FUROSEMIDE MYLAN GENERICS

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FOGLIO ILLUSTRATIVO

FUROSEMIDE MYLAN GENERICS 250 mg / 25 ml soluzione per infusione

Furosemide

Medicinale equivalente

Elenco capitoli

  1. COMPOSIZIONE
  2. FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
  3. CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
  4. INDICAZIONI TERAPEUTICHE
  5. CONTROINDICAZIONI
  6. PRECAUZIONI PER L’USO
  7. INTERAZIONI
    1. Interazioni con il cibo
    2. Interazioni con altri farmaci
  8. AVVERTENZE SPECIALI
    1. Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
    2. Gravidanza e Allattamento
    3. DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
  9. SOVRADOSAGGIO
  10. EFFETTI INDESIDERATI
    1. Segnalazione degli effetti indesiderati
  11. SCADENZA E CONSERVAZIONE

COMPOSIZIONE

FUROSEMIDE MYLAN GENERICS 250 mg / 25 ml soluzione per infusione. 1 flacone contiene: Principio attivo: furosemide 250 mg; Eccipienti:

mannitolo ed acqua per preparazioni iniettabili.

FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

Soluzione iniettabile, per infusione endovenosa.

Astuccio da 5 flaconi.

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Diuretico ad azione diuretica maggiore

TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

Mylan S.p.A-Via Vittor Pisani, 20-20124 Milano-Italia

PRODUTTORE E CONTROLLORE FINALE

Fisiopharma S.r.l. – Nucleo industriale – 84020 Palomonte (SA)

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

L’impiego delle preparazioni di FUROSEMIDE MYLAN GENERICS da 250 mg / 25 ml soluzione per infusione è indicato esclusivamente nei pazienti con filtrazione glomerulare molto compromessa (FG < 0,33 ml/s = 20 ml/min.):

  • insufficienza renale acuta (oligoanuria), ad esempio nella fase postoperatoria e nei processi settici;
  • insufficienza renale cronica nello stadio predialitico e dialitico con ritenzione di liquidi, in particolare nell’edema polmonare cronico;
  • sindrome nefrosica con funzionalità renale fortemente limitata, ad es. nella glomerulonefrite cronica e nel lupus eritematoso;
  • sindrome di Kimmelstiel-Wilson.

Nella sindrome nefrosica la terapia con corticosteroidi ha un’importanza predominante. FUROSEMIDE MYLAN GENERICS è comunque indicato nel caso di insufficiente controllo dell’edema, nei pazienti refrattari alla terapia corticosteroidea o nei casi in cui quest’ultima è controindicata.

In caso di insufficienza renale cronica senza ritenzione di liquidi è indicato un tentativo terapeutico con FUROSEMIDE MYLAN GENERICS. Se la diuresi rimane insufficiente (meno di 2,5 l/die), si deve considerare l’inserimento del paziente nel programma di dialisi; nei pazienti in stato di shock, prima di iniziare la terapia saluretica si devono risolvere con misure adeguate l’ipovolemia e l’ipotensione. Anche le gravi alterazioni degli elettroliti sierici e dell’equilibrio acido-base devono essere preventivamente corrette.

CONTROINDICAZIONI

FUROSEMIDE MYLAN GENERICS non deve essere utilizzato:

  • nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. I pazienti con allergia ai sulfamidici (ad es. antibiotici sulfamidici o sulfaniluree) possono manifestare sensibilità crociata alla furosemide
  • nei pazienti con ipovolemia o disidratazione
  • nei pazienti con grave ipotensione
  • nei pazienti con insufficienza renale anurica che non risponde alla furosemide
  • nei pazienti con ipokaliemia
  • nei pazienti con iponatriemia
  • nei pazienti in stati di precoma o coma, associati ad encefalopatia epatica
  • iperdosaggio da digitale
  • gravidanza, accertata e presunta, durante l’allattamento al seno (vedere sez. “Avvertenze Speciali”).

FUROSEMIDE MYLAN GENERICS 250 mg / 25 ml soluzione per infusione non deve essere impiegato per iniezioni e.v., ma soltanto per infusione venosa lenta mediante pompe per il controllo del volume o della velocità di infusione, in modo da ridurre il rischio di sovradosaggio accidentale.

PRECAUZIONI PER L’USO

FUROSEMIDE MYLAN GENERICS 250 mg / 25 ml soluzione per infusione è stato preparato per essere somministrato esclusivamente a pazienti con funzionalità renale fortemente limitata.

É necessario assicurare il libero deflusso urinario. I pazienti con ostruzione parziale del deflusso urinario richiedono un monitoraggio particolarmente attento, specialmente durante le fasi iniziali del trattamento.

Il trattamento con FUROSEMIDE MYLAN GENERICS necessita di regolari controlli medici. In particolare, è necessario un attento monitoraggio nei seguenti casi:

  • pazienti con ipotensione
  • pazienti particolarmente a rischio in seguito ad una eccessiva caduta della pressione arteriosa, ad es. pazienti con stenosi significative delle arterie coronariche o dei vasi sanguigni che irrorano il cervello
  • pazienti con diabete mellito latente o manifesto
  • pazienti con gotta
  • pazienti con sindrome epatorenale, ad es. con insufficienza renale funzionale associata a grave epatopatia
  • pazienti con ipoproteinemia, ad es. associata a sindrome nefrosica (l’azione della furosemide può risultarne indebolita e la sua ototossicità potenziata). È richiesta particolare cautela nella determinazione del dosaggio
  • neonati prematuri (per il possibile sviluppo di nefrocalcinosi/nefrolitiasi; è necessario effettuare ecografia renale e monitoraggio della funzione renale), nei pazienti trattati con furosemide, particolarmente negli anziani, nei pazienti in terapia con altri medicinali in grado di indurre ipotensione e nei pazienti affetti da altre patologie cliniche che comportano rischi di ipotensione, possono verificarsi casi di ipotensione sintomatica con conseguenti capogiri, svenimenti o perdita della coscienza.

In genere, nel corso di una terapia con furosemide si raccomanda il regolare monitoraggio di sodiemia, potassiemia e creatininemia; in particolare, un rigoroso controllo è richiesto per i pazienti ad elevato rischio di squilibrio elettrolitico o quando si verifica una ulteriore significativa eliminazione di liquidi (ad es. a seguito di vomito, diarrea od intensa sudorazione). Sebbene l’impiego di FUROSEMIDE MYLAN GENERICS porti solo raramente ad ipopotassiemia, si raccomanda dieta ricca di potassio (patate, banane, arance, pomodori, spinaci e frutta secca). Talvolta può essere anche necessaria adeguata correzione farmacologica. In particolare, stati predisponenti a carenza potassica quali cirrosi epatica, diarrea cronica, uso protratto di lassativi, alimentazione povera di potassio, concomitante impiego di mineralcorticoidi richiedono gli opportuni controlli ed integrazioni.

Ipovolemia, disidratazione e qualsiasi alterazione significativa del bilancio elettrolitico ed acido-basico devono essere corretti. Questo può richiedere una transitoria sospensione della somministrazione di furosemide.

È consigliabile effettuare anche regolari controlli della glicemia, della glicosuria e, dove necessario, del metabolismo dell’acido urico.

Da usare sotto il diretto controllo medico.

FUROSEMIDE MYLAN GENERICS non modifica i valori pressori nel normoteso, mentre risulta ipotensivo nell’iperteso; nelle gravi forme di ipertensione si raccomanda il trattamento in associazione ad altri presidi.

INTERAZIONI

Interazioni con il cibo

La possibilità e l’eventuale grado di alterazione dell’assorbimento della furosemide somministrata insieme al cibo sembrano dipendere dalla sua formulazione farmaceutica. Si raccomanda che la formulazione orale sia assunta a stomaco vuoto.

Interazioni con altri farmaci

In casi isolati la somministrazione endovenosa di furosemide entro 24 ore dall’assunzione di cloralio idrato può provocare arrossamento cutaneo, sudorazione improvvisa, agitazione, nausea, aumento della pressione arteriosa e tachicardia. Pertanto, non è raccomandata la somministrazione contemporanea di furosemide e cloralio idrato.

La furosemide può potenziare l’ototossicità degli aminoglicosidi e di altri farmaci ototossici. Dato che questo può determinare l’insorgenza di danni irreversibili, i suddetti farmaci possono essere usati in associazione alla furosemide soltanto in caso di necessità cliniche evidenti.

La contemporanea somministrazione di furosemide e cisplatino comporta il rischio di effetti ototossici. Inoltre, la nefrotossicità del cisplatino può risultare potenziata se la furosemide non viene somministrata a piccole dosi (ad es. 40 mg a pazienti con funzionalità renale normale) ed in presenza di un bilancio idrico positivo, quando la furosemide viene impiegata per ottenere una diuresi forzata durante trattamento con cisplatino.

La somministrazione orale di furosemide e di sucralfato devono essere distanziate di almeno 2 ore, in quanto il sucralfato riduce l’assorbimento intestinale della furosemide, riducendone di conseguenza l’effetto.

La furosemide riduce l’eliminazione dei sali di litio e può causarne un aumento della concentrazione sierica, con conseguente aumento della tossicità di quest’ultimo. Pertanto, si raccomanda l’attento monitoraggio delle concentrazioni di litio nei pazienti ai quali venga somministrata tale associazione.

I pazienti in terapia diuretica possono presentare ipotensione grave e compromissione della funzionalità renale in concomitanza con la prima somministrazione di un ACE-inibitore o la prima volta che se ne aumenta la dose (“ipotensione da prima dose”). Pertanto, si deve prendere in considerazione l’opportunità di sospendere provvisoriamente la somministrazione di furosemide o, quanto meno, di ridurne la dose 3 giorni prima dell’inizio del trattamento con un ACE-inibitore o prima di aumentare la dose di quest’ultimo.

La concomitante somministrazione di antiinfiammatori non steroidei, incluso l’acido acetilsalicilico, può ridurre l’effetto della furosemide. Nei pazienti con disidratazione o con ipovolemia gli antiinfiammatori non steroidei possono indurre insufficienza renale acuta. La furosemide può accentuare la tossicità dei salicilati.

La riduzione dell’effetto della furosemide può presentarsi in caso di somministrazione concomitante di fenitoina.

Gli effetti dannosi degli antibiotici nefrotossici possono essere aumentati.

La somministrazione di corticosteroidi, carbenoxolone e dosi elevate di liquirizia, nonché l’uso prolungato di lassativi può aumentare il rischio di ipopotassiemia.

Talune alterazioni elettrolitiche (ad es. ipopotassiemia, ipomagnesiemia) possono incrementare la tossicità di alcuni farmaci (ad es. preparati a base di digitale e farmaci che inducono la sindrome del QT lungo).

In caso di concomitante somministrazione di furosemide e farmaci antiipertensivi o altri farmaci ad azione potenzialmente antiipertensiva, ci si deve aspettare una più accentuata caduta pressoria.

Probenecid, metotrexato e altri farmaci che, come la furosemide, sono escreti prevalentemente per via renale, possono ridurre l’effetto della furosemide. Al contrario, la furosemide può ridurre l’eliminazione renale di queste sostanze. In caso di trattamento con alte dosi (sia di furosemide che di altri farmaci) può verificarsi un aumento delle concentrazioni sieriche dell’una e degli altri. Di conseguenza aumenta il rischio di eventi avversi dovuti alla furosemide od alle altre terapie concomitanti.

