DISUFEN

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DISUFEN 50 microgrammi/ml, soluzione iniettabile

per uso endovenoso o epidurale sufentanil

Fiale da 1ml, 5 ml e 20 ml

Elenco capitoli

  1. COMPOSIZIONE
  2. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
  3. CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
  4. INDICAZIONI TERAPEUTICHE
    1. USO NEI BAMBINI
  5. CONTROINDICAZIONI:
  6. PRECAUZIONI D’ USO:
  7. AVVERTENZE SPECIALI:
    1. GRAVIDANZA
    2. ALLATTAMENTO
  8. EFFETTI SULLA CAPACITA’ DI GUIDARE E DI USARE MACCHINARI
    1. DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE:
    2. Uso negli anziani e in speciali gruppi di pazienti
  9. SOVRADOSAGGIO
  10. EFFETTI INDESIDERATI:
    1. Segnalazione degli effetti indesiderati
  11. SCADENZA E CONSERVAZIONE

COMPOSIZIONE

1 fiala da 1 ml contiene:

Principio attivo: Sufentanil 50 microgrammi pari a

Sufentanil (citrato) 75 microgrammi. 1 fiala da 5 ml contiene:

Principio attivo: Sufentanil 250 microgrammi pari a

Sufentanil (citrato) 375 microgrammi 1 ml contiene 50 microgrammi di sufentanil 1 fiala da 20 ml contiene:

Principio attivo: Sufentanil 1000 microgrammi pari a

Sufentanil (citrato) 1500 microgrammi. 1 ml contiene 50 microgrammi di sufentanil.

Eccipienti: sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.

FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

soluzione sterile isotonica iniettabile per uso endovenoso o epidurale: scatola da 5 fiale da 1, 5 o 20 ml (0,05 mg/ml).

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Anestetico generale oppioide.

TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’ IMMISSIONE IN COMMERCIO

ANGENERICO SPA

Via Nocera Umbra, 75

  • 00181 Roma

PRODUTTORE E CONTROLLORE FINALE:

  • A.C.R.A.F. S.p.A. – Via Vecchia del Pinocchio 22-60131

Ancona

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Induzione e mantenimento dell’anestesia generale.

Neuroleptoanalgesia. Analgesia epidurale.

USO NEI BAMBINI

DISUFEN PER VIA ENDOVENOSA è indicato come agente analgesico per l’induzione e/o il mantenimento dell’anestesia generale bilanciata nei bambini di età superiore ad 1 mese.

DISUFEN PER VIA EPIDURALE è indicato nei bambini da 1 anno in su per il controllo post-operatorio del dolore in seguito ad interventi di chirurgia generale, interventi toracici o ortopedici.

CONTROINDICAZIONI:

DISUFEN è controindicato nei pazienti con riconosciuta intolleranza ai suoi componenti o ad altri morfinomimetici.

Il sufentanil per uso endovenoso è controindicato nel travaglio di parto o prima della sezione del cordone ombelicale in quanto puo’ provocare depressione respiratoria nel neonato.

Questo è in contrasto con l’uso epidurale durante il travaglio, durante il quale dosi di Sufentanil fino a 30 mg non influenzano la condizione della madre né quella del neonato.

Come per altri oppiacei somministrati per via epidurale, DISUFEN

non deve essere somministrato in presenza di: emorragia grave o shock; setticemia; infezione al sito di iniezione; disturbi nel processo di emostasi come trombocitopenia e coagulopatia; oppure in presenza di terapia anticoagulante o di terapia concomitante con altri farmaci oppure in condizioni cliniche che rappresentano una controindicazione alla tecnica della somministrazione epidurale.

Pazienti in trattamento con I-MAO (vedi: “Interazioni”)

Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’ allattamento (vedi:”Avvertenze speciali”).

PRECAUZIONI D’ USO:

ATTENZIONE: prima di utilizzare questo farmaco assicurarsi di avere sempre a disposizione apparecchiature per rianimazione e farmaci narco-antagonisti.

Per evitare bradicardia si raccomanda di somministrare una piccola dose endovena di un anticolinergico appena prima dell’ induzione. Per prevenire nausea e vomito può essere somministrato un farmaco antiemetico.

La somministrazione rapida in bolo di oppiacei va evitata in pazienti con condizioni endocraniche compromesse; in tali pazienti la diminuzione transitoria nella pressione arteriosa media viene occasionalmente accompagnata da una riduzione di breve durata della pressione di perfusione cerebrale.

Si raccomanda di ridurre il dosaggio di DISUFEN nei pazienti debilitati e negli anziani. Gli oppiacei debbono essere usati con cautela nei pazienti con: ipotiroidismo non trattato, malattie polmonari, ridotta capacità respiratoria, etilismo, alterata funzionalità epatica o renale. Tali pazienti richiedono anche un prolungato monitoraggio postoperatorio.

Con la somministrazione epidurale, si deve procedere con cautela in presenza di depressione respiratoria o di funzione respiratoria compromessa ed in presenza di sofferenza fetale. Il paziente deve essere attentamente monitorato per almeno un’ ora dopo ciascuna dose, poiché la depressione respiratoria può intervenire in tempi brevi.

Bambini e Adolescenti

DISUFEN per via endovenosa non è raccomandato nel periodo neonatale dato il rischio di sovra-o sotto-dosaggio.

DISUFEN per via epidurale non è raccomandato nei bambini al di sotto di 1 anno di età.

INTERAZIONI: Il metabolismo degli oppioidi puo’ essere inibito dagli I-MAO. Di conseguenza gli effetti del sufentanil, inclusa la depressione respiratoria, possono risultare piu’ marcati e prolungati. La somministrazione di I-MAO dovrebbe pertanto essere sospesa circa 2 settimane prima dell’impiego del sufentanil.

Farmaci deprimenti il SNC quali: barbiturici, benzodiazepine, derivati fenotiazinici, anestetici gassosi alogenati nonche’ l’alcool, possono aumentare l’effetto deprimente degli oppioidi sul centro del respiro.

Nel caso in cui i pazienti abbiano assunto questi farmaci, la dose di DISUFEN dovrà essere minore di quella utilizzata abitualmente.

Nello stesso modo, in seguito alla somministrazione di DISUFEN,

dovrà essere ridotto il dosaggio degli altri farmaci deprimenti il

SNC, eventualmente in uso.

Sebbene il sufentanil sia metabolizzato soprattutto a carico del citocromo umano P450 3A4, non e’ stata osservata alcuna inibizione in-vivo da parte dell’ eritromicina, un noto inibitore del citocromo. Anche se mancano dati clinici, i dati in-vitro suggeriscono che altri potenti inibitori del citocromo P450 3A4 (ad es. chetoconazolo, itraconazolo, ritonavir) possono inibire il metabolismo del sufentanil, con conseguente aumento del rischio di depressione respiratoria prolungata o ritardata.

L’ uso concomitante di tali farmaci richiede quindi speciali cure e osservazioni del paziente; in particolare, potrebbe essere necessario diminuire la dose di DISUFEN.

AVVERTENZE SPECIALI:

Come per tutti gli oppioidi potenti, la depressione respiratoria è dose-dipendente e può essere risolta dagli antagonisti specifici (naloxone); può essere necessario procedere alla somministrazione di dosi ripetute di naloxone, o di altri antagonisti oppiacei, dal momento che la depressione respiratoria può durare più a lungo dell’ azione dell’ antagonista oppiaceo. Depressione respiratoria marcata si associa a profonda analgesia. Può persistere nel periodo postoperatorio, e può intervenire se il DISUFEN viene somministrato per via endovenosa. Per questi motivi si impone un’ accurata sorveglianza del paziente e si debbono avere sempre a disposizione apparecchiature per rianimazione e farmaci narco-antagonisti. L’ iperventilazione durante la narcosi può alterare la sensibilità del paziente alla CO 2 ed influenzare la respirazione dopo l’ intervento.

Si può verificare, l’ eventuale insorgenza di rigidità muscolare, che può interessare i muscol toracici, ma può essere evitata adottando i seguenti accorgimenti: iniettare lentamente il farmaco in vena (sufficiente in genere per i dosaggi più bassi), premedicazione con benzodiazepine e uso di miorilassanti.

Si possono manifestare movimenti mioclonici non epilettici.

Se il paziente riceve una dose insufficiente di anticolinergico o se DISUFEN

viene associato a miorilassanti non vagolitici, possono insorgere bradicardia e asistolia. La bradicardia può essere trattata con atropina.

Gli oppiacei possono indurre ipotensione arteriosa, specialmente in pazienti ipovolemici; per questo motivo si debbono adottare accorgimenti adeguati per mantenere una pressione arteriosa stabile.

I pazienti in terapia cronica con oppiacei o con storia di narcodipendenza possono richiedere dosaggi più elevati.

Per chi svolge attivita’ sportiva: l’ uso del farmaco senza necessita’ terapeutica costituisce doping e puo’ determinare comunque positivita’ ai test antidoping.

GRAVIDANZA

Sebbene gli studi sull’animale non abbiano evidenziato alcun effetto teratogeno diretto, la sicurezza di sufentanil per via endovenosa nella donna gravida non e’ stata fino ad oggi sufficientemente documentata.

Come per altri farmaci i rischi devono essere valutati rispetto ai potenziali benefici per il paziente. Studi clinici controllati, effettuati durante il travaglio di parto, hanno dimostrato che DISUFEN associato alla bupivacaina epidurale in dosi complessive fino a 30 µg non ha effetti nocivi sulla madre o sul neonato, tuttavia l’ uso per via endovenosa è controindicato durante il travaglio del parto. Dovrà comunque essere sempre disponibile un antidoto per il neonato.

ALLATTAMENTO

Disufen è escreto nel latte materno. Deve essere usata cautela quando il sufentanil viene somministrato a donne in allattamento.

EFFETTI SULLA CAPACITA’ DI GUIDARE E DI USARE MACCHINARI

Dopo somministrazione di sufentanil si richiede un opportuno intervallo di tempo prima di mettersi alla guida dell’ auto e di usare macchinari complessi. Pur nell’ambito di una marcata variabilità individuale, riferita ai tempi di recupero, si consiglia mediamente un intervallo di 3-6 ore per dosaggi di 1-3 ml e di 12-24 ore per dosaggi superiori o infusione continua.

Tenere il prodotto fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE:

Il dosaggio di DISUFEN deve essere determinato individualmente sulla base dell’eta’, del peso corporeo, delle condizioni generali del paziente, del tipo e della durata dell’intervento.

Si deve tener conto della dose iniziale nel determinare dosi supplementari.

SOMMINISTRAZIONE PER VIA ENDOVENOSA

  • Per evitare bradicardia si raccomanda di somministrare una piccola dose endovena di un anticolinergico appena prima dell’ induzione. Per prevenire nausea e vomito può essere somministrato un farmaco antiemetico.
  • Uso come adiuvante analgesico In pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia generale, dosi di DISUFEN di 0,5-5 mcg/Kg procurano analgesia profonda, riducendo la risposta simpatica alla stimolazione chirurgica e mantenendo stabilità cardiovascolare. La durata dell’ attività è correlata alla dose. Una dose di 0,5 mcg/Kg ha una durata attesa di 50 minuti. Dosi supplementari di 10-25 mcg devono essere adattate alle esigenze di ciascun paziente e al restante tempo previsto di durata dell’ intervento.
  • Uso come agente anestetico Quando viene usato in dosi ≥8 mcg/Kg DISUFEN induce sonno e mantiene un livello profondo di analgesia correlato alla dose senza uso di anestetici aggiuntivi. Inoltre, vengono attenuate le risposte simpatiche ed ormonali allo stimolo chirurgico.
    Dosi supplementari di 25-50 mcg sono generalmente sufficienti a mantenere stabilità cardiovascolare durante l’ anestesia.

Uso negli anziani e in speciali gruppi di pazienti

Come con altri oppiacei, la dose deve essere ridotta negli anziani e nei pazienti debilitati.(vedi: “Precauzioni d’ impiego”)

  • Uso nei bambini La sicurezza e l’ efficacia di DISUFEN somministrato per via endovenosa nei bambini sotto i 2 anni di età sono documentate soltanto in un numero limitato di casi.
    Nell’induzione e nel mantenimento dell’anestesia nei bambini da 2 a 12 anni, particolarmente per quanto riguarda la chirurgia cardiovascolare, si consiglia una posologia di 10-25 mcg/Kg con 100% O 2. Dosaggi supplementari di 25-50 mcg possono essere richiesti per il mantenimento-dell’anestesia, adattando il dosaggio in funzione della risposta iniziale ed in relazione ad eventuali modificazioni dei parametri funzionali, indicatori di alterata risposta allo stress chirurgico o c
    munque di superficializzazione dell’anestesia.
  • Uso nei bambini di età superiore ad 1 mese e negli adolescenti DISUFEN è iniettato lentamente in vena da un anestesista. Il dosaggio dipende dalla dose concomitante degli anestetici, dal tipo e dalla durata dell’intervento e sarà determinato dall’anestesista.

SOMMINISTRAZIONE PER VIA EPIDURALE

Prima di iniettare DISUFEN si deve verificare il posizionamento appropriato di un ago o del catetere nello spazio epidurale.

  • Uso per il controllo post-operatorio del dolore E’ previsto che una dose iniziale di 30-50 mcg procuri un adeguato sollievo dal dolore per 4-6 ore. Nel caso in cui si rilevi diminuzione dell’ effetto analgesico, si possono somministrare dosi addizionali di 25 mcg in bolo.
  • Uso come adiuvante analgesico durante il travaglio ed il parto L’ aggiunta di 10 mcg di DISUFEN alla bupivacaina epidurale (0,125%-0,25%) procura una analgesia di durata più lunga e di qualità migliore. Se necessario, possono essere somministrate altre dosi della associazione senza superare la dose complessiva di 30 mcg di sufentanil in quanto fino a tale dose non influenza la condizione della madre e del neonato.
  • Uso nei bambini di età superiore a 1 anno e negli adolescenti DISUFEN è iniettato lentamente nello spazio epidurale (spazio della colonna vertebrale) da un anestesista esperto in tecniche di anestesia pediatrica. Il dosaggio dipende dall’ uso concomitante di anestetici locali e dalla durata richiesta dell’anestesia.
    I pazienti pediatrici devono essere monitorati per le funzioni respiratorie per almeno 2 ore dopo la somministrazione epidurale di DISUFEN.

SOVRADOSAGGIO

Sintomi

Un sovradosaggio di DISUFEN si manifesta come estensione delle sue azioni farmacologiche. Secondo la sensibilità individuale, il quadro clinico è caratterizzato in primo luogo dal grado di depressione respiratoria, che varia dalla bradipnea alla apnea.

Trattamento

In caso di sovradosaggio, la somministrazione endovenosa di un antagonista oppioide quale il naloxone rappresenta un antidoto specifico per contrastare la depressione respiratoria.

La durata della depressione respiratoria in seguito a sovradosaggio con

DISUFEN potrebbe essere superiore alla durata d’azione dell’antagonista oppioide, possono quindi essere richieste dosi aggiuntive di antagonista.

La somministrazione di quest’ultimo non esclude inoltre l’impiego di altre contromisure, come l’immediata intubazione del paziente, la somministrazione di O 2 e la ventilazione assistita o controllata come, per esempio, nei casi di ipoventilazione o di apnea.

In presenza di ipoventilazione o apnea, deve essere somministrato ossigeno e la respirazione deve essere assistita e controllata secondo quanto indicato. Per controllare la depressione farmacologica deve essere usato, secondo le sue indicazioni, uno specifico antagonista degli oppioidi, come il naloxone. Questo non preclude l’uso di contromisure più immediate. La durata della depressione respiratoria può essere superiore alla durata d’azione dell’antagonista oppioide; possono essere richieste, quindi, dosi aggiuntive di quest’ultimo. Se la depressione respiratoria e’ associata a rigidita’ muscolare si suggerisce la somministrazione di un bloccante neuromuscolare al fine di facilitare la ventilazione controllata o assistita.

Il paziente deve essere controllato attentamente. Devono essere mantenuti la temperatura corporea ed una adeguata introduzione di liquidi. Se l’ ipotensione è severa o persiste, deve essere considerata la possibilità di una ipovolemia che, se presente, deve essere controllata con una adeguata somministrazione parenterale di liquidi.

EFFETTI INDESIDERATI:

Gli effetti indesiderati riscontrati con maggiore frequenza sono: depressione respiratoria, apnea, rigidità muscolare, (che può coinvolgere anche i muscoli toracici), movimenti mioclonici, bradicardia, ipotensione transitoria, nausea, vomito, vertigine, ritenzione urinaria, stato euforico.

Va rilevato che l’incidenza di nausea e vomito viene sensibilmente ridotta da un’adeguata analgesia pre e post-operatoria.

Alcuni degli effetti secondari citati possono inoltre essere corretti da un’adeguata applicazione delle tecniche anestesiologiche routinarie (respirazione assistita, cateterismo etc.).

Altri effetti indesiderati riscontrati con minore frequenza sono:

  • laringospasmo e/o broncospasmo
  • reazioni allergiche, asistolia; ma dal momento che durante l’ anestesia vengono somministrati contemporaneamente più farmaci, non è certo se ci sia una relazione causale con il farmaco.

Vedi inoltre i paragrafi “Precauzioni d’ uso” e “Avvertenze speciali”.

Nell’ impiego epidurale possono manifestarsi prurito e sedazione.

L’ incidenza e la gravità di depressione respiratoria precoce con la somministrazione epidurale può essere minore se viene aggiunta epinefrina.

Effetti indesiderati nei bambini e negli adolescenti

Frequenza, tipo e gravità degli effetti indesiderati nei bambini ci si attende siano gli stessi degli adulti.

La sicurezza del sufentanil è stata valutata in 650 soggetti trattati con sufentanil che hanno partecipato a 6 studi clinici.

Di questi, 78 soggetti hanno partecipato a 2 studi su sufentanil somministrato per via endovenosa come agente anestetico per l’induzione e il mantenimento dell’anestesia in soggetti sottoposti ad interventi chirurgici importanti (bypass della’arteria coronarica o interventi a cuore aperto).

I restanti 572 pazienti hanno partecipato a 4 studi su sufentanil per somministrazione epidurale come analgesico post-operatorio o come analgesico aggiunto alla bupivacaina epidurale durante il travaglio e il parto per via vaginale. Questi soggetti hanno preso almeno una dose di sufentanil e fornito i dati di sicurezza.

Sulla base dei dati aggregati di sicurezza provenienti da questi studi clinici, le reazioni avverse più comunemente riportate (≥ 5% incidenza) includevano (con % incidenza): sedazione (19,5); prurito (15,2); nausea (9,8); vomito (5,7).

Includendo le reazioni avverse sopramenzionate, la seguente tabella illustra le reazioni avverse che sono state riportate con l’uso di sufentanil sia negli studi clinici che nell’esperienza post-commercializzazione.

Le categorie di frequenza indicate utilizzano la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a

<1/10), non comune (da ≥1/1000 a < 1/100), raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1000), molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili ”. La segnalazione degli effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale

ISTRUZIONI PER L’ USO: Nessuna.

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Verificare la data di scadenza indicata sulla confezione.

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo tale data.

Conservare al riparo dalla luce.

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’ AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO