CITARABINA HOSPIRA

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FOGLIO ILLUSTRATIVO

Elenco capitoli

  1. Denominazione del medicinale
  2. Composizione
  3. Forma farmaceutica e contenuto
  4. Categoria farmacoterapeutica
  5. Indicazioni terapeutiche
  6. Controindicazioni
  7. Precauzioni per l’uso
  8. Interazioni
  9. Avvertenze speciali
    1. Fertilità, gravidanza e allattamento
    2. Allattamento
    3. Fertilità:
  10. Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
    1. Dose, modo e tempo di somministrazione
    2. Incompatibilità
  11. Istruzioni per la preparazione e l’uso
  12. Sovradosaggio
  13. Effetti indesiderati
    1. Effetti indesiderati molto comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)
    2. Effetti indesiderati comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)
    3. Effetti indesiderati non comuni (possono interessare fino a 1 persona ogni 1000)
    4. Effetti indesiderati molto rari (possono interessare meno di 1 persona ogni 10.000)
    5. Patologie del Sistema Nervoso:
    6. Patologie dell’occhio:
    7. Patologie cardiache:
    8. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
    9. Patologie gastrointestinali:
    10. Patologie epatobiliari:
    11. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
    12. Segnalazione degli effetti indesiderati
  14. Scadenza e conservazione

Denominazione del medicinale

Citarabina Hospira 100mg/mL Soluzione Iniettabile

Citarabina Hospira 500mg/5mL Soluzione Iniettabile

Citarabina Hospira 1 g/10mL Soluzione Iniettabile

Citarabina Hospira 2 g/20mL Soluzione Iniettabile

Citarabina Hospira 100mg/5mL Soluzione Iniettabile
Citarabina Hospira 1 g/50mL Soluzione Iniettabile

Citarabina

Medicinale equivalente

Composizione

Citarabina Hospira 100mg/mL Soluzione Iniettabile

Citarabina Hospira 500mg/5mL Soluzione Iniettabile

Citarabina Hospira 1 g/10mL Soluzione Iniettabile

Citarabina Hospira 2 g/20mL Soluzione Iniettabile

Ogni mL contiene:

Principio attivo:

Citarabina

……………………. 100 mg

Citarabina Hospira 100mg/5mL Soluzione Iniettabile

Citarabina Hospira 1 g/50mL Soluzione Iniettabile

Ogni mL contiene:

Principio attivo:

Citarabina

……………………. 20 mg

Eccipienti:

Sodio cloruro (solo nelle presentazioni contenenti 20 mg/1 mL di citarabina)-NaOH e/o HCl per correggere il pH-Acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 1mL.

Forma farmaceutica e contenuto

Soluzione iniettabile

Citarabina Hospira 100mg/mL Soluzione Iniettabile-flaconcino (Onco-Tain®) da 1 mL

Citarabina Hospira 100mg/mL Soluzione Iniettabile – 5 flaconcini (Onco-Tain®) da 1 mL

Citarabina Hospira 500mg/5mL Soluzione Iniettabile-flaconcino (Onco-Tain®) da 5 mL

Citarabina Hospira 500mg/5mL Soluzione Iniettabile – 5 flaconcini (Onco-Tain®) da 5 mL

Citarabina Hospira 1 g/10mL Soluzione Iniettabileflaconcino (Onco-Tain®) da 10 mL

Citarabina Hospira 2 g/20mL Soluzione Iniettabileflaconcino (Onco-Tain®) da 20 mL

Citarabina Hospira 100mg/5mL Soluzione Iniettabile-flaconcino (Onco-Tain®) da 5 mL

Citarabina Hospira 100mg/5mL Soluzione Iniettabile – 5 flaconcini (Onco-Tain®) da 5 mL

Citarabina Hospira 1 g/50mL Soluzione Iniettabile-flacone (Onco-Tain®) da 50 mL

Categoria farmacoterapeutica

Antineoplastico – antimetabolita.

Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Hospira Italia S.r.l. – Via Orazio, 20/22 – 80122 Napoli

Prodotto da

Hospira Australia Pty Limited

Lexia Place

Mulgrave, Victoria 3170 Australia

Controllato da

Hospira UK Limited

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell’autorizzazione

Queensway, Royal Leamington Spa

Warwickshire CV31 3RW, Regno Unito

Indicazioni terapeutiche

La Citarabina Hospira è indicata per indurre la remissione nella leucemia acuta mieloide dell’adulto e del bambino. E’ secondariamente indicata nel trattamento delle altre forme proliferative della serie bianca.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. La terapia con Citarabina Hospira non deve essere effettuata nei seguenti casi:

Anemia, leucopenia e trombocitopenia di eziologia non maligna (ad esempio aplasia del midollo osseo, preesistente depressione midollare indotta da farmaci), a meno che tale terapia sia considerata la migliore alternativa terapeutica per il paziente.

  • Encefalopatie degenerative e tossiche, soprattutto dopo l’uso di metotrexato o trattamento con radiazioni ionizzanti.
  • Gravidanza accertata o presunta.

Precauzioni per l’uso

Effetti ematologici

La Citarabina Hospira ha una potente attività mieloinibitrice; la gravità dipende dal dosaggio e dallo schema di somministrazione. La terapia deve essere iniziata con cautela nei pazienti con preesistente depressione midollare indotta da farmaci. I pazienti trattati con la Citarabina Hospira devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza medica e, durante la terapia, deve essere effettuato giornalmente il conteggio dei globuli bianchi e delle piastrine. Esami del midollo osseo devono essere effettuati frequentemente dopo la scomparsa delle forme blastiche dal sangue periferico. Devono essere disponibili tutte le misure idonee alla gestione di complicazioni, anche fatali, della soppressione del midollo osseo (infezioni conseguenti a granulocitopenia ed alla compromissione di altri sistemi di difesa dell’organismo, ed emorragie dovute a trombocitopenia). La terapia con Citarabina Hospira deve essere modificata o sospesa quando le piastrine scendono al di sotto di 50.000/mm 3 o quando i granulociti scendono al di sotto di 1.000/mm 3.

Il conteggio degli elementi formati nel sangue periferico può continuare a scendere dopo la sospensione del farmaco e raggiungere il nadir dopo intervalli di 5-7 giorni dal termine della somministrazione.

Il trattamento può essere ripreso quando si manifestano segni precisi di recupero dell’attività midollare con aumento delle piastrine o dei granulociti.

Attendere che i valori ematologici si normalizzino prima di riprendere il trattamento può comportare la perdita di controllo della malattia.

Precauzioni diverse possono essere adottate in caso di gravi segni di tossicità in altri apparati o per la rapida caduta degli elementi formati nel sangue periferico. Sono state riportate reazioni anafilattiche in seguito a trattamento con citarabina. Sono stati segnalati casi di anafilassi che hanno portato ad arresto cardiopolmonare acuto, per i quali è stata necessaria la rianimazione del paziente. Questi eventi si sono verificati subito dopo l’infusione di citarabina.

Schemi posologici convenzionali

Sono stati riportati dolore addominale (peritonite) e colite positiva al test al guaiaco, con associate neutropenia e trombocitopenia, in pazienti trattati con dosi convenzionali di citarabina in associazione ad altri medicinali. I pazienti hanno risposto ad un intervento medico di tipo non chirurgico. È stata segnalata una paralisi ascendente progressiva ritardata, che è risultata fatale, in bambini affetti da leucemia mieloide acuta in seguito alla somministrazione intratecale ed endovenosa di dosi convenzionali di citarabina in associazione ad altri medicinali.

Compromissione epatica e/o renale

Una parte consistente di citarabina dopo somministrazione è apparentemente soggetta a detossificazione epatica. In particolare è più probabile che i pazienti con funzionalità epatica o renale compromesse sviluppino tossicità a carico del S.N.C. a seguito del trattamento con

Esula medicinali dalla e, competenza pertanto, l’Agenzia dell’AIFA non ogni può eventuale essere ritenuta disputa concernente responsabile i in diritti alcun di modo proprietà di eventuali industriale violazioni Pagina e la tutela 2 da di parte brevettuale 10 del titolare dei dati dell’autorizzazione relativi all’AIC dei

dosaggi elevati di citarabina. Si consiglia pertanto di usare il farmaco con cautela e, se possibile, di ridurre il dosaggio in pazienti con funzionalità epatica o renale compromesse.

I pazienti in trattamento con Citarabina Hospira devono essere sottoposti a controlli periodici della attività del midollo osseo e della funzionalità epatica e renale.

Danno neurologico

Sono stati riportati gravi casi di reazioni avverse neurologiche che vanno dal mal di testa alla paralisi, al coma e ad episodi simil-ictus soprattutto in giovani e adolescenti a cui era stata somministrata citarabina in combinazione con metotressato intratecale.

Il rischio di effetti collaterali sul SNC è maggiore nei pazienti che hanno gia avuto un trattamento al SNC come la chemioterapia intratecale o la radioterapia. La trasfusione concomitante di granulociti deve essere evitata in quanto è stata segnalata una grave insufficienza respiratoria.

Sindrome da citarabina

E’ stata descritta una sindrome da citarabina, caratterizzata da febbre, mialgia, dolore osseo, occasionalmente dolore toracico, rash maculopapulare, congiuntivite, malessere e nausea.
Usualmente si manifesta dopo 6-12 ore dalla somministrazione. Il medico potrebbe richiedere la somministrazione di corticosteroidi per il trattamento/prevenzione di questa sindrome.

Sindrome da lisi tumorale

Come tutti i farmaci citotossici, Citarabina Hospira può indurre uno stato di iperuricemia secondario alla rapida lisi delle cellule neoformate. È opportuno controllare pertanto i livelli della uricemia ed instaurare le misure terapeutiche adatte qualora ciò si renda necessario.

Pancreatite

Sono stati segnalati casi di pancreatite acuta nei pazienti che sono in trattamento con

CITARABINA HOSPIRA in associazione a numerosi altri farmaci.

Effetti immunosoppressori/Aumentata suscettibilità alle infezioni

La somministrazione di vaccini vivi o vivi attenuati in pazienti immunocompromessi dagli agenti chemioterapici incluso la citarabina, possono determinare infezioni gravi o fatali. La vaccinazione con un vaccino vivo deve essere evitata nei pazienti che assumono citarabina.

I vaccini uccisi o inattivati possono essere somministrati; tuttavia, la risposta a tali vaccini potrebbe essere ridotta.

La somministrazione di dosi per via endovenosa rapida è accompagnata frequentemente da nausea e talvolta da vomito che si può protrarre anche per alcune ore. Questo problema è generalmente minore qualora si utilizza la somministrazione per infusione lenta.

La citarabina ha mostrato attività mutagena e cancerogena negli animali.

La possibilità di un effetto simile deve essere tenuta presente quando si programma un trattamento a lungo termine del paziente.

Pazienti pediatrici:

Non è stata stabilita la sicurezza nei bambini.

Sodio

Questo medicinale nella sola concentrazione di 20mg/ml contiene meno di 1 mmol di sodio (2,68 mg) per millilitro.

Interazioni

Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.

Digossina

Diminuzioni reversibili delle concentrazioni plasmatiche allo steady-state della digossina e dell’escrezione del glicoside renale sono state osservate in pazienti riceventi beta-acetildigossina con regimi chemioterapici contenenti ciclofosfamide, vincristina e prednisone con o senza Citarabina Hospira o procarbazina. Le concentrazioni plasmatiche allo steady-state della digitossina non apparivano cambiate. Pertanto può essere indicato il monitoraggio dei livelli plasmatici di digossina nei pazienti in trattamento con tale regime di chemioterapia.
L’impiego della digitossina in tali pazienti può essere considerato come un’alternativa.

Gentamicina

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La citarabina ha mostrato un antagonismo in vitro con la gentamicina nella suscettibilità dei ceppi di K. pneumoniae. Pertanto nei pazienti in trattamento con citarabina che presentano un’infezione da K. pneumoniae trattata con gentamicina, l’assenza di una pronta risposta terapeutica può indicare la necessità di una rivalutazione della terapia antibatterica.

Fluorocitosina

E’ possibile un’inibizione dell’efficacia della fluorocitosina durante la terapia con Citarabina Hospira per potenziale inibizione competitiva del suo uptake.

Metotressato

La citarabina somministrata per via endovenosa in concomitanza con metotressato somministrato per via intratecale può aumentare il rischio di reazioni avverse neurologiche gravi come mal di testa, paralisi, coma e episodi simil-ictus (vedere paragrafo Precauzioni per l’uso).

Agenti immunosoppressivi

A causa dell’azione immunosoppressiva di citarabina infezioni virali, batteriche, fungine, parassitarie, o saprofite, in qualsiasi parte del corpo possono essere associate all’uso di citarabina da sola o in associazione ad altri agenti immunosoppressori a seguito di dosi immunosoppressive che influenzano l’immunità cellulare o umorale. Queste infezioni possono essere lievi, ma possono essere gravi e talvolta fatali.

Avvertenze speciali

La Citarabina Hospira deve essere usata solo da clinici esperti in chemioterapia antineoplastica. Per la terapia di induzione i pazienti devono essere ospedalizzati in reparti attrezzati di apparecchiature e laboratori tali da garantire un controllo sufficiente della tollerabilità al farmaco e proteggere o mantenere in vita un paziente compromesso dalla tossicità del farmaco.

Il principale effetto secondario della Citarabina Hospira è la mieloinibizione con conseguente leucopenia, trombocitopenia ed anemia.

Manifestazioni secondarie di minore entità sono rappresentate da nausea, vomito, diarrea, dolori addominali ed ulcerazioni del cavo orale; sono possibili alterazioni della funzionalità epatica.

Il medico deve valutare attentamente il possibile beneficio che dalla terapia potrà trarre il paziente in contrapposizione alle manifestazioni secondarie che il farmaco può indurre.

Fertilità, gravidanza e allattamento

Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.

Non sono stati condotti studi sull’uso di citarabina nelle donne in gravidanza. Citarabina

Hospira ha azione teratogena in alcune specie animali. Questo medicinale deve essere utilizzato in gravidanza o in età fertile solo dopo aver preso in considerazione il potenziale beneficio ed il potenziale rischio sia per la madre sia per il feto.

Per il rischio di potenziali anomalie, causate dalla terapia citotossica, particolarmente durante il primo trimestre di gestazione, le pazienti già gravide o che lo diventino durante il trattamento con CITARABINA HOSPIRA, devono essere informate sui potenziali rischi per il feto e consigliate sull’opportunità di continuare o meno la gravidanza. Tale rischio, pur essendo presente, è considerevolmente ridotto se la terapia viene iniziata durante il secondo o il terzo trimestre di gravidanza. Benchè neonati normali siano stati partoriti da pazienti trattate durante l’intero periodo della gravidanza, è consigliabile che questi bambini vengano tenuti sotto osservazione medica.

Uomini e donne devono utilizzare un contraccettivo efficace durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento.

Allattamento

Non sono disponibili dati nell’uomo o nell’animale relativi alla escrezione di citarabina nel latte. È buona norma pertanto interrompere l’allattamento o sospendere la terapia con

Citarabina Hospira, tenendo in considerazione l’importanza del farmaco per la madre.

Fertilità:

Gli studi di fertilità per valutare la tossicità riproduttiva di citarabina non sono stati condotti.
L’inibizione delle gonadi, con conseguente amenorrea o azoospermia, può verificarsi nei

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pazienti che assumono citarabina, specialmente in associazione con gli agenti alchilanti. In generale, questi effetti sembrano essere correlati alla dose e durata della terapia e possono essere irreversibili. Dato che citarabina ha un potenziale mutageno, che potrebbe provocare un danno cromosomico negli spermatozoi umani, i maschi sottoposti a trattamento con citarabina e le loro partner devono essere avvertiti di usare un metodo contraccettivo affidabile.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

La citarabina non influenza la capacità di guidare veicoli e usare macchinari. Tuttavia, i pazienti sottoposti a chemioterapia possono avere una ridotta capacità di guidare veicoli o di usare macchinari; in tal caso si consiglia di evitare tale attività.

Dose, modo e tempo di somministrazione

La Citarabina Hospira non è attiva per via orale. Lo schema ed il modo della somministrazione variano in funzione del programma terapeutico che verrà adottato. La

Citarabina Hospira può essere somministrata per iniezione endovenosa rapida o per infusione venosa lenta, per iniezione sottocutanea e per via intratecale (utilizzando solo la concentrazione da 20 mg/1 mL).

La Citarabina Hospira 100mg/ml soluzione iniettabile non va somministrata per via intratecale in quanto moderatamente ipertonica (Consultare il paragrafo Effetti Indesiderati).

Solo Citarabina Hospira 100 mg/ml soluzione iniettabile:

Prima dell’uso: Se si osserva cristallizzazione come risultato dell’esposizione a basse temperature, i flaconcini di citarabina concentrazione 100 mg/ml devono essere riscaldati a

55°C per 30 minuti con una agitazione adeguata e devono essere lasciati raffreddare a temperatura ambiente.

La Citarabina Hospira può essere diluita in acqua per preparazioni iniettabili sterile, in glucosio iniettabile o in soluzione fisiologica iniettabile. Le Infusioni approntate per l’uso in maniera asettica devono essere impiegate immediatamente, in alternativa, possono essere conservate 24 ore tra i 2°C e 8°C, lontano dalla luce.

In alcuni pazienti si sono verificate tromboflebiti al sito dell’infusione venosa e raramente si è verificato dolore e infiammazione al sito dell’iniezione sottocutanea. I pazienti possono tollerare dosi complessivamente superiori quando il farmaco viene somministrato mediante iniezione endovenosa rapida rispetto all’infusione lenta.

Infatti in tale caso si verifica una rapida inattivazione del farmaco con riduzione del tempo di esposizione sia delle cellule normali che neoplastiche.

Le cellule normali e neoplastiche sembrano rispondere in modo approssimativamente parallelo a questi diversi modi di somministrazione e non è stata dimostrata alcuna chiara differenza sul piano clinico.

Nella terapia di induzione nella leucemia acuta non linfocitica la dose usuale di citarabina in associazione ad altri farmaci antiblastici è 100 mg/m 2 /die in infusione endovenosa continua (giorni 1-7) oppure 100 mg/m 2 e.v. ogni 24 ore (giorni 1-7).

Per l’impiego nella leucemia acuta linfocitica si deve consultare la letteratura per le raccomandazioni correnti.

Incompatibilità

La citarabina è incompatibile in soluzione con vari farmaci; le incompatibilità sono in relazione a vari fattori come ad esempio la concentrazione dei farmaci, i diluenti impiegati, il pH della soluzione e la temperatura.

La Citarabina Hospira è incompatibile con eparina, insulina, metotrexato, 5-fluorouracile, nafcillina, oxacillina, penicillina G, metilprednisolone sodio succinato e vitamine del gruppo B,

carbenicillina sodica, cefalotina sodica, gentamicina solfato, idrocortisone sodio succinato.

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Istruzioni per la preparazione e l’uso

Linee guida per la manipolazione dei farmaci citotossici

Somministrazione

Deve essere somministrato solo sotto la diretta supervisione di un medico con esperienza nell’uso dei farmaci citostatici.

Preparazione (linee-guida):

  1. I farmaci chemioterapici vanno approntati per l’uso solo da professionisti esperti nella loro manipolazione.
  2. Le operazioni come la ricostituzione della polvere e il trasferimento nelle siringhe devono essere condotte solo in adatte aree appositamente designate (preferibilmente sotto cappa a flusso laminare adeguata per trattare composti citotossici).
  3. Il personale che esegue tali operazioni deve essere adeguatamente protetto da camici, guanti e occhiali di sicurezza.
  4. Il personale femminile in stato di gravidanza non deve maneggiare queste sostanze.

Contaminazione

  1. In caso di contatto accidentale con la cute o gli occhi, la zona deve essere lavata abbondantemente con acqua o salina normale. Per curare la momentanea irritazione della pelle è possibile utilizzare una crema blanda. Consultare lo specialista in caso di contatto accidentale con gli occhi.
  2. In caso di spandimento, gli operatori dovrebbero indossare guanti e raccogliere la soluzione con una spugna tenuta nella zona di lavoro appositamente per questo scopo.
    Lavare la superficie due volte con acqua. Riporre la soluzione, la spugna e il materiale inquinato in una busta di plastica e sigillarla.

Eliminazione

Le siringhe, il contenitore, il materiale assorbente, la soluzione e altro materiale contaminato vanno riposti in una busta di plastica doppia o in altri contenitori impermeabili e quindi incenerita a 1000°C.

Sovradosaggio

Non esiste un antidoto per il sovradosaggio della Citarabina Hospira. I consigli per la gestione del sovradosaggio includono: l’interruzione della terapia seguita dal trattamento della conseguente depressione midollare, compresa la trasfusione del sangue intero o delle piastrine e antibiotici, se necessario. Un dosaggio di 4,5 g/m 2 somministrato per 1 ora ogni 12 ore per 12 volte per infusione endovenosa ha determinato un aumento inaccettabile degli effetti tossici irreversibili a carico del S.N.C. e casi di decesso.

La citarabina può essere eliminata per emodialisi.

Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di Citarabina Hospira, si rivolga al medico o al farmacista.

In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di Citarabina Hospira avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.

Effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, Citarabina Hospira può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestano.

Le reazioni avverse riportate sono elencate qui sotto in base alla Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA e alla frequenza. Le frequenze sono così definite: Molto comune (≥ 1/10), Comune (≥ 1/100, <1/10), Non comune (≥ 1/1.000, <1/100), Raro (≥ 1/10.000, <1/1.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Effetti indesiderati molto comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)

  • Sepsi, polmonite infezioni* (immunosoppressione)
  • Anemia, anemia megalobastica, leucopenia, trombocitopenia, reticolocitopenia, insufficienza midollare
  • Stomatite, dolore addominale, nausea, vomito, diarrea, infiammazione anale o ulcerazione della bocca, ulcera anale

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  • Funzione epatica anormale
  • Alopecia, rash cutaneo
  • Sindrome da citarabina
  • Piressia
  • Biopsia del midollo anormale, esame del sangue periferico anormale

Effetti indesiderati comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)

  • Anoressia, iperuricemia
  • Disartria, nistagmo
  • Cheratite
  • Disfagia
  • Effetti reversibili sul fegato con livelli enzimatici aumentati
  • Effetti indesiderati sulla pelle reversibili, come eritema, dermatite bollosa, orticaria, vasculite, ulcerazioni cutanee
  • Disfunzione renale
  • Tromboflebite nel sito di iniezione

Effetti indesiderati non comuni (possono interessare fino a 1 persona ogni 1000)

  • Neuropatia periferica
  • Pneumatosi cistoide intestinale, colite necrotizzante, peritonite
  • Prurito, bruciore dei palmi delle mani e delle piante dei piedi, lentiggine
  • Mialgia, artralgia

Effetti indesiderati molto rari (possono interessare meno di 1 persona ogni 10.000)

  • Aritmia
  • Idrosadenite eccrina neutrofila

Effetti indesiderati per cui non è stato possibile definire la frequenza

  • Cellulite nel sito di iniezione
  • Alterazioni qualitative della popolazione cellulare del midollo osseo
  • Anafilassi, edema allergico
  • Diminuzione dell’appetito
  • Neurotossicità, neurite, capogiro, cefalea
  • Congiuntiviti (può essere associata a rash), congiuntiviti emorragiche reversibili con terapia a dosi elevate (fotofobia, bruciore, disturbi visivi, aumentata lacrimazione)
  • Pericardite
  • Tromboflebite
  • Polmonite, dispnea, dolore orofaringeo
  • Pancreatite, esofagite, ulcera esofagea
  • Disfunzioni epatiche, Ittero
  • Sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare, pigmentazione, efelidi
  • Danno renale, ritenzione urinaria

Dolore toracico, reazioni al sito di iniezione (dolore ed infiammazione nel tessuto sottocutaneo)

La gravità delle reazioni avverse a carico del sistema emolinfopoietico è dipendente dallo schema posologico e dall’entità della dose.

Possono presentarsi variazioni della morfologia delle cellule del midollo osseo e degli strisci periferici. Dopo 5 giorni di infusione continua o di iniezioni acute di dosi da 50 mg/m 2 a 600 mg/m 2, la diminuzione dei globuli bianchi segue un andamento bifasico. Indipendentemente dalla conta iniziale, dalla dose o dai tempi di somministrazione, nelle prime 24 ore si presenta una diminuzione iniziale che raggiunge il nadir tra il 7° ed il 9° giorno dalla somministrazione. In seguito si registra un breve aumento che raggiunge il picco intorno al dodicesimo giorno. Si ha poi una seconda e più profonda diminuzione che raggiunge il nadir tra il 15° ed il 24° giorno. Nei 10 giorni seguenti si presenta una rapida crescita fino a superare il livello basale. La riduzione piastrinica si registra dopo 5 giorni con un minimo tra il 12° ed il 15° giorno. Nei dieci giorni successivi si ha una rapida crescita fino a superare il livello basale.

Esula medicinali dalla e, competenza pertanto, l’Agenzia dell’AIFA non ogni può eventuale essere ritenuta disputa concernente responsabile i in diritti alcun di modo proprietà di eventuali industriale violazioni Pagina e la tutela 7 da di parte brevettuale 10 del titolare dei dati dell’autorizzazione relativi all’AIC dei

* Infezioni virali, batteriche, micotiche, parassitiche o saprofitiche a qualsiasi localizzazione corporea, possono essere associate all’impiego di Citarabina Hospira da sola o in combinazione ad altri agenti immunosoppressivi in seguito alla somministrazione di dosaggi che influenzano l’immunità cellulare o umorale. Queste infezioni possono essere lievi, ma anche gravi e a volte con esito infausto.

Sindrome da citarabina

Febbre, mialgia, dolore osseo, occasionalmente dolore toracico, rash maculopapulare, congiuntivite e nausea possono manifestarsi dopo 6-12 ore dalla somministrazione. I

corticosteroidi possono essere considerati come profilassi e terapia. Se i sintomi della sindrome sono ritenuti trattabili, dovrebbe essere previsto sia l’impiego di corticosteroidi che la continuazione della terapia con citarabina.

Effetti collaterali associati a trattamento intratecale

Il trattamento intratecale con citarabina raramente causa tossicità sistemica. Gli effetti collaterali più frequenti sono nausea, vomito, febbre e mal di testa transitorio; questi effetti sono solitamente modesti e auto-limitanti. Raramente sono stati riportati meningismo, parestesia, paraplegia e convulsioni. La neurotossicità dopo iniezione intratecale di citarabina è stata attribuita ai conservanti, quindi le preparazioni contenenti conservanti non vanno utilizzate.

Effetti indesiderati dovuti ad un trattamento con dosaggi elevati di citarabina no autorizzati, oltre a quelli visti con dosi convenzionali includono:

La Citarabina somministrata secondo schemi posologici sperimentali elevati (2-3 g/m 2) ha provocato tossicità grave a volte fatale a carico del S.N.C., dell’apparato gastrointestinale e dei polmoni (diversi da quella riscontrata con i regimi terapeutici convenzionali).

Le reazioni avverse riportate in associazione alla terapia a dosi elevate (vedere anche paragrafo 4.4 e Tabella 1) sono elencate nella tabella qui sotto:

Tabella delle reazioni avverse (terapia a dosi elevate)

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cerebrale e cerebellare.

b Con esito fatale

Altre reazioni avverse

Tossicità ematologica:

Vista come pancitopenia profonda che può durare 15-25 giorni con più grave aplasia del midollo osseo che viene osservata a dosi convenzionali.

Patologie del Sistema Nervoso:

Dopo il trattamento con alte dosi di citarabina, vigilanza alterata, disartria, atassia, tremori, nistagmo, cefalea, confusione, sonnolenza, capogiri, convulsioni, e coma appaiono nel 8-37% dei pazienti trattati. L’incidenza negli anziani (> 55 anni) potrebbe essere addirittura superiore. Altri fattori predisponenti sono compromissione del fegato e della funzione renale, un precedente trattamento del SNC (ad esempio, radioterapia) e l’abuso di alcol. Disturbi del

SNC sono nella maggioranza dei casi reversibili.

Il rischio di tossicità del SNC aumenta se il trattamento di citarabina somministrata ad alte dosi endovenose è associato con un altro trattamento tossico per il SNC come la radioterapia.

Due pazienti con leucemia acuta non linfocitica dell’adulto hanno sviluppato neuropatia periferica del motorio e del sensorio dopo consolidamento con dosi elevate di citarabina, daunorubicina e asparaginasi. I pazienti trattati con Citarabina a dosi elevate devono essere osservati per la possibile insorgenza di neuropatie dal momento che possono essere necessarie variazioni dello schema posologico per evitare alterazioni neurologiche irreversibili.

Patologie dell’occhio:

Sono state descritte lesioni della cornea e congiuntiviti emorragiche. Questi fenomeni possono essere prevenuti o ridotti instillando corticosteroidi in gocce oculari.

Patologie cardiache:

Cardiomiopatia con conseguenze fatali si sono verificati dopo terapia con dosi sperimentali elevate di citarabina in associazione a ciclofosfamide per la preparazione al trapianto midollare: questa reazione può essere dipendente dallo schema terapeutico. Dopo terapia sperimentale con dosi elevate di citarabina per il trattamento delle recidive della leucemia è stata segnalata in 16/72 pazienti una sindrome da improvvisa insufficienza respiratoria, che è progredita rapidamente ad edema polmonare e cardiomegalia radiograficamente evidente.

L’esito di questa sindrome può essere fatale.

A seguito della terapia con citarabina, sono state segnalate cardiomiopatia e rabdomiolisi. E’

stato riportato un caso di anafilassi che ha portato ad arresto cardiopolmonare e si è resa necessaria la rianimazione. Ciò è avvenuto subito dopo la somministrazione endovenosa di citarabina.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

Si possono sviluppare segni clinici come quelli presenti nell’edema polmonare/ARDS, in particolare in terapia ad alte dosi. La reazione è probabilmente causata da una lesione capillare alveolare. E ‘difficile fare una valutazione delle frequenze (indicata come 10-26% in diverse pubblicazioni), in quanto i pazienti di solito sono stati in ricaduta, dove altri fattori possono aver contribuito a questa reazione.

Patologie gastrointestinali:

Soprattutto in trattamento con alte dosi di citarabina, reazioni più gravi possono comparire in aggiunta ai sintomi più comuni. Sono state segnalate perforazione intestinale o necrosi dell’ileo.

Gli effetti indesiderati gastro-intestinali sono ridotti se citarabina viene somministrata per infusione.

Patologie epatobiliari:

Esula medicinali dalla e, competenza pertanto, l’Agenzia dell’AIFA non ogni può eventuale essere ritenuta disputa concernente responsabile i in diritti alcun di modo proprietà di eventuali industriale violazioni Pagina e la tutela 9 da di parte brevettuale 10 del titolare dei dati dell’autorizzazione relativi all’AIC dei

Sono stati osservati ascessi epatici, epatomegalia, sindrome di Budd-Chiari (trombosi venosa epatica) e pancreatite dopo terapia con alte dosi.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Rash cutaneo che induce desquamazione.

E’ stata riportata in dieci pazienti trattati con dosi sperimentali intermedie di citarabina (1 g/m 2) da sola o in associazione ad altri agenti chemioterapici (meta-AMSA, daunorubicina, etoposide) una polmonite interstiziale diffusa senza una chiara correlazione di causalità con la citarabina.

Dopo terapia sperimentale con dosi elevate di citarabina per il trattamento delle recidive della leucemia è stata segnalata una sindrome da improvvisa insufficienza respiratoria, che è progredita rapidamente ad edema polmonare e cardiomegalia radiograficamente evidente; l’esito di questa sindrome può essere fatale.

Altri:

Azoospermia e amenorrea (vedere il paragrafo Fertilità, gravidanza e allattamento).

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono, inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo

www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili

La segnalazione degli effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Scadenza e conservazione

Verificare la data di scadenza indicata sulla confezione.

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo tale data.

Conservare al di sotto di 25°C al riparo dalla luce.

ATTENZIONE: Il prodotto non contiene conservanti. Dopo l’uso va gettato anche se utilizzato solo parzialmente.

Tenere il medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

Revisione del Foglio illustrativo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco:

Esula medicinali dalla e, competenza pertanto, l’Agenzia dell’AIFA non ogni può eventuale essere ritenuta disputa concernente responsabile i in diritti alcun di modo proprietà di eventuali industriale Pagina violazioni e la tutela 10 da parte di brevettuale 10 del titolare dei dati dell’autorizzazione relativi all’AIC dei