Gli effetti dei farmaci antidiabetici e simpaticomimetici (ad es. adrenalina, noradrenalina) possono essere diminuiti. Gli effetti dei miorilassanti curaro-simili (tubocurarina) o della teofillina possono essere aumentati.

AVVERTENZE SPECIALI

La furosemide per la sua elevata riserva terapeutica, può indurre significativo aumento della saluresi anche nelle situazioni cliniche in cui altre misure diuretiche risultano inefficaci (marcata compromissione renale, ipoalbuminemia, acidosi metabolica).

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Alcuni eventi avversi (ad es. una non prevista e grave diminuzione della pressione arteriosa) possono compromettere la capacità di concentrazione e di reazione del paziente e, pertanto, rappresentano un rischio in situazioni in cui queste capacità rivestono un’importanza particolare (ad es. guidare veicoli o usare macchinari).

Gravidanza e Allattamento

In gravidanza, presunta o accertata, FUROSEMIDE MYLAN GENERICS non deve essere somministrato (vedere sez. “Controindicazioni”).

La furosemide passa nel latte materno e può inibire la lattazione, pertanto durante il trattamento con furosemide occorre interrompere l’allattamento al seno.

Per chi svolge attività sportiva: l’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test-antidoping.

DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE

La velocità dell’infusione deve essere sempre regolata in modo che non siano somministrati più di 4 mg di furosemide/min.

Il pH della soluzione per infusione pronta per l’uso non deve essere inferiore a 7 perché in soluzione acida la furosemide può precipitare.

La soluzione di FUROSEMIDE MYLAN GENERICS 250 mg / 25 ml non deve essere infusa insieme ad altri farmaci.

Se una dose test di 40-80 mg di FUROSEMIDE MYLAN GENERICS, somministrata per via i.v. lenta (2-5 min. circa) non determina significativo incremento della diuresi entro 30 min., può essere iniziato il trattamento infusionale con

FUROSEMIDE MYLAN GENERICS 250 mg.

Il contenuto di un flacone di FUROSEMIDE MYLAN GENERICS 250 mg/ 25 ml soluzione per infusione deve essere diluito in 250 ml di una soluzione isotonica di Ringer-glucosio (1:1) o di un’altra soluzione isotonica neutra o alcalina.
Tenendo presente la velocità di infusione prescritta, in questo caso (250 mg in 275 ml) la durata dell’infusione è di circa 1 ora. Se il paziente risponde a questa dose si deve rilevare aumento della diuresi già durante l’infusione. Dal punto di vista terapeutico si cercherà di ottenere un aumento della diuresi di almeno 40-50 ml/ora.

Se non si ottiene soddisfacente aumento della diuresi con la prima dose di

FUROSEMIDE MYLAN GENERICS, un’ora dopo la fine della prima infusione se ne praticherà una seconda con 2 flaconi di FUROSEMIDE MYLAN GENERICS 250 mg / 25 ml soluzione per infusione (500 mg in 50 ml), diluendone il contenuto con l’appropriata soluzione per infusione ed adeguando il volume dell’infusione allo stato di idratazione del paziente. La durata dell’infusione verrà sempre regolata dalla possibilità di infondere al massimo 4 mg di principio attivo/min.

Nel caso che anche con questa dose la diuresi non fosse quella desiderata, un’ora dopo il termine della seconda infusione se ne potrà effettuare una terza con 4 flaconi di FUROSEMIDE MYLAN GENERICS 250 mg/ 25 ml soluzione per infusione (1000 mg in 100 ml).

Per il volume totale della soluzione da infusione, nonché per la velocità di somministrazione, valgono le direttive indicate in precedenza. Se anche con questa dose non si ottiene un effetto diuretico soddisfacente, si dovrà considerare la possibilità di passare alla dialisi.

Nei pazienti ipervolemici è preferibile, qualora la dose test di 40-80 mg i.v. sia risultata inefficace, somministrare la preparazione di FUROSEMIDE MYLAN GENERICS 250 mg / 25 ml soluzione per infusione senza diluirla o aggiungerla al volume di soluzione per infusione compatibile con lo stato di idratazione del paziente onde evitare iperidratazione. L’infusione endovenosa diretta del contenuto del flacone può essere effettuata solo se è garantita una velocità di somministrazione non superiore a 4 mg di furosemide/min. (= 0,4 ml/min.).

Miscelabilità: la furosemide, quale derivato dell’acido antranilico, e’ solubile in ambiente alcalino. La soluzione di FUROSEMIDE MYLAN GENERICS 250 mg / 25 ml soluzione per infusione contiene infatti il sale sodico di furosemide: tale soluzione ha pH circa 9 e non ha effetto tampone.

A valori di pH inferiori a 7 il principio attivo può precipitare e pertanto, per la somministrazione per infusione, la soluzione di FUROSEMIDE MYLAN GENERICS

250 mg/ 25 ml soluzione per infusione può essere miscelata soltanto con soluzioni debolmente alcaline o neutre, con modesta capacità tampone: ad es. la soluzione isotonica di cloruro di sodio, la soluzione di Ringer, la soluzione di Ringer-glucosio (1:1) o la soluzione neutra di glucosio.

Attenzione: le soluzioni di glucosio in commercio sono spesso nettamente acide.

Le soluzioni per infusione contenenti FUROSEMIDE MYLAN GENERICS devono essere impiegate immediatamente dopo la loro preparazione.

Somministrazione

Infusione endovenosa: la furosemide e.v. deve essere infusa lentamente, senza superare la velocità di 4 mg/minuto. Nei pazienti, nei quali è presente grave alterazione della funzionalità renale (creatinina nel siero > 5 mg/dL) si raccomanda di non superare una velocità di infusione di 2,5 mg per minuto.

SOVRADOSAGGIO

Il quadro clinico in seguito a sovradosaggio acuto o cronico dipende, in primo luogo, dall’entità e dalle conseguenze della perdita idroelettrolitica, ad es. ipovolemia, disidratazione, emoconcentrazione, aritmie cardiache (comprendendo blocco A-V e fibrillazione ventricolare). I sintomi di questi disturbi sono costituiti da ipotensione grave (fino allo shock), insufficienza renale acuta, trombosi, stati di delirio, paralisi flaccida, apatia e stato confusionale.

Non è noto alcun antidoto specifico per la furosemide. Se l’assunzione del farmaco ha appena avuto luogo, si può tentare di limitare l’assorbimento sistemico del principio attivo mediante provvedimenti come la lavanda gastrica o tali da ridurre l’assorbimento (ad es. carbone attivo).

Devono essere corretti gli squilibri clinicamente rilevanti del bilancio idroelettrolitico. Congiuntamente alla prevenzione ed al trattamento sia delle gravi complicanze derivanti da tali squilibri che di altri effetti sull’organismo, l’azione correttiva può richiedere un monitoraggio intensivo delle condizioni cliniche, nonché adeguate misure terapeutiche.

Nel caso di pazienti con disturbi della minzione, come nel caso di ipertrofia prostatica o stato di incoscienza, è necessario provvedere al ripristino del libero deflusso urinario.

EFFETTI INDESIDERATI

La furosemide determina una aumentata escrezione di ioni sodio e cloro e, conseguentemente, di acqua. Inoltre, risulta aumentata l’escrezione di altri elettroliti (in particolare: potassio, calcio e magnesio). Alterazioni sintomatiche degli elettroliti e alcalosi metabolica possono insorgere sotto forma di graduale aumento del deficit elettrolitico o di aumentata perdita acuta di elettroliti, ad esempio in caso di somministrazione di alte dosi di furosemide a pazienti con normale funzionalità renale.

I segni predittivi di alterazioni elettrolitiche consistono in aumento della sete, cefalea, stato confusionale, crampi muscolari, tetania, miastenia, alterazioni del ritmo cardiaco e disturbi gastrointestinali.

L’insorgenza di alterazioni elettrolitiche è influenzata da numerosi fattori, come le patologie di base (ad es. cirrosi epatica, insufficienza cardiaca), le terapie concomitanti (vedere sez. “Interazioni”) e l’alimentazione. In particolare, vomito e diarrea possono provocare carenza di potassio.

L’azione diuretica della furosemide può determinare o contribuire all’insorgenza di ipovolemia e disidratazione, specialmente nei pazienti anziani. Una accentuata perdita di liquidi può determinare emoconcentrazione con tendenza alla trombosi.

La furosemide può causare diminuzione della pressione arteriosa che, soprattutto se marcata, può determinare una sintomatologia, quale alterata capacità di concentrazione e di reazione, confusione, cefalea, vertigini, sonnolenza, debolezza, disturbi visivi, secchezza delle fauci, incapacità ad assumere la posizione ortostatica.

L’aumentata produzione di urina può provocare od aggravare i disturbi nei pazienti con ostruzione delle vie urinarie. Pertanto, può presentarsi ritenzione urinaria acuta, con possibili complicanze, ad esempio, in pazienti con svuotamento vescicale alterato, iperplasia prostatica o stenosi dell’uretra.

Il trattamento con furosemide può determinare transitori incrementi delle concentrazioni ematiche di creatinina ed urea, nonché dei livelli sierici di colesterolo e trigliceridi. La stessa eventualità può verificarsi per l’acido urico, con possibili attacchi di gotta.

La tolleranza al glucosio può risultare ridotta in concomitanza con l’impiego di furosemide. Questo può condurre ad un peggioramento del controllo metabolico nei pazienti con diabete mellito che, se latente, può divenire manifesto.

Rara è la manifestazione di reazioni gastrointestinali come nausea, vomito o diarrea. In casi isolati possono manifestarsi colestasi intraepatica, aumento delle transaminasi epatiche o pancreatite acuta.

Disturbi a carico dell’udito e ronzio auricolare, sebbene di norma passeggeri, possono verificarsi in rari casi, specialmente in pazienti con insufficienza renale, ipoproteinemia (ad es. in presenza di sindrome nefrosica) e/o in caso di somministrazione endovenosa troppo rapida.

Occasionalmente sono state osservate reazioni cutanee ed a carico delle mucose, ad es. prurito, orticaria, rash o lesioni bollose, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, porpora.

Raramente possono verificarsi gravi reazioni anafilattiche od anafilattoidi (ad es. accompagnate da shock).

Rara è la comparsa di nefrite interstiziale, vasculite od eosinofilia. Febbre e parestesie possono verificarsi raramente e occasionalmente, fotosensibilità.
Parimenti occasionale è stata l’insorgenza di trombocitopenia. In rari casi è stata osservata leucopenia e, in casi isolati, agranulocitosi, anemia aplastica od anemia emolitica.

Nei neonati prematuri la furosemide può precipitare nefrocalcinosi/nefrolitiasi.
Perciò se viene somministrata ai prematuri durante le prime settimane di vita, può aumentare il rischio di ritardata chiusura del dotto arterioso.

In seguito ad iniezione intramuscolare possono insorgere reazioni di tipo locale, come dolore nel punto di iniezione.

Sono stati riscontrati anche i seguenti effetti indesiderati:

Patologie del sistema nervoso

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): capogiri, svenimenti e perdita della coscienza (dovuti a ipotensione sintomatica).

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): pustolosi esantemica acuta generalizzata (AGEP)

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Non comune ((≥1/1.000, <1/100)): sordità (talvolta irreversibile).

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.

Segnalazione degli effetti indesiderati

Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Scadenza: vedere la data di scadenza riportata sulla confezione.

Il periodo di validità si intende per il prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

ATTENZIONE: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Proteggere dalla luce

Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini

Revisione del foglio illustrativo da parte della Agenzia Italiana del Farmaco: