un’attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio nei pazienti con danno renale poichè è possibile un aumento dell’esposizione alle radiazioni.

Popolazione pediatrica

Non pertinente

Preparazione del paziente:

I pazienti devono essere incoraggiati ad incrementare l’assunzione orale di fluidi e a urinare il più spesso possibile, al fine di ridurre la dose di radiazioni assorbita.

Dopo il trattamento

Lo stretto contatto con i bambini e le donne in gravidanza deve essere limitato per un periodi di 48 ore dopo l’iniezione.

Dopo la somministrazione di Metastron, in pazienti affetti da grave incontinenza urinaria occorre prendere speciali precauzioni, quali la cateterizzazione urinaria, al fine di ridurre al minimo i rischi di contaminazione radioattiva.

Avvertenze specifiche:

Non è raccomandato l’impiego del prodotto nei pazienti il cui midollo osseo sia seriamente compromesso, in particolare in presenza di un basso livello di neutrofili e piastrine, a meno che i potenziali benefici derivanti dal trattamento non risultino superiori ai rischi. In generale, possono essere considerati i seguenti valori: leucociti > 3000/µl, piastrine >100000/ µl e emoglobina (Hb) > 90 g/l.

Prima del trattamento è necessario controllare l’ematologia del paziente con particolare attenzione alle piastrine. Nel valutare la somministrazione ripetuta di Metastron, si dovrebbe considerare attentamente la risposta ematologica del paziente alla dose iniziale, il livello ematico di piastrine e ogni altro segno di depressione del midollo osseo.

I livelli ematologici devono inoltre essere monitorati regolarmente per almeno 8 settimane successive al trattamento.

Un agente citotossico può essere somministrato ad un paziente che precedentemente ha ricevuto

Metastron, solo dopo aver verificato che i suoi parametri ematologici sono stabili e rientrano nei normali valori. Si raccomanda un intervallo di 12 settimane tra la somministrazione delle due terapie.

La terapia con Metastron è inappropriata per un paziente con un’aspettativa di vita inferiore alle 4 settimane. Considerando la latenza nella comparsa dell’effetto palliativo, è di maggior beneficio nei pazienti con un’aspettativa di vita relativamente lunga.

E’ consigliabile che la presenza di metastasi ossee sia confermata, prima dell’inizio della terapia, ad esempio mediante una scintigrafia ossea con MDP al tecnezio-99m.

A seguito della somministrazione di Metastron, ci si deve aspettare un certo grado di tossicità a livello ematologico, quali trombocitopenia e leucopenia.

Generalmente si avrà un calo delle piastrine pari al 30% circa (95% limiti di confidenza 10-55%) rispetto ai livelli preterapia. In alcuni pazienti, a causa del naturale avanzamento della malattia, si possono osservare cali più severi nel numero di piastrine. Il punto più basso del livello di piastrine nei pazienti si verifica dopo circa sei settimane dall’inizio della terapia di Metastron.. Dopo di che si ha un lento recupero, fino a raggiungere, generalmente, i livelli di piastrine preterapia sei mesi dopo il termine di questa, salvo un peggioramento della malattia o l’applicazione di terapie supplementari Poichè Metastron è escreto principalmente per via renale, nei pazienti con gravi disfunzioni renali il possibile rischio derivante dalla somministrazione del Metastron deve essere valutato in rapporto ai possibili benefici.

Bisogna tener conto nella gestione del paziente che il tempo previsto per la comparsa del sollievo del dolore è da 10 a 20 giorni dopo la somministrazione di Metastron. 89 Sr viene ritenuto nelle lesioni metastatiche dell’osso probabilmente per 90 giorni o più,e quindi significativamente più a lungo rispetto alla ritenzione nel tessuto osseo normale.

Porre attenzione nel valutare il quadro ematologico prima del trattamento per quei pazienti che, per lo stesso motivo, sono stati sottoposti a radioterapia estensiva e/o trattati con altri isotopi osteotropi iniettabili. Lo stronzio viene escreto principalmente per via renale e solo una piccolissima parte per via biliare.

Se in un paziente fossero presenti quantità considerevoli di Stronzio-89 dopo il decesso, si dovrebbe chiedere consiglio alla persona preposta alla protezione radiologica, prima di dare luogo all’autopsia o alla cremazione. Queste procedure tuttavia non comportano normalmente alcun significativo rischio radiologico.

Questo è un prodotto radioattivo inteso per usi farmaceutici. Data l’esiguità della massa di sostanze chimiche presenti, chi manipola o somministra il prodotto corre rischi minimi oltre a quelli derivanti dalla natura radioattiva dello stesso. Il prodotto non contiene conservanti anti-microbici

E’ importante che vengano date al paziente, ai parenti ed allo staff medico informazioni scritte relative a questo trattamento e le precauzioni relative alla sicurezza

Il paziente e i suoi familiari devono essere avvisati che per i primi giorni successivi alla somministrazione di Metastron le urine e le feci saranno radioattive, lo scarico della toilette deve essere azionato due volte e bisogna asciugare qualsiasi goccia di urina fuoriuscita dalla toilette con un panno e poi risciacquarlo a fondo, da solo. E’ importante che le persone addette alle pulizie, poichè devono pulire gocce di materiale contenente residui radioattivi, prendano tutte le appropriate precauzioni, per esempio lavandosi le mani, al fine di ridurre il rischio di contaminazione per se stessi. Gli abiti macchiati devono essere lavati immediatamente e separatamente dagli altri capi di vestiario.

Dopo una rapida somministrazione (iniezione in meno di 30 secondi) è stata osservata in alcuni pazienti una sensazione di rossore simile a quella indotta dal calcio.

INTERAZIONI

Le terapie a base di calcio devono essere interrotte almeno 2 settimane prima della somministrazione di Metastron.

AVVERTENZE SPECIALI

Fertilità, gravidanza e allattamento

Non applicabile tenuto conto delle indicazioni.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

Il contenitore di questo medicinale è costituito di gomma latex. Può causare gravi reazioni allergiche.

DOSE, MODO E TEMPO E DI SOMMINISTRAZIONE

Posologia

Adulti e anziani

La dose consigliata è di 150 MBq per iniezione endovenosa. Alternativamente, in pazienti dalla corporatura particolarmente robusta o leggera, si può utilizzare una dose di 2MBq/Kg di peso corporeo.

Questa dose è consigliata anche per i pazienti anziani.

Popolazione pediatrica

Il prodotto non va somministrato ai bambini.

Metodo e via di somministrazione

Metastron viene fornito in flaconcini monodose per uso endovenoso e non deve essere diluito.

Sensazione di rossore simile a quella indotta dal calcio può verificarsi in caso di iniezione rapida.
La sensazione di rossore non dovrebbe verificarsi se il prodotto viene infuso lentamente

Per le istruzioni sulla preparazione del radiofarmaco, vedi paragrafo “Istruzioni per l’uso”.

Per la preparazione del paziente, vedi paragrafo “Precauzioni per l’uso”.

Frequenza della somministrazione

Non si dovrebbe ripetere la somministrazione di Metastron, prima di tre mesi dall’ultima iniezione.
Non sono indicate somministrazioni successive a pazienti che non hanno risposto ad una precedente terapia con Metastron. Il prodotto non va somministrato ai bambini

SOVRADOSAGGIO

Il prodotto deve essere somministrato solo da personale qualificato e in ambienti autorizzati. La possibilità di un sovradosaggio farmacologico è di conseguenza remota.

I rischi attesi sono associati ad un’accidentale somministrazione di un eccesso di radioattività.

In caso di somministrazione di una dose eccessiva di radiazioni con Metastron, la dose di radiazioni al corpo può essere diminuita, favorendo l’idratazione e lo svuotamento frequente della vescica.

EFFETTI INDESIDERATI

L’esposizione a radiazioni ionizzanti è correlata all’induzione di cancro e al potenziale sviluppo di difetti ereditari.

La dose di radiazioni proveniente da un’esposizione a fini terapeutici può dare luogo ad un aumento dell’incidenza di tumori e mutazioni. In tutti i casi è necessario assicurarsi che i rischi legati alle radiazioni siano inferiori a quelli della malattia stessa.

La dose effettiva è 465 mSv quando è somministrata la massima attività raccomandata

Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100), raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Patologie del sistema emolinfopoietico:

Molto comune: depressione del midollo osseo, inclusa grave trombocitopenia, grave leucopenia, ridotta emoglobina o conta dei globuli rossi diminuita (vedere sezione Precauzioni per l’uso).

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:

Molto comune: esacerbazione del dolore (temporanea)

Patologie vascolari:

Comune: rossore

Dopo una rapida somministrazione (iniezione in meno di 30 secondi) è stata osservata in alcuni pazienti una sensazione di rossore simile a quella indotta dal calcio.

Reazioni avverse possono includere un aumento del dolore nei primi giorni successivi alla somministrazione. Nell’ambito degli studi clinici questo effetto è stato temporaneo e comunque ben controllato con analgesici. A seguito della somministrazione di Metastron ci si deve aspettare un certo grado di tossicità a livello ematologico, quali trombocitopenia e leucopenia.

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.

“Segnalazione degli effetti indesiderati

Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”. La segnalazione degli effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.”

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Il prodotto non deve essere usato dopo 28 giorni dalla data e ora di calibrazione, riportata sull’etichetta del contenitore.

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Non refrigerare, non congelare.

COMPOSIZIONE

Ogni mL di soluzione contiene 37 MBq di Stronzio-89 cloruro (pari a 10,9-22,6 mg di cloruro di stronzio).

L’attività specifica è di 2,96-6,17 MBq/mg di stronzio.

Tutti i valori di attività indicati sono relativi alla data e ora di calibrazione riportati sull’etichetta.
Alla data e ora di calibrazione, ciascun flaconcino contiene 150 MBq di Stronzio-89 cloruro in 4 mL di soluzione acquosa sterile.

Lo Stronzio-89 è un beta emittente puro con un’energia di 1,463 MeV e un’emivita di 50,5 giorni.
Il raggio d’azione delle particelle β è di 0,8 cm nei tessuti e di 5,4 m nell’aria. Le particelle si fermano con perspex dello spessore di 6 mm.

Le particelle β possono dare origine all’effetto Bremsstrahlung.

Eccipienti

Cloruro di stronzio

Acqua per preparazioni iniettabili

FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

Soluzione iniettabile.

Soluzione limpida e incolore. Il pH della soluzione è compreso tra 4 e 7.5.

Uso endovenoso

Flaconcino monodose da 10 mL in vetro trasparente (Tipo I) con tappo in gomma butilica rivestita in PTFE e sigillato con capsula di alluminio.

Ciascun flaconcino è posto in un contenitore di piombo dello spessore appropriato.

Ogni flaconcino monodose contiene 4 ml di soluzione acquosa sterile di cloruro (89 Sr) di Stronzio, corrispondenti a una attività di 150 MBq alla data e ora di calibrazione riportata in etichetta.

ITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

GE Healthcare Srl

Via Galeno 36 20126 Milano

Italia

PRODUTTORE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI

GE Healthcare Limited

Amersham Place

Little Chalfont, Bucks

Regno Unito

DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

19 Agosto 1992

REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

{MM/AAAA}

LE INFORMAZIONI SEGUENTI SONO DESTINATE ESCLUSIVAMENTE AGLI OPERATORI SANITARI:

ISTRUZIONI PER L’USO

I radiofarmaci devono essere ricevuti, utilizzati e somministrati solo da personale autorizzato in strutture sanitarie appositamente designate. Il ricevimento, la conservazione, l’utilizzo, il trasferimento e lo smaltimento devono essere eseguiti in conformità alla normativa e/o alle appropriate autorizzazioni delle autorità competenti locali (vedere paragrafo Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione).

Precauzioni per proteggersi dalle radiazioni devono essere prese in accordo alla normativa locale vigente.

I radiofarmaci devono essere preparati in modo da soddisfare sia i requisiti di radioprotezione sia quelli di qualità farmaceutica. È necessario osservare le appropriate precauzioni di asepsi.

Soluzione iniettabile per uso endovenoso, pronta all’uso.

Durante il prelievo di una dose per il paziente dal flaconcino, devono essere rispettate le condizioni di asepsi, compresa la decontaminazione microbica del tappo in gomma con un disinfettante adatto prima del prelievo della dose.

Se in qualunque momento durante l’utilizzo l’integrità del contenitore risultasse compromessa, il medicinale non deve essere utilizzato.

Il volume di Metastron da somministrarsi viene calcolato riferendosi alla concentrazione radioattiva presente alle 12.00 GMT del giorno di somministrazione. L’attività a quest’ora può essere calcolata moltiplicando il valore di dosaggio riportato sull’etichetta del flaconcino per uno dei fattori nella tabella seguente:

Decadimento dello Stronzio-89

*Giorni precedenti (-) o successivi alla data e ora di calibrazione indicata sull’etichetta del contenitore.

Incompatibilità

In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti

Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

La somministrazione di radiofarmaci comporta rischi per le altre persone, per irradiazione esterna o contaminazione con urina, vomito, ecc..

Devono pertanto essere prese le dovute precauzioni conformemente alla normativa locale vigente.
Devono essere osservate le normali precauzioni per la manipolazione dei materiali radioattivi.
Dopo l’uso, tutti i materiali associati alla preparazione ed alla somministrazione di radiofarmaci, compreso il prodotto inutilizzato ed il suo contenitore, devono essere decontaminati o trattati come rifiuti radioattivi e smaltiti in accordo con le specifiche normative previste dalle autorità competenti locali.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

DOSIMETRIA

Le dosi di radiazioni, previste in individui adulti in condizioni normali e in stato di buona salute, a seguito della somministrazione per via endovenosa di 1MBq di Stronzio-89, sono riportate nella tabella sottostante. I dati sono tratti dalla pubblicazione della ICRP intitolata “Dosi di radiazioni in pazienti derivanti dall’uso di radiofarmaci ICRP 53”.

La dose di radiazioni per organi specifici, che possono non essere gli organi bersaglio della terapia, può essere influenzata in modo significativo dalle alterazioni fisiopatologiche indotte dal processo patologico. Questo deve essere tenuto in considerazione quando vengono utilizzate le informazioni che seguono

Dosi di radiazioni ricevute da adulti normali a seguito di iniezione endovenosa di Stronzio-89

Organo

Dose di radiazioni mGy/MBq

Parete dell’intestino

Quando sono presenti metastasi ossee, in queste si verifica una localizzazione del radiofarmaco (e conseguentemente delle dosi di radiazioni) molto più alta che negli altri organi.

La dose assorbita dalle metastasi vertebrali è stata misurata in un gruppo di 10 pazienti con livelli estremamente vari di diffusione della malattia*. Le dosi minime, medie e massime in questo gruppo sono elencate di seguito.

Dosi di radiazioni in metastasi vertebrali derivanti da iniezioni di Stronzio-89

Dosi di radiazioni assorbite mGy/MBq

*Blake, G M ed altri: Stronzium-89 therapy: Measurement of absorbed dose of skeletal matastases.J. Nucl Med 1988; 29(4), 549-557.

La dose equivalente efficace (EDE) risultante dalla somministrazione di 150 MBq di Stronzio-89 è pari a 465 mSv per 150 MBq.

Per informazioni dettagliate, fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.