ALOPERIDOLO PENSA

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ALOPERIDOLO PENSA 2 mg/ml gocce orali, soluzione

Elenco capitoli

  1. CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
  2. INDICAZIONI TERAPEUTICHE
  3. CONTROINDICAZIONI
  4. PRECAUZIONI PER L’USO
  5. INTERAZIONI
  6. AVVERTENZE SPECIALI
    1. Informazioni importanti su alcuni eccipienti di ALOPERIDOLO PENSA
    2. Gravidanza e allattamento
    3. Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
    4. DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
    5. ADULTI
    6. BAMBINI
    7. ANZIANI
  7. SOVRADOSAGGIO
  8. EFFETTI INDESIDERATI
    1. Patologie dell’occhio: disturbi della visione, crisi di oculogiro, visione offuscata.
    2. Patologie vascolari: ipotensione ortostatica, ipotensione.
    3. Esami diagnostici: aumento di peso, elettrocardiogramma con QT prolungato, diminuzione di peso.
    4. Patologie endocrine: iperprolattinemia, inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico.
    5. Disturbi del sistema immunitario: reazione anafilattica, ipersensibilità.
    6. Disturbi della nutrizione e del metabolismo: ipoglicemia.
  9. SCADENZA E CONSERVAZIONE
  10. COMPOSIZIONE
  11. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Antipsicotico derivato del butirrofenone.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Gocce orali, soluzione:

Agitazione psicomotoria in caso di:

  • stati maniacali, demenza, oligofrenia, psicopatia, schizofrenia acuta e cronica, alcoolismo, disordini di personalità di tipo compulsivo, paranoide, istrionico.

Deliri ed allucinazioni in caso di:

  • schizofrenia acuta e cronica, paranoia, confusione mentale acuta, alcoolismo, (Sindrome di Korsakoff), ipocondriasi, disordini di personalità di tipo paranoide, schizoide, schizotipico, antisociale, alcuni casi di tipo borderline.
  • Movimenti coreiformi.
  • Agitazione, aggressività e reazioni di fuga in soggetti anziani.
  • Turbe caratteriali e comportamentali dell’infanzia.
  • Tics e balbuzie.
  • Vomito.
  • Singhiozzo.
  • Sindromi da astinenza da alcool.

CONTROINDICAZIONI

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Stati comatosi, pazienti fortemente depressi dall’alcool o da altre sostanze attive sul sistema nervoso centrale, depressioni endogene senza agitazione, morbo di Parkinson.

Astenie, nevrosi e stati spastici dovuti a lesioni dei gangli della base (emiplegia, sclerosi a placche, ecc.).

Gravidanza accertata o presunta, allattamento e nel bambino nel primo biennio di vita. Malattie cardiache clinicamente significative (ad es: recente infarto acuto del miocardio, insufficienza cardiaca scompensata, aritmie trattate con medicinali antiaritmici appartenenti alle classi la e III).

Prolungamento intervallo QTc.

Soggetti con storia familiare di aritmia o torsione di punta.

Ipopotassemia non corretta.

Concomitante uso di farmaci che prolungano il QTc.

PRECAUZIONI PER L’USO

Sono stati riportati rari casi di morte improvvisa in pazienti psichiatrici trattati con farmaci antipsicotici, tra cui ALOPERIDOLO PENSA.

Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia familiare di prolungamento QT.

Effettuare un ECG di base prima di iniziare il trattamento (vedi paragrafo “Controindicazioni”)

Effettuare un monitoraggio dell’ECG nel corso della terapia, sulla base delle condizioni cliniche del paziente.

Nel corso della terapia, ridurre il dosaggio se si osserva un prolungamento del QT e interrompere se il QTc è >500ms. Si raccomanda un controllo periodico degli elettroliti. Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.

In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti.

ALOPERIDOLO PENSA deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke.
ALOPERIDOLO PENSA deve essere somministrato con prudenza nei seguenti casi:

  • pazienti cardiopatici gravi, per possibile transitoria ipotensione arteriosa e/o comparsa di dolore anginoso (non usare in tal caso adrenalina in quanto ALOPERIDOLO PENSA può bloccare l’attività ipertensiva con ulteriore riduzione paradossa della pressione) e, comunque, in soggetti anziani o depressi;
  • pazienti epilettici e in condizioni predisponenti alle convulsioni (per es. astinenza da alcool, danni cerebrali), poiché è stato riportato che ALOPERIDOLO PENSA può stimolare convulsioni.
  • pazienti con allergie note o con una storia di reazioni allergiche a farmaci o con affezioni leucopenizzanti;
  • durante la fase maniacale delle psicosi cicliche per la possibilità di un rapido cambiamento dell’umore verso la depressione;
  • poiché l’aloperidolo è metabolizzato nel fegato, si consiglia di somministrarlo con cautela in pazienti con insufficienza epatica;
  • in caso di contemporanea terapia antiparkinson, quest’ultima deve essere proseguita dopo la sospensione dell’ALOPERIDOLO PENSA che ha un più lungo tempo di eliminazione, allo scopo di evitare la comparsa o il peggioramento di sintomi extrapiramidali. Il medico dovrebbe considerare la possibilità di un aumento della pressione endo-oculare nei casi in cui ALOPERIDOLO PENSA viene somministrato insieme a farmaci anticolinergici, compresi gli antiparkinson;
  • la tiroxina può facilitare la tossicità di ALOPERIDOLO PENSA. Pertanto il prodotto dovrebbe essere somministrato con grande cautela in pazienti con ipertiroidismo. La terapia antipsicotica in questi ultimi dovrebbe essere accompagnata da un adeguato trattamento tireostatico;
  • nella schizofrenia, la risposta al trattamento con farmaci antipsicotici può essere ritardata.

Anche quando i farmaci vengono sospesi, la ripresa dei sintomi può non apparire visibile per diverse settimane o mesi;

  • sintomi acuti da sospensione inclusi nausea, vomito ed insonnia sono stati descritti molto raramente dopo improvvisa interruzione di alte dosi di farmaci antipsicotici. Può anche verificarsi una ricaduta psicotica, per cui si consiglia una sospensione graduale.
  • ALOPERIDOLO PENSA non dovrebbe essere usato in monoterapia nei casi in cui la depressione è predominante. ALOPERIDOLO PENSA può essere associato a farmaci antidepressivi nelle condizioni in cui coesistano depressione e psicosi.

Il farmaco deve essere somministrato sotto il controllo del medico psichiatra.

INTERAZIONI

Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.

Non somministrare in concomitanza con farmaci che prolungano il QT come ad esempio alcuni antiaritmici della classe la (es. chinidina, disopiramide e procainamide) e della classe III (es.

Amiodarone, sotalolo), alcuni antistaminici, altri antipsicotici e alcuni antimalarici (es. chinina e meflochina) ed inoltre la moxifloxacina. Questa lista è da considerarsi solo indicativa e non esaustiva.

In studi di farmacocinetica sono stati riportati incrementi della concentrazione di aloperidolo da lievi a moderati se somministrato assieme a farmaci come itraconazolo, nefazodone, buspirone. venlafaxina, alprazolam, fluvoxamina, chinidina, fluoxetina, sertalina, clorpromazina e prometazina. Sono stati osservati aumenti del QTc quando l’aloperidolo è stato somministrato in combinazione con gli inibitori metabolici ketaconazolo (400 mg/die) o paroxetina (20 mg/die). In questo caso potrebbe essere necessario ridurre la dose di aloperidolo.

Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti.

Dovrebbe essere evitato l’uso concomitante di diuretici, in particolare di quelli che possono causare ipopotassiemia.

L’associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderati da interazione. Come tutti i neurolettici, ALOPERIDOLO PENSA può potenziare l’azione depressiva sul SNC di altri farmaci compresi alcool, ipnotici, sedativi o forti analgesici. E’ stato inoltre riferito un potenziamento di tali effetti in caso di associazione con metildopa.

ALOPERIDOLO PENSA può diminuire gli effetti antiparkinsoniani della levodopa. ALOPERIDOLO

PENSA inibisce il metabolismo degli antidepressivi triciclici, aumentandone i livelli plasmatici. Il trattamento cronico con attivatori enzimatici come carbamazepina, fenobarbital, rifampicina, in associazione con ALOPERIDOLO PENSA causa una riduzione significativa dei livelli plasmatici di aloperidolo; pertanto, in caso di trattamento concomitante, la dose di ALOPERIDOLO PENSA

dovrebbe essere adeguatamente corretta. Dopo interruzione di questi farmaci, può essere necessario ridurre il dosaggio di ALOPERIDOLO PENSA.

In rari casi, durante l’uso concomitante di litio e ALOPERIDOLO PENSA sono stati riportati i seguenti sintomi: encefalopatia, sintomi extrapiramidali, discinesia tardiva, sindrome neurolettica maligna, disordini del tronco encefalico, sindrome cerebrale acuta e coma. La maggior parte di questi sintomi erano reversibili. Rimane controverso se tali sintomi siano correlabili alla co-somministrazione o se siano invece la manifestazione di un distinto episodio clinico. Non di meno, si raccomanda che, in pazienti trattati contemporaneamente con ALOPERIDOLO PENSA e litio, la terapia venga immediatamente interrotta qualora compaiano questi sintomi.

ALOPERIDOLO PENSA può antagonizzare l’azione dell’ adrenalina e di altri agenti simpaticomimetici e invertire gli effetti ipotensivi degli agenti adrenergici quali, ad esempio, la guanetidina. E’ stata riportata un’azione antagonista sull’effetto dell’anticoagulante fenindione.

AVVERTENZE SPECIALI

Sindrome neurolettica maligna

In corso di trattamento con farmaci antipsicotici è stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidità muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie); alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. Il trattamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione dei farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell’istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l’ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato.

Con l’impiego di alcuni neurolettici maggiori, incluso ALOPERIDOLO PENSA, è stata segnalata la comparsa di casi di broncopolmonite, favoriti probabilmente dalla disidratazione per ridotta sensazione di sete, dalla emoconcentrazione e dalla ridotta ventilazione polmonare; la comparsa di tali sintomi, specie nell’anziano, richiede pronta ed adeguata terapia.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti di ALOPERIDOLO PENSA

I para-idrossibenzoati contenuti nelle gocce orali possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).

Gravidanza e allattamento

Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.

ALOPERIDOLO PENSA è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.

I seguenti sintomi sono stati osservati nei neonati di madri che hanno assunto antipsicotici convenzionali o atipici incluso Aloperidolo Pensa durante l’ultimo trimestre (gli ultimi tre mesi di gravidanza): tremore, rigidità e/o debolezza muscolare, sonnolenza, agitazione, problemi respiratori e difficoltà nell’assunzione di cibo. Se il vostro bambino mostra uno qualsiasi di questi sintomi contattate il vostro medico.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

ALOPERIDOLO PENSA può determinare sedazione e ridotta attenzione, soprattutto con le dosi più alte e all’inizio del trattamento; questi effetti possono essere potenziati dall’alcool. I pazienti dovrebbero essere avvisati di non guidare autoveicoli o usare macchinari durante il trattamento, fino a che non sia accertata la loro reattività.

DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE

Le posologie suggerite sono solo indicative in quanto il dosaggio è strettamente individuale e varia in funzione della risposta del paziente. Ciò significa che nella fase acuta è spesso necessario un progressivo incremento delle dosi, seguito da una graduale riduzione nella fase di mantenimento, così da stabilire la dose minima efficace. Le dosi elevate devono essere somministrate solo ai pazienti che hanno risposto in modo insufficiente ai dosaggi più bassi.

ADULTI

1) Come neurolettico fase acuta: episodi acuti di schizofrenia, delirium tremens, paranoia, confusione acuta, sindrome di Korsakoff, paranoia acuta:

E’ raccomandata l’assunzione di un farmaco alternativo contenente aloperidolo assumibile per via intramuscolare

Per somministrazione orale: 5-10 mg (50-100 gocce) da ripetere ogni orafino al raggiungimento di un adeguato controllo dei sintomi e comunque fino ad un massimo di 60 mg/die.,Potrebbe essere necessario raddoppiare le dosi sopraindicate

fase cronica: schizofrenia cronica, alcoolismo cronico, disturbi cronici della personalità: per somministrazione orale: da 1-3 mg (10-30 gocce) tre volte al giorno, fino a 10-20 mg (100-200 gocce) tre volte al giorno in relazione alla risposta individuale.

2) Nel controllo dell’agitazione psico-motoria fase acuta: mania, demenza, alcolismo, disturbi della personalità e comportamentali, singhiozzo, movimenti coreiformi, tics, balbuzie: E’ raccomandata l’assunzione di un farmaco alternativo contenente aloperidolo assumibile per via intramuscolare

fase croni
a:
per somministrazione orale: da 0,5 mg-1 mg (5-10 gocce) tre volte al giorno fino a 2-3 mg (20-30 gocce) tre volte al giorno in relazione alla risposta individuale.

3) Come ipnotico

per somministrazione orale: 2-3 mg (20-30 gocce) in dose unica, la sera prima di coricarsi.

BAMBINI

Per somministrazione orale:

> 5 anni di età: iniziare con 0,5 mg (5 gocce alla concentrazione di 2 mg/ml) 2 volte al dì;

< 5 anni di età: iniziare con 0,2 mg (2 gocce alla concentrazione di 2 mg/ml), 2 volte al dì.

Se necessario, queste dosi possono essere adattate progressivamente, a somiglianza di quanto avviene negli adulti; in caso di insuccesso terapeutico il trattamento non va praticato per più di un mese.

ANZIANI

Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilila dal medico, che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

SOVRADOSAGGIO

Sintomi:

Le manifestazioni da sovradosaggio sono quelle derivanti da una esaltazione degli effetti farmacologici noti e delle reazioni avverse. I sintomi principali sono: intense reazioni extra-piramidali, ipotensione e sedazione. Una reazione extrapiramidale si manifesta con rigidità muscolare e tremore generalizzato o localizzato.

In casi estremi, il paziente può manifestare uno stato comatoso con depressione respiratoria ed ipotensione arteriosa grave, tale da indurre uno stato simile allo shock. Da considerare inoltre il rischio di aritmie ventricolari possibilmente associate a prolungamento dell’intervallo QT

dell’elettrocardiogramma.

Trattamento:

Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento è principalmente di sostegno ma si consiglia comunque la lavanda gastrica o l’induzione del vomito (a meno che il paziente non sia sedato, in stato comatoso o in preda a convulsioni) seguiti dalla somministrazione di carbone attivo.

Nei pazienti in stato comatoso deve essere stabilita la pervietà delle vie aeree mediante tracheotomia o intubazione. La depressione respiratoria può richiedere la respirazione artificiale.

L’ECG e i segni vitali devono essere monitorati fino al ripristino della normalità dell’ECG.

Aritmie gravi devono essere trattate con appropriate misure antiaritmiche. L’ipotensione e il collasso circolatorio possono essere trattati mediante l’infusione endovenosa di liquidi, plasma o albumina concentrata o l’uso di agenti vasopressori quali dopamina o noradrenalina. Non si deve usare adrenalina dal momento che potrebbe causare ipotensione grave in presenza di

ALOPERIDOLO PENSA.

In caso di reazioni extra-piramidali gravi devono essere somministrati, per via parenterale, farmaci anti-parkinson (p. es. benztropina mesilato: 1-2 mg im o ev). In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di ALOPERIDOLO PENSA avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale. Per qualsiasi dubbio sull’uso di ALOPERIDOLO PENSA.

rivolgersi al medico o al farmacista.

EFFETTI INDESIDERATI

Come tutti i medicinali, ALOPERIDOLO PENSA può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Gli effetti indesiderati riportati da pazienti in terapia con ALOPERIDOLO PENSA sono di seguito elencati:

  • Patologie del sistema nervoso: disordini extrapiramidali, ipercinesia, tremore, ipertonia, distonia, sonnolenza, bradicinesia, vertigini, acatisia, discinesia, ipocinesia, discinesia tardiva, disfunzione motoria, contrazioni muscolari involontarie, sindrome neurolettica maligna, nistagmo, parkinsonismo, sedazione, convulsioni, mal di testa.

Patologie dell’occhio: disturbi della visione, crisi di oculogiro, visione offuscata.

Patologie gastrointestinali: costipazione, secchezza delle fauci, ipersecrezione salivare, vomito, nausea.

Patologie vascolari: ipotensione ortostatica, ipotensione.

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione erettile, amenorrea, sensazione di fastidio al seno, dolore al seno, galattorrea, dismenorrea, disfunzione sessuale, disturbi mestruali, menorragia, priapismo, ginecomastia.

Esami diagnostici: aumento di peso, elettrocardiogramma con QT prolungato, diminuzione di peso.

Patologie endocrine: iperprolattinemia, inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico.

Disturbi psichiatrici: diminuzione della libido, perdita della libido, agitazione, disordini psicotici, agitazione, stato confusionale, depressione, insonnia.

Patologie cardiache: tachicardia, torsione di punta, fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare, extrasistole.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: trisma, torcicollo, rigidità muscolare, spasmi muscolari, indolenzimento muscoloscheletrico, contrazioni muscolari.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: disturbi dell’andatura, morte improvvisa, edema facciale, edema, iponatriemia, ipertermia.

Patologie del sistema emolifopoietico: agranulocitosi, pancitopenia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia.

Disturbi del sistema immunitario: reazione anafilattica, ipersensibilità.

Disturbi della nutrizione e del metabolismo: ipoglicemia.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo, laringospasmo, edema laringeo, dispnea.

Patologie epatobiliari: insufficienza epatica acuta, epatite, colestasi, ittero, anomalie nei test di funzionalità epatica.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: vasculite leucocitoclastica, dermatite esfoliativa, orticaria, reazioni di fotosensibilità, rash, prurito, iperidrosi.

Ulteriori informazioni importanti

Pazienti anziani con demenza che richiedono il trattamento con ALOPERIDOLO PENSA per controllare il loro comportamento possono andare incontro ad un aumentato rischio di morte rispetto al non essere trattati.

Se ha avuto episodi di battito cardiaco irregolare (palpitazioni, vertigini, svenimenti), febbre alta, rigidità muscolare, respiro veloce, sudorazione anomala o diminuzione della lucidità mentale, contatti il suo medico immediatamente. Il suo corpo potrebbe star reagendo in modo non appropriato al medicinale.

Sono stati osservati con ALOPERIDOLO PENSA e altri farmaci della stessa classe casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco.

Casi molto rari di morte improvvisa.

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati. Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informi il medico o il farmacista.

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.

ATTENZIONE: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici.

Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzano più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

Modalità di apertura del flacone delle gocce

ALOPERIDOLO PENSA è disponibile in flaconi da 30 mi con dispositivo contagocce. Dopo aver tolto il tappo versare il numero di gocce richieste mediante il contagocce.

COMPOSIZIONE

ALOPERIDOLO PENSA 2 mg/ml gocce orali, soluzione

Un ml di soluzione contiene:

Principio attivo: aloperidolo 2 mg.

Eccipienti: acido lattico, metil para-idrossibenzoato, propil para-idrossibenzoato, acqua depurata.

FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

2 mg/ml – gocce orali, soluzione-flacone 30 ml 2 mg/ml – gocce orali, soluzione-flacone 15 ml

TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

Pensa Pharma S.p.A.

Via Ippolito Rosellini, 12 20124 Milano

PRODUTTORE E CONTROLLORE FINALE

Kern Pharma S.L.

Poligono Industrial Colom II c/Venus 72 08228 Terrassa (Barcellona)

Spagna

Revisione del foglio illustrativo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco: