DOBUTAMINA HOSPIRA

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Foglio illustrativo

DOBUTAMINA HOSPIRA 12.5 mg/1 ml Soluzione per infusione

Elenco capitoli

  1. CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
    1. Indicazioni terapeutiche
    2. Controindicazioni
    3. Precauzioni per l’uso
    4. Interazioni
    5. Avvertenze speciali
    6. Gravidanza e allattamento
    7. Informazioni importanti su alcuni eccipienti
    8. Dose, modo e tempo di somministrazione
    9. Incompatibilità
    10. Sovradosaggio
    11. Effetti indesiderati
    12. Scadenza e conservazione
  2. COMPOSIZIONE
  3. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO:

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:

Stimolanti cardiaci.

Indicazioni terapeutiche

DOBUTAMINA HOSPIRA è indicata in tutti i casi in cui si renda necessario un supporto all’attività inotropa miocardica a breve termine, per il trattamento di pazienti adulti con scompenso cardiaco da depressa contrattilità miocardica, conseguente a cardiopatia organica o ad interventi di cardiochirurgia. Nei pazienti con fibrillazione atriale a risposta ventricolare rapida, prima di istituire la terapia con DOBUTAMINA HOSPIRA si deve impiegare un preparato digitalico.

Controindicazioni

  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • Controindicato nei pazienti con marcata ostruzione meccanica che influenza il riempimento ventricolare o la gittata cardiaca, o entrambi i casi, come nel tamponamento cardiaco, nella stenosi aortica valvolare o nella stenosi subaortica ipertrofica idiopatica
  • Pazienti con ipovolemia salvo nei casi in cui sia stata corretta
  • Pazienti con scompenso cardiaco cronico.

Precauzioni per l’uso

Uso in pediatria

Non utilizzare in pazienti pediatrici poichè la sicurezza e l’efficacia della

DOBUTAMINA HOSPIRA per l’impiego in pediatria non sono state valutate.

  • Durante la somministrazione di DOBUTAMINA HOSPIRA, come con qualsiasi altro agente adrenergico, si devono monitorare continuamente la frequenza cardiaca e il ritmo, la velocità di infusione,l’ECG e la pressione arteriosa.
    Inoltre, ogni qualvolta sia possibile ed ai fini di una sicura ed efficace infusione di DOBUTAMINA HOSPIRA, si dovrebbero monitorare la pressione capillare polmonare e la portata cardiaca. All’inizio della terapia, si raccomanda di monitorare l’ECG fino a ottenimento di una risposta stabile.
  • La dobutamina deve essere utilizzata con cautela nell’ipotensione grave una complicanza dello shock cardiogeno (pressione arteriosa media inferiore a 70 mmHg). Se la pressione ematica si abbassa velocemente, riducendo la dose o fermando l’infusione normalmente si osserva un ritorno ai valori pressori ematici basali. Occasionalmente, è richiesto un intervento e la reversibilità potrebbe anche non essere immediata.
  • Se la pressione arteriosa ematica rimane bassa o diminuisce progressivamente durante la somministrazione di dobutamina, sebbene la pressione di riempimento ventricolare e la gittata cardiaca sono adeguati, valutare l’impiego di agenti vasocostrittori periferici come noradrenalina o dopamina.
  • L’ipovolemia deve essere opportunamente corretta prima di istituire il trattamento con DOBUTAMINA HOSPIRA.
  • La dobutamina, come altri beta 2-agonisti, può provocare una modesta riduzione del potassio sierico senza raggiungere, se non raramente, livelli di ipopotassiemia. E’ pertanto consigliato il monitoraggio della potassiemia in corso di terapia con DOBUTAMINA HOSPIRA.

Interazioni

Non si sono verificate interazioni medicamentose tra DOBUTAMINA HOSPIRA ed altri farmaci come: preparati digitalici, furosemide, spironolactone, lidocaina, nitroglicerina, isosorbide dinitrato, morfina, atropina, eparina, protamina, potassio cloruro, acido folico e fenacetina. Studi preliminari hanno dimostrato che l’uso concomitante della dobutamina e del nitroprussiato provoca un aumento della portata cardiaca e, generalmente, una diminuzione della pressione capillare polmonare, maggiore di quella indotta dai due farmaci impiegati singolarmente.

Agenti bloccanti β-adrenergici: negli animali gli effetti sul cuore della dobutamina sono antagonizzati dagli agenti bloccanti β-adrenergici come il propranololo e il metoprolololo con risultante prevalenza degli agenti alfa bloccanti e aumento della resistenza periferica. Il blocco alfa-adrenergico invece può rendere apparenti gli effetti beta 1 e beta 2, con risultante tachicardia e vasodilatazione.

L’aggiunta del dipiridamolo alla dobutamina nella ecocardiografia può causare ipotensione potenzialmente pericolosa. Questa associazione non deve essere utilizzata nei pazienti con sospetta patologia delle coronarie.

Anestetici generali: l’aritmia ventricolare è stata segnalata negli animali trattati con le dosi normali di dobutamina nel corso dell’anestesia con alotano e ciclopropano; quindi, deve essere usata cautela quando si somministra dobutamina ai pazienti trattati con questi anestetici.

L’associazione di Dobutamina con dopamina aumenta il debito sanguigno renale, il debito urinario e l’escrezione sodica, aumenta la pressione arteriosa sistemica e la pressione di riempimento ventricolare.

La Dobutamina è inattivata dalle soluzione alcaline; perciò non si deve mescolare con bicarbonato di sodio al 5% o con altre soluzioni alcaline.

Avvertenze speciali

  • Aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa La DOBUTAMINA HOSPIRA può causare un marcato aumento della frequenza cardiaca o della pressione arteriosa, specie sistolica.
    Approssimativamente il 10% circa dei pazienti osservati nel corso di studi clinici ha evidenziato un aumento della frequenza di 30 pulsazioni al minuto o più e circa il 7.5% ha avuto un incremento della pressione sistolica di 50 mmHg o più.
    Una riduzione del dosaggio è generalmente sufficiente ad eliminare prontamente tali effetti. Poichè la dobutamina facilita la conduzione atrioventricolare, i pazienti con fibrillazione atriale si trovano a rischio di sviluppare una risposta ventricolare rapida. I pazienti precedentemente ipertesi si trovano nella condizione di maggior rischio nei confronti di una risposta pressoria esagerata.
  • Attività ectopica
  • DOBUTAMINA HOSPIRA può precipitare od aggravare una attività ventricolare ectopica, ma raramente ha causato tachicardia ventricolare.
    Siccome la dobutamina aumenta la conduzione atrioventricolare, i pazienti con flutter atriale o fibrillazione possono sviluppare una risposta ventricolare rapida, pertanto devono essere digitalizzati prima del trattamento con dobutamina.
  • Studi sugli animali indichano che DOBUTAMINA HOSPIRA può risultare inefficace nel caso in cui siano stati somministrati di recente farmaci beta-bloccanti. In tal caso le resistenze vascolari periferiche possono aumentare.
  • Nessun miglioramento può essere osservato in presenza di una ostruzione meccanica marcata, come nella stenosi valvolare aortica grave.

Uso dopo l’infarto acuto del miocardio

L’esperienza clinica con la DOBUTAMINA HOSPIRA dopo infarto acuto del miocardio è insufficiente a stabilire la sicurezza del farmaco per tale impiego.

È noto che qualsiasi agente farmacologico in grado di aumentare la forza contrattile del cuore e la sua frequenza può provocare un aumento dell’area infartuata, causare dolore anginoso e sopraslivellamento del tratto ST ma non è noto se ciò possa verificarsi anche con la dobutamina, pertanto bisogna prestare attenzione dopo infarto del miocardio.

La dobutamina, nella maggior parte dei pazienti con ostruzione meccanica che impedisce il riempimento ventricolare o la gittata cardiaca o entrambi, non migliora l’emodinamica. La risposta inotropa potrebbe essere insufficiente nei pazienti con notevole riduzione della compliance ventricolare come ad esempio nel tamponamento cardiaco, nella stenosi valvolare aortica, e nella stenosi subaortica ipertrofica idiopatica.

Una vascocostrizione minore è stata osservata nei pazienti trattati con farmaci beta bloccanti. Questo può essere secondario all’effetto inotropo della dobutamina che stimola i recettori cardiaci β 1 e che viene bloccato dai

β bloccanti. Il blocco alfa adrenergico invece rende manifesti gli effetti β 1 e

β 2 con risultante tachicardia e vasodilatazione.

  • La dobutamina per via endovenosa è di beneficio limitato rispetto alla qualità di vita e al tasso di sopravvivenza può infatti essere pericolosa nei pazienti con scompenso cardiaco avanzato

Gravidanza e allattamento

Studi sulla riproduzione, eseguiti su ratti e conigli, non hanno evidenziato effetti sulla fertilità, danni al feto o effetti teratogeni dovuti alla dobutamina.

Il farmaco non è stato somministrato a donne in stato di gravidanza e deve pertanto essere impiegato in questi casi solo quando i potenziali benefici superino chiaramente i potenziali rischi per il feto e sotto il diretto controllo medico.

Non è noto se la dobutamina attraversa la placenta oppure se viene distribuita nel latte materno, pertanto in questi casi bisogna prestare attenzione e se la madre necessita di essere trattata con la dobutamina, l’allattamento al seno deve essere interrotto per tutta la durata del trattamento.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

Il prodotto contiene sodio bisolfito; nei soggetti sensibili, e più frequentemente negli asmatici, questa sostanza può causare reazioni di tipo allergico quali reazioni anafilattiche o crisi asmatiche anche gravi, broncospasmo

  • Per chi svolge attività sportiva L’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti-doping.

Dose, modo e tempo di somministrazione

Dosaggio consigliato.

La velocità di infusione necessaria ad aumentare la portata cardiaca varia generalmente da 2.5 a 10 mcg/kg/minuto.

Raramente la velocità richiesta per ottenere l’effetto può salire a 40 mcg/kg/minuto (vedi tabella).

Velocità di infusione per concentrazioni di 250, 500 e 1000 mcg/ml

Dosaggio di

Velocità d’infusione somministrazione

** 500 mg/l o 250 mg/500 ml di diluente

*** 1000 mg/l o 250 mg/250 ml di diluente

La velocità di somministrazione e la durata della terapia debbono essere aggiustate in base alla risposta del paziente, determinata dalla frequenza cardiaca, dalla presenza di attività ectopica, dalla pressione arteriosa, dal flusso urinario e, quando possibile, dalla misurazione della pressione capillare polmonare e dalla portata cardiaca.

Nell’uomo sono state somministrate concentrazioni fino a 5000 mcg/ml (250 mg/50 ml).

Il volume complessivo dei liquidi da somministrare deve essere determinato in base al fabbisogno idrosalino del paziente.

Ricostituzione del medicinale.

Al momento della somministrazione, DOBUTAMINA HOSPIRA deve essere ulteriormente diluita in un flacone almeno fino a 50 ml, usando uno dei seguenti solventi per uso endovenoso:

Destrosio al 5%

Destrosio al 5% e cloruro di sodio al 0,45%

Destrosio al 5% e cloruro di sodio al 0,9%

Destrosio al 10%

Isolyte-M con destrosio al 5%

Ringer lattato

Destrosio al 5% in ringer lattato

Osmitrol al 20% in acqua

Cloruro di sodio al 0,9% per iniezioni

Lattato di sodio

Normosol M in destrosio 5%

Le soluzioni preparate devono essere utilizzate entro le 24 ore.

Le soluzioni contenenti DOBUTAMINA HOSPIRA possono assumere una colorazione rosa, che può aumentare d’intensità nel tempo. Questo cambiamento di colore è dovuto ad una lieve ossidazione del farmaco ma, nel tempo consigliato per la somministrazione, non si verifica una significativa perdita di potenza.

Incompatibilità

DOBUTAMINA HOSPIRA è incompatibile con le soluzioni alcaline e non deve, in particolare, essere addizionata a soluzioni di bicarbonato di sodio al 5%.

DOBUTAMINA HOSPIRA non deve essere usata assieme ad altri medicinali contenenti solfiti o etanolo.

Uso in pediatria

Non utilizzare in pazienti pediatrici poichè la sicurezza e l’efficacia dellaDOBUTAMINA HOSPIRA per l’impiego in pediatria non sono state studiate.

Sovradosaggio

Casi di sovradosaggio da dobutamina sono stati riportati raramente.

Segni e sintomi-I fenomeni tossici da dobutamina sono in genere dovuti ad una iperstimolazione dei recettori beta-cardiaci. La durata d’azione della dobutamina è generalmente breve (T 1/2 = 2 minuti) a causa della rapida metabolizzazione da parte della catecol-O-metiltransferasi. I sintomi di tossicità comprendono anoressia, nausea e vomito, tremori, ansietà, palpitazioni, cefalea, dispnea, stanchezza, dolori toracici di tipo anginoso e aspecifici. Gli effetti inotropo e cronotropo positivi della dobutamina sul miocardio possono causare ipertensione, tachiaritmie, ischemia miocardica e fibrillazione ventricolare. Ipotensione può conseguire ad una vasodilatazione.

Se il prodotto viene ingerito per os, l’eventuale assorbimento dalle mucose orali ed intestinali è imprevedibile.

Trattamento-L’azione iniziale consiste nel sospendere la somministrazione della dobutamina, stabilire la pervietà delle vie aeree ed assicurare l’ossigenazione e la ventilazione. Mettere in atto prontamente le misure di rianimazione.

La tachiaritmia ventricolare grave può essere trattata con successo con propanololo o lidocaina.

L’ipertensione generalmente risponde alla riduzione della dose o alla interruzione della terapia.

Se necessario, monitorare accuratamente e mantenere entro limiti accettabili i segni vitali, i gas ematici, gli elettroliti sierici, etc.

L’assorbimento dei farmaci da parte del tratto gastrointestinale può essere ridotto mediante carbone attivo, che molto spesso risulta più efficace dell’induzione del vomito o della lavanda gastrica. Prendere quindi in considerazione la somministrazione di carbone attivo in aggiunta alla lavanda gastrica od in sostituzione di essa. La ripetuta somministrazione di carbone può accelerare l’eliminazione di alcuni farmaci precedentemente assunti.
Nell’eseguire le manovre di svuotamento gastrico o di somministrazione di carbone attivo, assicurarsi l’integrità delle vie respiratorie.

Le manovre di diuresi forzata, dialisi peritoneale, l’emodialisi e l’emoperfusione su carbone, non hanno dimostrato di recare alcun beneficio nei casi di sovradosaggio da dobutamina.

Effetti indesiderati

Aumento della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, dell’attività ventricolare ectopica dell’angina, del dolore al torace, delle palpitazioni

Nella maggioranza dei pazienti, è stato notato un aumento di 10-20 mmHg della pressione sistolica ed un aumento della frequenza cardiaca di 5-15 battiti al minuto. In circa il 5% dei pazienti, si è avuto un aumento dell’extrasistolia ventricolare durante l’infusione. Tali effetti sono correlati con la dose, pertanto la dose deve essere ridotta oppure interrotta temporaneamente al loro manifestarsi. Raramente la dobutamina ha causato tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e aritmie.

Tra gli effetti indesiderati meno frequenti si annoverano nausea, vomito, sensazione di formicolio, parestesia, dispnea, cefalea e modesti crampi alle gambe; durante l’infusione di dobutamina per via endovenosa è stato segnalato prurito al cuoio capelluto in aggiunta al altre reazioni di ipersensibilità compresi rash cutaneo, febbre, eosinofilia e broncospasmo.

Come per le altre catecolamine, è stato segnalato un calo delle concentrazioni del potassio sierico, che solo raramente ha raggiunto valori di ipopotassiemia.

  • Ipotensione arteriosa-Occasionalmente sono state descritte rapide cadute pressorie durante la somministrazione di dobutamina. La diminuzione della dose e l’interruzione dell’infusione riportano rapidamente i valori pressori ai livelli pre-infusionali.
  • Reazioni nella sede di infusione-Occasionalmente è stata riportata flebite.
    Sono state descritte flogosi locali e dolore senza ischemia a seguito di stravasi conseguenti a manovre non correttamente eseguite. Solo raramente è stata segnalata necrosi dermica.
  • Effetti indesiderati poco comuni-Nell’1-3% dei pazienti, sono stati notati i seguenti effetti indesiderati: nausea, cefalea, dolore anginoso o dolori toracici aspecifici, palpitazioni e dispnea.
    Sicurezza nei trattamenti a lungo termine-Gli effetti indesiderati per infusioni fino a 72 ore non sono stati differenti da quelli osservati nei trattamenti a breve termine. Vi è evidenza che si sviluppi parziale tolleranza a seguito di infusioni continue di dobutamina per 72 ore e oltre; pertanto possono essere richiesti dosaggi maggiori per ottenere gli stessi effetti.
    Vi sono state segnalazioni isolate di trombocitopenia.

  • Esami di laboratorio – DOBUTAMINA HOSPIRA, come altre catecolamine, può indurre una modesta riduzione della potassiemia, raramente a livelli di ipopotassiemia (vedere Avvertenze speciali).

Il paziente è invitato a comunicare al proprio medico o al proprio farmacista qualsiasi effetto indesiderato non descritto nel foglio illustrativo.

Scadenza e conservazione

Scadenza: Vedere la data di scadenza indicata sulla confezione

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione.

Conservare il medicinale a temperatura inferiore ai 30°C.

Le soluzioni preparate devono essere utilizzate entro le 24 ore

Le soluzioni contenenti DOBUTAMINA HOSPIRA possono assumere colorazione rosa, che può aumentare d’intensità nel tempo. Questo cambiamento di colore dovuto all’ossidazione del principio attivo non inficia la qualità del medicinale ricostituito quando utilizzato nelle 24 ore.

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

COMPOSIZIONE

Ogni ml contiene:

Principio attivo:

Eccipienti: Sodio metabisolfito e acqua per p.i

FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO:

Soluzione per infusione

Confezione da 1 flaconcino da 20 ml.

TITOLARE A.I.C.:

HOSPIRA SpA, Liscate (MI)

PRODUTTORE:

HOSPIRA SpA, Liscate (MI)

Revisione del foglio illustrativo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco: 11/2010